48:13 è il quinto album in studio del gruppo musicale Kasabian, pubblicato dalla Columbia Records il 9 giugno 2014 nel Regno Unito e dalla Sony Music in Europa, Australia e Giappone a partire dal 10 giugno 2014[2]. Negli Stati Uniti l'album è stato pubblicato il 7 ottobre 2014 dalla Harvest Records[3].

48:13
album in studio
ArtistaKasabian
Pubblicazione9 giugno 2014
(vedi date di pubblicazione)
Durata48:13
Dischi1
Tracce13
GenereRock alternativo
Rock elettronico
Neopsichedelia
Trip hop
EtichettaColumbia Records
Sony Music
Harvest Records
ProduttoreSergio Pizzorno
RegistrazioneLondra, Regno Unito, 2013
FormatiCD, CD+DVD, LP, download digitale
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 300 000+)
Kasabian - cronologia
Album precedente
(2013)
Singoli
  1. eez-eh
    Pubblicato: 29 aprile 2014
  2. bumblebeee
    Pubblicato: 3 agosto 2014
  3. bow
    Pubblicato: 10 ottobre 2014
  4. stevie
    Pubblicato: 10 novembre 2014

Anticipato dal controverso singolo eez-eh, caratterizzato da uno stile tipicamente dance, il disco è un ritorno alle sonorità del primo omonimo album della band, con un maggiore uso dell'elettronica e forti influenze hip hop mischiate alle sempre comunque presenti melodie rock e neopsichedeliche.

È il quarto album consecutivo dei Kasabian a debuttare alla prima posizione della Official Albums Chart, e il secondo della loro carriera a ricevere il premio come miglior album dell'anno agli NME Awards[4].

Produzione modifica

 
Sergio Pizzorno, cantante, compositore, strumentista, produttore e mente principale dei Kasabian

Il 13 novembre 2013 in un video postato su YouTube[5], la band rivela che durante i sei mesi precedenti Sergio Pizzorno ha elaborato del nuovo materiale per la creazione di un album. In un'intervista a QRO Magazine, viene rivelato che l'intero disco sarà prodotto interamente dallo stesso Pizzorno[6]. La band registra agli State of the Ark Studios di Londra nel novembre 2013 per tre settimane[7], mentre agli Abbey Road Studios sono state registrate con la London Metropolitan Orchestra le parti orchestrali prodotte da Sergio Pizzorno. con l'assistenza di Jessica Dannheiser e della stessa orchestra[8]. Vengono anche nominati Mark "Spike" Stent e Steve McLaughlin come responsabili, rispettivamente, dell'ingegneria e del missaggio[6]. Dannheiser e McLaughlin hanno collaborato con la band anche nel precedente Velociraptor!.

Tra le influenze principali per la composizione di 48:13 sono stati citati gruppi e artisti come Nirvana, Kanye West e Death Grips[9]. In un'intervista di NME, nel gennaio 2014, Tom Meighan ha descritto così il nuovo lavoro dei Kasabian[10]:

«L'album è un 'fottiti' a chiunque abbia osato criticarci o attaccarci, dicendoci che non possiamo fare musica di questo tipo. [...] Abbiamo creato una pericolosa droga. È rock and roll, è brutale e tagliente, ma richiama anche l'elettronica che lasciammo a Letfield.»

Il 28 aprile 2014 vengono pubblicate la lista tracce completa e la cover di 48:13[2]. Quest'ultima, molto semplice e particolare, consiste nel nome della band e la durata di ogni singolo brano incolonnate al di sotto di esso, con "48:13" (nome e durata totale del disco) nell'ultima riga, il tutto scritto in nero su uno sfondo rosa[11]. Tale scelta è nata dalla volontà della band di "essere il più diretti possibile in tutti gli aspetti dell'album, dalla copertina ai titoli, dalla musica ai testi"[11]. Il rosa è stato invece scelto, secondo lo stilista Aithour Trup (autore della copertina insieme a Sergio Pizzorno) perché ritenuto l'antitesi degli altri colori e molto "sovversivo", in quanto usato dai punk per sembrare più aggressivi[12].

Anche i titoli delle canzoni sono stati abbreviati il più possibile, con l'utilizzo di una sola parola per ognuno di essi[12]. Presentando per la prima volta l'album, Pizzorno ha infatti detto[2]:

«Sento che abbiamo avuto la fiducia di essere più diretti e onesti con questo album. Ho cominciato a spogliare strati, piuttosto che aggiungerne altri.»

