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Vetrina

La battaglia di Cassino (comunemente conosciuta anche come battaglia di Montecassino) si svolse tra il gennaio e il maggio 1944 tra le forze alleate e quelle tedesche durante la campagna d'Italia nella seconda guerra mondiale.

La 5ª Armata statunitense del tenente generale Mark Clark, che riuniva anche forze provenienti da paesi alleati, dopo il vittorioso sbarco a Salerno assaltò la linea Gustav, difesa dalle esperte truppe tedesche della 10ª Armata comandata dal colonnello generale Heinrich von Vietinghoff. Il perno difensivo tedesco era rappresentato dall'abitato di Cassino, che controllava l'accesso alla valle del Liri, e dall'abbazia di Montecassino, che sovrastava la valle e permetteva ai difensori di controllare i movimenti delle truppe nemiche. La valle era considerata l'unica via d'accesso agevole per le colonne di uomini e mezzi alleati in avanzata verso Roma e divenne, quindi, fulcro della difesa tedesca. La battaglia degenerò in un'accanita guerra di posizione che, per lunghi momenti, fu molto simile alla lotta tra trincee che aveva contraddistinto la prima guerra mondiale.

La battaglia fu caratterizzata anche dal discusso bombardamento aereo alleato che distrusse la secolare abbazia, atto che procurò non poche critiche ai comandi anglo-americani, a cui erano già stati rimproverati i fallimentari attacchi contro le posizioni difensive tedesche e il deludente sbarco di Anzio. Dopo un difficile inverno, in cui riuscirono a rinforzare e riorganizzare le proprie truppe, gli Alleati lanciarono l'imponente operazione Diadem a metà maggio: l'attacco dalla costa tirrenica fino a Cassino, e dalla testa di ponte di Anzio, riuscì a mettere in crisi e infine a spezzare la resistenza tedesca, tanto che le forze alleate si ricongiunsero e poterono aprirsi la strada per Roma. Il comandante in capo tedesco in Italia, feldmaresciallo Albert Kesselring, non volle combattere per la capitale e ordinò la ritirata sulla successiva linea difensiva, la linea Gotica, lungo la quale il fronte italiano si stabilizzò fino alle ultime settimane della guerra.

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Voci di qualità

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Pokémon Colosseum (ポケモンコロシアム?, Pokemon Koroshiamu) è il primo videogioco della serie Pokémon pubblicato per Nintendo GameCube. È stato sviluppato da Genius Sonority, pubblicato da The Pokémon Company e distribuito da Nintendo. A differenza dei titoli precedenti, il gioco non prevede incontri casuali con Pokémon selvatici. Al loro posto è possibile, in determinate circostanze, sottrarre i Pokémon ad altri allenatori. Sono disponibili anche diverse modalità di battaglia sia per uno sia per più giocatori, analoghe a quelle presentate in Pokémon Stadium per Nintendo 64.

Il gioco è ambientato nella regione desertica di Auros. Il giocatore veste i panni di Luca, un ex membro del Team Clepto. Durante l'avventura, il giocatore salva i cosiddetti "Pokémon Ombra", creature i cui cuori sono stati resi oscuri dall'organizzazione malvagia detta Team Cripto. È accompagnato da Chiara, un personaggio non giocante che funge da spalla e identifica tali creature, che non sono normalmente distinguibili all'occhio umano.

Pokémon Colosseum è stato presentato all'E3 2003. I preordini nordamericani contenevano al loro interno un disco bonus che consentiva al giocatore di scaricare il Pokémon Jirachi. Il gioco è stato generalmente ben accolto, ricevendo elogi per la grafica e la colonna sonora.

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Lo sapevi che...

Pierre Brassau fu lo pseudonimo di uno scimpanzé usato come soggetto di uno scherzo organizzato nel 1964 dal giornalista svedese Åke "Dacke" Axelsson, il quale scriveva all'epoca per il quotidiano Göteborgs-Tidningen. Axelsson ebbe l'idea di esibire una serie di dipinti realizzati da una scimmia facendoli passare per i lavori di un fantomatico artista francese chiamato "Pierre Brassau", al fine di determinare se i critici d'arte fossero in grado o meno di distinguere una vera opera d'arte moderna d'avanguardia dal lavoro di un primate.

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Ricorrenze del 20 maggio

Philipp von Lenard

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: Timor Est e il Camerun festeggiano le rispettive feste nazionali. La Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Bernardino da Siena e Lucifero di Cagliari.

 

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Ruyan (regione storica))

Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo.
Lev Tolstoj, Anna Karenina

Particolare di un rifugio alpino nei pressi del passo del Lucomagno (1 915 m), Alpi svizzere.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Santa Fe (Nuovo Messico)

È la capitale del Nuovo Messico, Stato federato del sud-ovest degli Stati Uniti. La città di Santa Fe (che significa "santa fede" in spagnolo) fu fondata dai coloni spagnoli nel 1610, rendendola la più antica capitale statale degli Stati Uniti. Lo Stato ha anche la seconda più alta percentuale di nativi americani (dopo l'Alaska), oltre al quarto più alto numero totale degli stessi (dopo California, Oklahoma, Arizona), principalmente di etnia navajo, pueblo e apache, degli Stati Uniti d'America.

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