18 til I Die

album di Bryan Adams del 1996

18 til I Die è il settimo album del cantante canadese Bryan Adams, pubblicato il 4 giugno 1996 dalla A&M Records.

18 til I Die
album in studio
ArtistaBryan Adams
Pubblicazione4 giugno 1996
Durata51:48
Dischi1
Tracce13
GenereHard rock
Pop rock
EtichettaA&M Records
ProduttoreBryan Adams, Robert Lange
Registrazione1995-1996
FormatiCD, LP, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 25 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[3]
(vendite: 23 896+)
Bandiera della Germania Germania[4]
(vendite: 250 000+)
Bandiera della Lettonia Lettonia[5]
(vendite: 5 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[6]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[7]
(vendite: 210 000+)
Bandiera del Canada Canada (3)[8]
(vendite: 300 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (no)[9]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[10]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[11]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[12]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[13]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[14]
(vendite: 50 000+)
Bryan Adams - cronologia
Album precedente
(1994)
Album successivo
(1997)
Singoli
  1. Have You Ever Really Loved a Woman?
    Pubblicato: 4 aprile 1995
  2. The Only Thing That Looks Good on Me Is You
    Pubblicato: 8 maggio 1996
  3. Let's Make a Night to Remember
    Pubblicato: 12 agosto 1996
  4. Star
    Pubblicato: 11 novembre 1996
  5. 18 til I Die
    Pubblicato: 7 aprile 1997
  6. I'll Always Be Right There
    Pubblicato: 1997

L'album contiene la prima canzone Have You Ever Really Loved a Woman?, che era stata pubblicata come singolo e nella colonna sonora del film Don Juan De Marco più di un anno prima, e altri 4 singoli: The Only Thing That Looks Good on Me Is You (il secondo singolo dell'album, pubblicato il 28 maggio), Let's Make a Night to Remember, Star e 18 til I Die; la traccia dell'album "I'll Always Be Right There" è stata rilasciata anche alla radio negli Stati Uniti. Ha raggiunto il primo posto in classifica nel Regno Unito, e ha venduto circa 5 milioni di copie nel mondo.[15]

Registrazione e produzione modifica

L'album è stato scritto, registrato e prodotto da Adams e Robert Lange in una casa a Ocho Rios, Giamaica, tra l'inverno 1994 e l'estate 1995 e in due case diverse in Provenza, Francia, di cui una era villa Lorada a Ramatuelle del cantante francese Johnny Hallyday,[16] fra i due era nata un'amicizia a inizio anni novanta, Adams aveva collaborato con Hallyday per gli album Ça ne change pas un homme del 1991 e Rough Town del 1994, Adams decise di prendere in affitto la villa e di passarci alcuni mesi, dall'autunno 1995 alla primavera del 1996, la registrazione avvenne con una unità mobile denominata Warehouse Studio Mobile Unit. Il missaggio è avvenuto sempre in Provenza nel marzo 1996, operato da Bob Clearmountain. Adams ha suonato alcune di queste canzoni dal vivo prima di essere pubblicate; per esempio, ha suonato "Let's Make a Night to Remember" durante un soundcheck in un concerto nel 1993 durante il So Far So Good Tour. Adams aveva completato 12 canzoni nel 1995, ma sentiva che mancava qualcosa nell'album, e tornò indietro e registrò due nuove canzoni: "The Only Thing That Looks Good on Me Is You" e "18 til I Die". Adams ha poi intitolato l'album 18 til I Die.

Pubblicazione e riscontro modifica

Pubblico

18 til I Die è stato ufficialmente distribuito nel giugno 1996. Negli Stati Uniti l'album ha raggiunto la posizione 31 nella Billboard 200. L'album è stato pubblicato in Australia, Europa e Nuova Zelanda a fine giugno 1996. L'album è stato un enorme successo commerciale durante la sua uscita in Europa, raggiungendo il numero uno nelle classifiche britanniche, diventando il secondo album di fila di Adams a raggiungere tale risultato. 18 til I Die raggiunto la top ten nei Paesi Bassi[17], Belgio[18], Svizzera[19], Finlandia[20], Norvegia[21], Austria[22], Svezia[23], Germania[24] e Australia[25]. L'album è stato certificato disco di platino negli Stati Uniti[26], triplo disco di platino in Canada e in Australia e doppio disco di platino nel Regno Unito. Delle canzoni The Only Thing That Looks Good on Me Is You, Have You Ever Really Loved a Woman?, Let's Make a Night to Remember, Star e 18 til I Die è stato realizzato un video musicale. La versione australiana di 18 til I Die è caratterizzata per la presenza della canzone I Finally Found Someone (duetto con Barbra Streisand) al posto di You're Still Beautiful To Me e aveva una copertina alternativa con uno sfondo viola e un ordine delle canzoni diverso , mentre la versione giapponese conteneva la canzone bonus "Hey Elvis" .