Meighan ha in seguito aggiunto[13]:

«Meno è meglio, sapete? È più diretto. È quello che è. Ascoltatelo e basta. Abbiamo avuto la baldanza di metterci a nudo. Serge ha ridotto il nostro suono all'essenza. È incredibile.»

 
La band si esibisce al Rock am Ring 2014 in promozione dell'uscita dell'album

Pubblicazione modifica

La promozione dell'album è iniziata il 4 aprile 2014, quando Meighan e Pizzorno, vestiti entrambi di bianco, hanno tinteggiato di rosa un muro (appartenente all'amico della band Aitor Throup) nella città di Londra, per poi dipingerci sopra la scritta in nero "48:13"[14]. Successivamente, il 28 aprile, "48:13" è stato confermato come il titolo e la durata del nuovo album sul sito ufficiale dei Kasabian. Viene anche annunciato l'inizio dei preordini del disco, la sua data di uscita e la lista tracce[2]. Lo stesso giorno eez-eh, il primo singolo, viene presentato in anteprima su alcune radio europee[13]. Successivamente viene reso disponibile per il download il brano explodes, scaricabile gratuitamente da coloro che preordinino l'album su iTunes[15].

Il tour di 48:13 inizia il 30 aprile 2014 a Parigi, dove viene presentato un nuovo brano dell'album, bumblebeee, e beanz, B-side di eez-eh. Il 6 maggio, in diretta su Radio 105, la band suona acusticamente anche un'altra nuova canzone, stevie. Il brano viene poi riproposto con l'intera band nell'episodio del 13 maggio di Later... with Jools Holland su BBC Two insieme a bumblebeee[16], che viene successivamente pubblicato come secondo singolo estratto dall'album.

Il 3 giugno l'album è stato reso disponibile per lo streaming gratuito sull'iTunes britannico[17]. Il 9 e il 10 giugno, in occasione dell'uscita ufficiale dell'album in Europa, i Kasabian sono presenti alle librerie Feltrinelli rispettivamente di Roma e di Milano per firmare i dischi dei fan italiani[18].

La settimana successiva l'album viene pubblicato anche in Australia e Nuova Zelanda, mentre in Giappone 48:13 viene pubblicato il 18 giugno 2014 con due tracce aggiuntive: beanz e gelfling[19]. La data di pubblicazione negli Stati Uniti, fissata al 7 ottobre 2014, viene annunciata nel luglio dello stesso anno, accompagnata da un tour nordamericano tra settembre e ottobre[3][20].

Il 17 novembre 2014 l'album è stato ripubblicato in un'edizione deluxe comprendente l'album con le tracce bonus giapponesi e un DVD contenente il concerto della band tenutosi a Leicester il 21 luglio 2014[21].

Stile musicale modifica

Pizzorno descrive la musica dell'intero disco come un mix di rock anni sessanta, musica elettronica e hip hop, con qualche influenza ska e punk[22]. Sono tuttavia presenti anche sonorità psichedeliche[23] e indie[24].

Come Empire, l'album può essere diviso in tre parti, anche grazie ai tre intermezzi semi-strumentali: bumblebeee e stevie rappresentano la parte più rock e adrenalinica del disco, mentre tra doomsday ed explodes si racchiude la parte più elettronica, caratterizzata dalla lunga e particolare treat. La terza e ultima parte vede alternarsi entrambe le due facce del gruppo, con brani tipicamente rock come clouds e altri più vicini all'elettronica come il primo singolo eez-eh, inaspettatamente dance[25]. L'album si chiude con la ballata folk rock s.p.s, dedicata da Pizzorno all'amico Tom Meighan[26].

I brevi intermezzi dell'album sono profondamente ispirati al cinema: (shiva) sembra essere ispirato ai film di Stanley Kubrick[22], mentre (mortis) e (levitation) sono dei chiari tributi alle musiche western di Ennio Morricone[27]. Come nei precedenti lavori del gruppo, le varie e diverse sonorità di 48:13 sono state paragonate a lavori di altri artisti come The Stone Roses, The Beatles e Oasis, ma anche di The Prodigy, The Beach Boys, Soulwax, The Chemical Brothers[27] e Pendulum[28].

