3C 321

galassia nella costellazione del Serpente

3C 321 è un sistema formato da due galassie che ruotano una intorno all'altra. La coppia è situata in direzione della costellazione del Serpente a circa 1,2 miliardi di anni luce dalla Terra. Entrambe le galassie si trovano ad una distanza analoga da noi ma sono estremamente vicine fra loro, separate da soli 20.000 anni luce[1][2].

3C 321
Galassie interagenti
3C 321 (Chandra)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSerpente
Ascensione retta15h 31m 43.5s
Declinazione+24° 04′ 19″
Distanza1,21 miliardi a.l.
(370 milioni pc)
Redshiftz = 0,0961
Velocità radiale28.810 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassie interagenti
Altre designazioni
PGC 55317, 2MASX J15314347+2404189, 2XMM J153143.4+240420, IRAS 15295+2414
Mappa di localizzazione
3C 321
Categoria di galassie irregolari

Le due galassie ospitano nei rispettivi centri un buco nero supermassiccio. La galassia di maggiori dimensioni si è guadagnato il soprannome di Galassia Morte Nera (Death Star Galaxy) a causa dell'emissione dal buco nero di getti di particelle e radiazioni che viaggiano a velocità relativistiche e che colpiscono in pieno la galassia compagna più piccola. Come ben visibile dalle immagini raccolte da Chandra[1] nella banda dei raggi X, il getto colpendo la galassia più piccola viene interrotto e deviato[3].

Si stima che questo processo sia di recentissima formazione in termini astronomici, in quanto la collisione del getto contro la galassia minore sembra iniziato da circa un milione di anni[1].

Note modifica

  1. ^ a b c Chandra Press Room :: 'Death Star' Galaxy Black Hole Fires at Neighboring Galaxy :: 17 December 07, su chandra.harvard.edu. URL consultato il 5 giugno 2016.
  2. ^ A. V. Filippenko, The "gravitational Lens" 3c 321: a Remarkable Impostor /, vol. 124, 1º gennaio 1987, p. 761. URL consultato il 5 giugno 2016.
  3. ^ Daniel A. Evans, Wen-Fai Fong e Martin J. Hardcastle, A Radio Through X-ray Study of the Jet/Companion-Galaxy Interaction in 3C 321, in The Astrophysical Journal, vol. 675, n. 2, 10 marzo 2008, pp. 1057-1066, DOI:10.1086/527410. URL consultato il 5 giugno 2016.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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