Ricezione critica
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic     [27]
Entertainment Weekly(B−)[28]
Billboard(favorevole)[29]
Cash Box(favorevole)[30]

Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha dato un giudizio di due stelle su cinque, spiegando che dopo aver raggiunto l'enorme successo nei primi anni '90, con i più grandi successi di Adams sono state grandi e travolgenti ballate potenti; evidentemente costretto da quel personaggio da mezzo alla strada, 18 til I Die tenta di tornare alle vibrazioni rock dei suoi dischi precedenti. Alza le chitarre per "The Only Thing That Looks Good on Me Is You", "Black Pearl" e "(I Wanna Be) Your Lingerie", ma quel tipo di volgarità impedisce all'album di essere molto divertente - è semplicemente provandoci troppo. Nelle ballate semplici, Adams rimane un solido artigiano adulto contemporaneo, scrivendo canzoni con ritornelli e melodie imbarazzanti e orecchiabili. Sfortunatamente, le ballate non si adattano comodamente al rock: sembrano il lavoro di due artisti diversi, uno che cerca di cantare per i baby boomer, l'altro che cerca disperatamente di connettersi con gli adolescenti.[27] David Browne di Entertainment Weekly spiega come 18 'Til I Die è un lavoro di hacking, eppure un lavoro di hack così schietto riguardo alle sue intenzioni e così desideroso di compiacere che è difficile disprezzarlo.[28] Daina Darzin di Cash Box da un giudizio favorevole, soiegando come Adams ha interpretato successi nominati all'Oscar ad un posto solido nel pantheon del rock mainstream che invecchia con grazia, spiegando che il suo nuovo disco non deluderà i suoi fan o i programmatori radiofonici.[30]

18 til I Die Tour modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: 18 til I Die Tour.

È il tour musicale di Bryan Adams a supporto dell'album, svoltosi nel 1996 e 1997 con un pre-tour nel 1995. Nel maggio del 1996 prende il via al Nurburgring in Germania, dove Adams suona davanti a una folla di oltre 60.000 persone. Il tour, denominato anche Summer of '96, fa tappa in diverse nazioni in Europa, dalla Germania alla Spagna per concludersi nel luglio 1996 presso il Wembley Stadium a Londra davanti a una folla di oltre 72.000 persone. Il suo secondo concerto sold-out presso l'impianto inglese, ed è considerato come il suo più popolare concerto di sempre in quanto fu trasmesso dal vivo in 25 paesi.[31] In alcune date viene supportato da Melissa Etheridge.[31] Del concerto londinese nel 2016 è stato pubblicato il DVD Wembley 1996, registrato nella serata del 27 luglio 1996.[32] Il tour nel gennaio 1997 fa tappa in Nuova Zelanda, passando poi in Australia e Giappone e spostandosi in Europa e terminare nel settembre del 1997 negli Stati Uniti.[33] In Italia il tour arriva nel mese di maggio del 1997 per 4 date: Milano, Bolzano, Roma e Modena.[34][35]

Tracce modifica

Edizione internazionale modifica

  1. The Only Thing That Looks Good on Me Is You – 3:37 (Adams, Lange)
  2. Do to You – 4:11 (Adams, Lange)
  3. Let's Make a Night to Remember – 6:19 (Adams, Lange)
  4. 18 til I Die – 3:30 (Adams, Lange)
  5. Star – 3:42 (Adams, Lange, Kamen)
  6. (I Wanna Be) Your Underwear – 3:18 (Adams, Lange)
  7. We're Gonna Win – 2:27 (Adams, Lange)
  8. I Think About You – 3:36 (Adams, Peters)
  9. I'll Always Be Right There – 3:17 (Adams, Kennedy)
  10. It Ain't a Party if You Can't Come 'Round – 3:47 (Adams, Lange)
  11. Black Pearl – 4:00 (Adams, Lange)
  12. You're Still Beautiful To Me – 5:14 (Adams, Lange)
  13. Have You Ever Really Loved a Woman? – 4:48 (Adams, Lange, Kamen)
  14. Hey Elvis (Traccia bonus nell'edizione giapponese) – 3:26 (Adams, Peters)