Accoglienza modifica

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
All-Noise[29]     
AllMusic[30]     
Clash Magazine[31]          
The Daily Telegraph[32]     
Digital Spy[33]     
DIY Magazine[34]     
Drowned in Sound[24]          
Fortitude[35]     
The Guardian[36]     
The Independent[37]     
musicOMH[38]     
NME[28]          
The Observer[39]     
Onda Rock[40]          
PopMatters[41]          
Q[42]     
Rock Shock[43]     
Sentireascoltare[44]          
Sputnikmusic[25]     

In una primissima recensione dell'album, Andrew Trendell di Gigwise ha descritto l'album come il più ambizioso ma anche diretto che i Kasabian abbiano mai prodotto[27]. Joe Zadeh, di Clash Magazine, ha invece bocciato l'album, definendolo "spazzatura"[31]. Per contro, James Derbyshire di Fortitude ha elogiato la direzione stilistica intrapresa dal gruppo, dando all'album un voto di 5 stelle su 5 e dichiarando che con 48:13 i Kasabian hanno trovato la loro vera identità[35]. Anche il sito All-Noise ha apprezzato 48:13, definendolo come «l'album che consacrerà finalmente i Kasabian come una band che sa cosa vuole», e giudicandolo un grosso passo nella giusta direzione per la perfezione[29]. Successivamente anche The Observer e The Guardian hanno giudicato positivamente l'album, dandogli entrambi 3 stelle su 5[36][39]. John Murphy di musicOMH e James Hall del Daily Telegraph l'hanno invece definito "non ispirato" e "appannato" rispetto ai precedenti album della band[32][38], mentre NME lo trova più una «confusa, incerta, ma occasionalmente geniale prova di spingersi ai propri limiti»[28] e The Independent una «mossa coraggiosa ma decisamente riuscita»[37]. Infine David Jeffries di AllMusic contesta lo stile musicale dell'album definendo i membri della band "troppo anziani" per fare questo tipo di musica, ma aggiunge anche che «la fame di sopravvivere e prosperare è palpabile come lo era nel loro album di debutto»[30].

Agli NME Awards 2015 i Kasabian hanno ottenuto una nomination in 8 categorie (un record), tra le quali Miglior album, Miglior canzone e Miglior canzone ballabile (le ultime due per Eez-eh)[45].

Successo commerciale modifica

L'album è il quarto dei Kasabian a debuttare direttamente alla prima posizione della Official Albums Chart, dopo Empire, West Ryder Pauper Lunatic Asylum e Velociraptor![46]. In Italia ha debuttato alla sesta posizione (Velociraptor! era arrivato all'undicesima), mentre nella maggior parte degli altri paesi europei non è riuscito a superare il suo predecessore in classifica[47]. Negli Stati Uniti è arrivato alla 37ª posizione della Independent Albums, ma, come Velociraptor!, non è riuscito a entrare nella Billboard 200[48].

Durante la sua prima settimana di uscita ha venduto 91 000 copie, risultando il quinto album più venduto a livello internazionale[47][49]. Nel Regno Unito il disco ha venduto oltre 70 000 copie in meno di una settimana[50], ricevendo a soli 6 giorni dalla sua uscita la certificazione di disco d'argento, per poi ottenere il disco d'oro (100 000 copie vendute) due settimane più tardi[1].

Tracce modifica

Testi e musiche di Sergio Pizzorno.

  1. (shiva) – 1:07
  2. bumblebeee – 4:01
  3. stevie – 4:45
  4. (mortis) – 0:48
  5. doomsday – 3:40
  6. treat – 6:53
  7. glass – 4:48
  8. explodes – 4:18
  9. (levitation) – 1:19
  10. clouds – 4:45
  11. eez-eh – 3:00
  12. bow – 4:27
  13. s.p.s – 4:22
Tracce bonus nell'edizione giapponese e deluxe
  1. beanz – 4:40
  2. gelfling – 3:15
DVD bonus nell'edizione deluxe
Live at Victoria Park, Leicester
  1. (shiva)
  2. bumblebeee
  3. Shoot the Runner
  4. Underdog
  5. Fast Fuse
  6. Days Are Forgotten
  7. eez-eh
  8. Processed Beats
  9. stevie
  10. I.D.
  11. The Doberman
  12. Take Aim
  13. Club Foot
  14. Re-Wired
  15. treat
  16. Empire
  17. Fire
  18. Switchblade Smiles
  19. Vlad the Impaler
  20. Praise You (Fatboy Slim cover)
  21. L.S.F.

