La Cometa Oterma, formalmente indicata come 39P/Oterma è una cometa periodica del Sistema solare, scoperta l'8 aprile 1943 dall'astronoma finlandese Liisi Oterma, dall'Osservatorio Universitario di Turku, in Finlandia[1].

Cometa
39P/Oterma
Scoperta8 aprile 1943
ScopritoreLiisi Oterma
Designazioni
alternative
1943 G1; 1950 III;
1958 IV; 2001 P3;
Parametri orbitali
(all'epoca 2452200,5
18 ottobre 2001[1])
Semiasse maggiore7,2514 UA
Perielio5,4711 UA
Afelio9,0318 UA
Periodo orbitale19,53 anni
Inclinazione orbitale1,9428°
Eccentricità0,2455
Longitudine del
nodo ascendente
331,581°
Argom. del perielio56,2783°
Anomalia media338,345°
Ultimo perielio21 dicembre 2002
Prossimo perielio11 luglio 2023[2]
Dati osservativi
Magnitudine ass.6,8

Da alcuni è classificata nella famiglia cometaria di Giove[3][4], da altri nel gruppo dei centauri[1][5]. Ad ogni modo, l'orbita percorsa dalla cometa è fortemente influenzata dall'attrazione gravitazionale del gigante gassoso. L'orbita attualmente seguita, ellittica, caratterizzata da un periodo orbitale di 19,53 anni e compresa tra quelle di Giove e Saturno, non è particolarmente stabile. Infatti, incontri ravvicinati con Giove tendono a mutarla in modo repentino[6]. È stato osservato che la cometa passa da una risonanza 2:3 ad una 3:2 con Giove e viceversa[7]. Inoltre, in seguito ad incontri ravvicinati con Saturno, l'ultimo dei quali è avvenuto nel XVIII secolo, la cometa subisce una variazione orbitale tale da poter essere catturata dall'attrazione gravitazionale di Giove e divenirne per qualche tempo un satellite. La cometa può così percorrere alcune rivoluzioni intorno a Giove su un'orbita caratterizzata da una distanza afelica molto piccola, prima di essere espulsa dal sistema gioviano su un'orbita non molto dissimile da quella precedentemente percorsa[8].

L'appartenenza alla famiglia di comete quasi-Hilda ha fatto sì che nell'ultimo secolo, la cometa è stata catturata da Giove in almeno due occasioni: dal 1935 al 1939 e dal 1962 al 1964[4].

Note modifica

  1. ^ a b c I dati di 39P dal sito JPL.
  2. ^ I dati di 39P dak sito di Seiichi Yoshida.
  3. ^ (EN) Rabe, Eugene, Trojans and Comets of the Jupiter Group, in Physical Studies of Minor Planets, Proceedings of IAU Colloq. 12, held in Tucson, AZ, March, 1971. Edited by T. Gehrels. National Aeronautics and Space Administration SP 267, marzo 1971, pp. 407-412. URL consultato il 15 ottobre 2008.
  4. ^ a b (EN) Howell, Kathleen C., Marchand, B.; Lo, M., Temporary Satellite Capture of short-period Jupiter family comets from the perspective of dynamical systems (PDF), in The Journal of the astronautical sciences, vol. 49, n. 4, 2001, pp. 539-557. URL consultato il 15 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  5. ^ (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 15 ottobre 2008.
  6. ^ (EN) Interesting dynamical aspects of 1989b, a new short-period comet,
  7. ^ (EN) Edward A. Belbruno, Brian Marsden, Resonance hoping in comets (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 113, 1997, pp. 1433-1444, DOI:10.1086/118359. URL consultato il 15 ottobre 2008.
  8. ^ (EN) P/Oterma (ps), su rm.iasf.cnr.it, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica. URL consultato il 15 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2003).

Collegamenti esterni modifica

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