Edizione giapponese 2012/2013 SHM-CD bonus modifica

  1. Low Life (da "Have You Ever Really Loved a Woman?" singolo) – 4:10 (Adams, Lange, Kamen)
  2. I Want It All (da "The Only Thing That Looks Good on Me Is You" singolo) – 4:48 (Adams, Lange)
  3. Hey Little Girl (da "Let's Make a Night to Remember" singolo) – 4:39 (Adams, Lange)

Edizione australiana modifica

  1. The Only Thing That Looks Good on Me Is You – 3:37 (Adams, Lange)
  2. Do to You – 4:11 (Adams, Lange)
  3. Let's Make a Night to Remember – 6:19 (Adams, Lange)
  4. 18 til I Die – 3:30 (Adams, Lange)
  5. Star – 3:42 (Adams, Lange, Kamen)
  6. (I Wanna Be) Your Underwear – 3:18 (Adams, Lange)
  7. I Think About You – 3:36 (Adams, Peters)
  8. I'll Always Be Right There – 3:17 (Adams, Kennedy)
  9. It Ain't a Party if You Can't Come 'Round – 3:47 (Adams, Lange)
  10. Black Pearl – 4:00 (Adams, Lange)
  11. Have You Ever Really Loved a Woman? – 4:48 (Adams, Lange, Kamen)
  12. I Finally Found Someone (feat. Barbra Streisand) – 3:43 (Adams, Lange, Streisand, Hamlisch)
  13. We're Gonna Win – 2:27 (Adams, Lange)

Formazione modifica

Musicisti
Personale tecnico
  • Bryan Adams – produttore
  • Robert John "Mutt" Lange – produttore (1-7, 9-13)
  • Olle Romo – ingegnere del suono
  • Ron Obvious – assistente tecnico
  • Bob Clearmountain – missaggio
  • Bob Ludwig – mastering
  • Gateway Mastering (Portland, Maine) –
  • Dirk Rudolph – artwork, fotografo addizionale
  • Matthew Rolston – fotografo copertina, fotografo addizionale
  • Andrew Catlin – fotografo addizionale
  • Anton Corbijn – Fotografo addizionale
  • Bruce Allen – manager

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1996) Posizione
Australia[48] 25
Austria[49] 12
Canada[50] 33
Francia[51] 84
Germania[52] 22
Italia[53] 41
Paesi Bassi[54] 56
Regno Unito[55] 24
Spagna[45] 48
Stati Uniti[56] 168
Svezia[57] 72
Svizzera[58] 14
Classifica (1997) Posizione
Australia[59] 62

Note modifica

  1. ^ (DE) Bryan Adams - 18Til I Die – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 24 aprile 2019.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 1996, su Ultratop. URL consultato il 23 novembre 2022.
  3. ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su ifpi.fi, IFPI Finland. URL consultato il 14 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  4. ^ (DE) Bryan Adams – 18 Til I Die – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  5. ^ Latvian Music Producers Association, International Latvian Certification Awards from 1998 to 2001, su directupload.net, 1999. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  6. ^ Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1996–1999, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  7. ^ (EN) ARIA Charts – Accreditations – 1997 Albums, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  8. ^ (EN) Gold Platinum Database - 18 til I Die, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 7 agosto 2014.
  9. ^ IFPI Platinum Europe Awards – 1997, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  10. ^ (JA) Japanese album certifications – Bryan Adams – 18 Til I Die, in Recording Industry Association of Japan. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  11. ^ Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  12. ^ (EN) Bryan Adams, 18 Til I Die, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry.
  13. ^ (EN) Bryan Adams - 18 til I Die – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 ottobre 2014.
  14. ^ (DE) The Official Swiss Charts and Music Community, su Hung Medien. URL consultato il 17 settembre 2014.
  15. ^ (EN) Karen Bliss, Adams recording new album, su jam.canoe.ca. URL consultato il 24 novembre 2014.
  16. ^ (EN) Joe Matera, Bryan Adams At Home In The Studio, in soundonsound.com, luglio 2022. URL consultato il 9 gennaio 2024.
  17. ^ a b (NL) Dutch Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su dutchcharts.nl.
  18. ^ a b c (NL) Ultratop – Bryan Adams – 18 til I Die, su ultratop.be.
  19. ^ a b (DE) Swiss Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su hitparade.ch.
  20. ^ a b (EN) Finnish Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su finnishcharts.com.
  21. ^ a b (EN) Norwegian Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su norwegiancharts.com.
  22. ^ a b (DE) Austrian Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su austriancharts.at.
  23. ^ a b (EN) Swedish Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su swedishcharts.com.
  24. ^ a b (DE) German Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su offiziellecharts.de.
  25. ^ a b (EN) Australian Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su australiancharts.com.
  26. ^ (EN) Gold & Platinum Program, su riaa.com. URL consultato il 24 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2013).
  27. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, AllMusic Review, su allmusic.com. URL consultato il 1º gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).
  28. ^ a b (EN) David Browne, 18 'Til I Die Bryan Adams Review, in Entertainment Weekly, 7 giugno 1996. URL consultato il 1º gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  29. ^ Larry LeBlanc, Bryan Adams Unveils New 'Day' (PDF), in Billboard, 24 ottobre 1998. URL consultato il 1º gennaio 2024.
  30. ^ a b (EN) Daina Darzin, ALBUM REVIEWS (PDF), in Cash Box. URL consultato il 10 gennaio 2024. paragrafo 9
  31. ^ a b (EN) Bryan Adams - Wembley Stadium,27/07/96, su 18tilidie.co.uk. URL consultato il 14 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  32. ^ Bryan Adams, esce “Wembley 1996 Live” e poi un musical su Pretty Woman - Intervista, su rockol.it, Rockol. URL consultato il 9 gennaio 2024.
  33. ^ Bryan Adams Setlist a Melbourne Park, Melbourne, su setlist.fm. URL consultato il 30 settembre 2014.
  34. ^ Bryan Adams a Bolzano, su setlist.fm. URL consultato il 30 settembre 2014.
  35. ^ Bryan Adams Setlist al Forum di Assago, su setlist.fm. URL consultato il 30 settembre 2014.
  36. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 63, No. 18, June 17 1996 [collegamento interrotto], su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 2 ottobre 2014.
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  38. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart Hot 100, su books.google.it, Billboard, 6 luglio 1996, p. 56. URL consultato il 1º dicembre 2010.
  39. ^ (FR) French Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su lescharts.com.
  40. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Japan, su books.google.it, Billboard, 29 giugno 1996, p. 60. URL consultato il 1º dicembre 2010.
  41. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Italy, su books.google.it, Billboard, 29 giugno 1996, p. 60. URL consultato il 1º dicembre 2010.
  42. ^ (EN) New Zealand Charts – Bryan Adams – 18 til I Die, su charts.org.nz. URL consultato il 6 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2015).
  43. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Portugal, su books.google.it, Billboard, 22 giugno 1996, p. 61. URL consultato il 1º dicembre 2010.
  44. ^ a b c d (EN) 18 TIL I DIE by BRYAN ADAMS, su officialcharts.com, Official Albums Chart. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  45. ^ a b Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spain, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  46. ^ (EN) Nielsen Business Media, Bryan Adams > Album & Song Chart History > Billboard 200, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 12 settembre 2011.
  47. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista, su slagerlistak.hu, Mahasz, 16 giugno 1996. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  48. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Albums 1996, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  49. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1996, su austriancharts.at. URL consultato il 2 ottobre 2014.
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  51. ^ (FR) Les Albums (CD) de 1996 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2012).
  52. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1996, su offiziellecharts.de. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  53. ^ Gli album più venduti del 1996, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  54. ^ (NL) Jaaroverzichten 1996, su dutchcharts.nl. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  55. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 1996, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  56. ^ (EN) 1996: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2014).
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  58. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1996, su Hitparade.ch, Hung Medien. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  59. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 100 Albums 1997, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 2 ottobre 2014.

Collegamenti esterni modifica

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