Formazione modifica

Kasabian
Altri musicisti
Produzione

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (2014) Posizione
Italia[56] 95
Regno Unito[57] 27

Date di pubblicazione modifica

Paese Data Etichetta
  Regno Unito[2] 9 giugno 2014 Columbia Records
  Europa[58][59] 10 giugno 2014 Sony Music
  Australia[60] 14 giugno 2014
  Giappone[19] 18 giugno 2014
  Stati Uniti[3] 7 ottobre 2014 Harvest Records

Note modifica

  1. ^ a b (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 5 agosto 2017.
  2. ^ a b c d e (EN) Announcing the new album 48:13, su kasabian.co.uk, 28 aprile 2014. URL consultato il 28 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  3. ^ a b c (EN) Illia Guminskiy, Kasabian Announces New Album 48:13 For October 2014 Release, su mxdwn.com, 31 luglio 2014. URL consultato il 5 agosto 2014.
  4. ^ (EN) The full winners list at NME Awards 2015 with Austin, Texas revealed, su nme.com, NME, 18 febbraio 2015. URL consultato il 17 giugno 2015.
  5. ^   Kasabian: The Sergery...., su YouTube, 13 novembre 2013. URL consultato il 29 aprile 2014.
  6. ^ a b (EN) Shaun Gordon, Kasabian, su qromag.com, 27 novembre 2014. URL consultato il 28 aprile 2014.
  7. ^ (EN) Kasabian are our guests for the next 3 weeks, su facebook.com, Facebook, 11 novembre 2013. URL consultato il 29 aprile 2014.
  8. ^ (EN) LMO record strings for Kasabian's new album, su lmo.co.uk. URL consultato il 29 aprile 2014.
  9. ^ (IT) Arianna Galati, Kasabian, nuovo disco a giugno 2014, su soundsblog.it, Soundblog.it, 5 gennaio 2014. URL consultato il 19 marzo 2014.
  10. ^ (EN) Kasabian say new album is a 'fuck you' to critics, su nme.com, NME, 17 gennaio 2014. URL consultato il 19 marzo 2014.
  11. ^ a b (IT) I Kasabian, "48:13" e il perché della cover rosa, su 105.net, 105.net, 10 giugno 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  12. ^ a b (EN) Arthur Bray, Aitor Throup and Sergio Pizzorno of Kasabian Discuss the Art Direction to '48:13', su hypetrak.com, 16 giugno 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  13. ^ a b (EN) Kasabian announce 'stripped back' new album, '48:13', su nme.com, NME, 28 aprile 2014. URL consultato il 28 aprile 2014.
  14. ^ (EN) Kasabian paint cryptic message on wall in east London, su nme.com, NME, 4 aprile 2014. URL consultato il 21 aprile 2014.
  15. ^ (EN) Pre Order the new album 48:13 at iTunes, su facebook.com, Facebook, 30 aprile 2014. URL consultato il 30 aprile 2014.
  16. ^ (EN) Andrew Trendell, Kasabian debut new song 'Stevie' on Jools Holland, su gigwise.com, 19 maggio 2014. URL consultato il 28 maggio 2014.
  17. ^ (EN) Amy Davidson, Kasabian streaming new album 48:13 in full on iTunes, su digitalspy.co.uk, Digital Spy, 3 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014.
  18. ^ (IT) Fan italiani dei Kasabian, ecco la grande sorpresa che vi abbiamo preannunciato ieri, su facebook.com, Facebook, 28 maggio 2014. URL consultato il 6 giugno 2014.
  19. ^ a b (JA) 『48:13』 カサビアン, su oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 10 giugno 2014.
  20. ^ (EN) US fans: looking forward to seeing you in September, su twitter.com, Twitter, 11 giugno 2014. URL consultato il 15 luglio 2014.
  21. ^ (IT) Kasabian: in uscita il 17 novembre "48:13 - Deluxe Edition", su spaziorock.it, 29 ottobre 2014. URL consultato il 18 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  22. ^ a b (IT) Kasabian, gli strani orfani degli Oasis, su repubblica.it, La Repubblica, 5 maggio 2014. URL consultato il 5 giugno 2014.
  23. ^ (EN) Kasabian : '48:13' : album review, su louderthanwar.com, 30 maggio 2014. URL consultato il 5 giugno 2014.
  24. ^ a b (EN) Paul Faller, Album Review: Kasabian - 48:13, su drownedinsound.com, 2 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2014).
  25. ^ a b (EN) Raul Stanciu, Review: Kasabian - 48:13, su sputnikmusic.com, 10 giugno 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  26. ^ (EN) Caspar Llewellyn Smith, Kasabian: 'We're trying to create a new musical language', su theguardian.com, The Guardian, 8 maggio 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  27. ^ a b c (EN) Andrew Trendell, First Listen: A track by track of 48:13 by Kasabian, su gigwise.com, 2 maggio 2014. URL consultato il 28 maggio 2014.
  28. ^ a b c (EN) Kasabian - '48:13', su nme.com, NME, 10 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014.
  29. ^ a b (EN) Luke Glassford, Album review: Kasabian – 48:13, su all-noise.co.uk, 4 giugno 2014. URL consultato l'8 giugno 2014.
