324 Bamberga

asteroide

324 Bamberga è uno degli asteroidi più grandi della Fascia principale, del diametro medio di circa 229,44 km.

Bamberga
(324 Bamberga)
324 Bamberga ripreso attraverso lo strumento SPHERE montato sul Very Large Telescope
Scoperta25 febbraio 1892
ScopritoreJohann Palisa
ScopritoriJohann Palisa
ClassificazioneFascia principale
Classe spettraleCP
Parametri orbitali
(all'epoca K172G)
Semiasse maggiore401 151 547 km
2,6814943 UA
Perielio264 615 966 km
1,7688233 UA
Afelio537 687 129 km
3,5941653 UA
Periodo orbitale1603,85 giorni
(4,39 anni)
Velocità orbitale17,65 km/s (media)
Inclinazione
sull'eclittica
11,10055°
Eccentricità0,3403591
Longitudine del
nodo ascendente
327,86418°
Argom. del perielio44,29991°
Anomalia media270,27154°
Par. Tisserand (TJ)3,265 (calcolato)
Dati fisici
Dimensioni229,4 km
Diametro medio229,44 km
Massa
1,0 × 1019 kg
Densità media1,6 × 10³ kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie0,052 m/s²
(0,377 g)
Velocità di fuga110 m/s
Periodo di rotazione29,43 ore
Temperatura
superficiale
~172 K (media)
Albedo0,0628
Dati osservativi
Magnitudine ass.6,82

Bamberga è quindi uno degli ultimi grandi (oltre i 200 chilometri) asteroidi individuati; fu scoperto il 25 febbraio 1892 da Johann Palisa dall'osservatorio di Vienna, dove lavorava come assistente notturno, utilizzando uno dei due grandi telescopi rifrattori da 27 e 12 pollici. Fu battezzato così in onore della città tedesca di Bamberga dal primo cittadino in persona, il Dr. von Brandt, durante una conferenza.[1]

Ha un periodo di rotazione insolitamente lungo fra i pianetini delle sue dimensioni. La sua classe spettrale è a metà strada fra quella degli asteroidi di tipo C e di tipo P.

L'8 dicembre 1987 è stata osservata un'occultazione di Bamberga; le misure hanno indicato un diametro di circa 228 km, in linea con i risultati dell'IRAS.

Bamberga nella finzione modifica

Un capitolo del romanzo Space Apprentice (1962) dei fratelli Arkadij e Boris Strugackij è ambientato su Bamberga. Una miniera è situata sull'asteroide e produce immaginarie "perle spaziali".

Note modifica

  1. ^ Schmadel, pag. 42.

Bibliografia modifica

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