  30. ^ a b (EN) David Jeffries, 48:13 - Kasabian, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 giugno 2014.
  31. ^ a b (EN) Joe Zadeh, Kasabian - 48:13, su clashmusic.com, 30 maggio 2014. URL consultato il 5 giugno 2014.
  32. ^ a b (EN) James Hall, Kasabian, 48:13, review: 'no moulds broken', su telegraph.co.uk, The Daily Telegraph, 10 giugno 2014. URL consultato l'11 giugno 2014.
  33. ^ (EN) Lisa Wright, Kasabian: 48:13 album review: Glastonbury's got nothing to worry about, su digitalspy.co.uk, Digital Spy, 6 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014.
  34. ^ (EN) Jamie Milton, Kasabian - 48:13, su diymag.com, Miymag.com. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  35. ^ a b (EN) James Derbyshire, Album Review: Kasabian – 48:13, su fortitudemagazine.co.uk, 5 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2019).
  36. ^ a b (EN) Michael Hann, Kasabian: 48:13 review – entertaining rockers unconcerned with cool, su theguardian.com, The Guardian, 5 giugno 2014. URL consultato l'8 giugno 2014.
  37. ^ a b (EN) Andy Gill, Album reviews: Kasabian, Parquet Courts, Martin & Eliza Carthy, Holland Dozier Holland, Ethan Johns, James, su independent.co.uk, The Independent, 31 maggio 2014. URL consultato il 19 giugno 2014.
  38. ^ a b (EN) John Murphy, Kasabian – 48:13, su musicomh.com, 7 giugno 2014. URL consultato il 10 giugno 2014.
  39. ^ a b (EN) Kitty Empire, 48:13 review – Kasabian prove they're a band for the big occasion, su theguardian.com, The Guardian, 8 giugno 2014. URL consultato l'8 giugno 2014.
  40. ^ (IT) Fabio Guastalla, Kasabian - 48:13, su ondarock.it, 5 luglio 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  41. ^ (EN) Richard Folland, Kasabian: 48:13, su popmatters.com, 18 luglio 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  42. ^ (EN) Kasabian - 48:13, in Q, Bauer Media Group, luglio 2014.
  43. ^ (IT) Massimo Garofalo, Recensione Kasabian: 48:13, su rockshock.it, 3 giugno 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.
  44. ^ (IT) Marco Frattaruolo, Kasabian - 48 13 - Recensione, su sentireascoltare.com, 5 giugno 2014. URL consultato l'11 giugno 2014.
  45. ^ (EN) Kasabian, Royal Blood, Jamie T lead nominations for NME Awards 2015 with Austin, Texas - voting open, su nme.com, NME, 16 dicembre 2014. URL consultato il 12 febbraio 2015.
  46. ^ (EN) Kasabian, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 giugno 2014.
  47. ^ a b c d e f g h (EN) Kasabian - 48:13 - Music Charts, su acharts.us. URL consultato il 13 giugno 2014.
  48. ^ a b (EN) Kasabian - Chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 17 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2015).
  49. ^ (EN) Global Album Chart - Albums - week 26 / 2014 - June 28, su mediatraffic.de. URL consultato il 21 giugno 2014.
  50. ^ (EN) Paul Sexton, Kasabian's '48:13' Arrives at No. 1 in U.K., su billboard.com, Billboard, 16 giugno 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  51. ^ a b c d e f g (FR) Kasabian - 48:13, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 13 giugno 2014.
  52. ^ (JA) Kasabian, su oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 25 giugno 2014.
  53. ^ (IT) Classifica settimanale WK 24 (dal 09-06-2014 al 15-06-2014), su fimi.it, FIMI. URL consultato il 19 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2014).
  54. ^ (EN) 2014-06-21 Top 40 Official Albums Chart UK Archive, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 giugno 2014.
  55. ^ (EN) 2014-06-21 Top 40 Scottish Albums Archive, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 giugno 2014.
  56. ^ Classifiche annuali 2014 "Top of the Music" FIMI-GfK: un anno di musica italiana, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana, 12 gennaio 2015. URL consultato il 14 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2015).
  57. ^ (EN) The Official Top 40 Biggest Selling Artist Albums Of 2014, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  58. ^ (IT) "48:13" è il nuovo album dei Kasabian, in uscita il 10 giugno, su sonymusic.it, Sony Music Italy. URL consultato il 10 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2014).
  59. ^ (PL) Kasabian – “48:13″, su sonymusic.pl, Sony Music Poland. URL consultato il 10 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  60. ^ (EN) Kasabian's record 48:13 is out now, su twitter.com, Twitter, 14 giugno 2014. URL consultato il 23 giugno 2014.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock