99.9 (99.9: La frecuencia del terror) è un film del 1997 diretto da Agustí Villaronga[1]. La pellicola fu presentata in concorso al Sitges - Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna, dove si aggiudicò il premio alla miglior fotografia[2].

99.9
Titolo originale99.9: La frecuencia del terror
Paese di produzioneSpagna
Anno1997
Durata110 min
Generethriller, orrore
RegiaAgustí Villaronga
SceneggiaturaLourdes Iglesias, Jesús Regueira, Agustí Villaronga
ProduttoreMarta Murube, Antonio Guillén Rey
FotografiaJavier Aguirresarobe
MontaggioPablo Blanco
MusicheJavier Navarrete
ScenografiaFrancesc Candini
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Lara è una conduttrice radiofonica che si occupa di una trasmissione sul paranormale. Un giorno riceve un pacco all'interno del quale vi è il materiale che la informa della morte del suo ex fidanzato Víctor. L'uomo è stato trovato morto completamente nudo e impalato sulle inferriate del cimitero della città di Jimena. Indagando, Lara scopre che Víctor era ossessionato dal fenomeno della psicofonia e che sosteneva di poter registrare le voci dei defunti tramite mezzi elettronici, sfruttando come tramite i senzatetto tossicodipendenti.

La donna decide quindi di recarsi a Jimena, dove affitta una stanza nella pensione dello scultore Simón e nelle sue ricerche si fa aiutare dalla giovane cameriera Julia. Lara rintraccia Dolores, un'anziana signora internata in manicomio, la quale le racconta che alcuni secoli prima la casa in cui viveva Víctor era un bordello ed era stata teatro di un massacro di donne e bambini da parte dei soldati francesi. Da allora, secondo Dolores, l'abitazione è infestata e i defunti si manifestano sotto forma di volti che appaiono sulle superfici.

Produzione modifica

Villaronga si ispirò al caso dei volti di Bélmez, trasferendo l'ambientazione in un villaggio fittizio[3]. Come evidenziato dalla critica, 99.9 si pone in controtendenza rispetto ai canoni dell'horror classico, dal momento che il regista non pare interessato a ricalcarne i cliché, concentrandosi piuttosto sul lato grottesco dell'horror che su quello cruento[4]. Viene, di fatto, considerato un film più thriller che horror, caratterizzato da un'atmosfera rarefatta[5].

Nell'idea originaria, il film doveva essere in realtà il pilot di una serie televisiva che aveva come tema il paranormale e i fenomeni misteriosi sulla falsariga della popolarissima X-Files, ma il progetto non ottenne i finanziamenti sperati, pertanto Villaronga decise di renderlo una pellicola cinematografica[6]. La serie televisiva era stata inizialmente offerta a Julio Medem, che aveva declinato l'invito e suggerito personalmente di proporre il progetto a Villaronga[7].

Su El País, Casimiro Torreiro e Teresa Cendros lo definirono "un film ben diretto nonostante la sceneggiatura scadente"[8]. La pellicola fu comunque apprezzata ed ottenne alcune candidature e premi di settore[9].

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Carlos Aguilar, Cine fantástico y de terror español, 1984–2004, 2005, p. 168, ISBN 84-89668-54-X. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  2. ^ (ES) El festival de cine de Sitges se clausura con unos premios polémicos, su elpais.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  3. ^ (ES) La casa de las caras, su cvc.cervantes.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Another Time, Another Place The horrific, the fantastic and the fairy-like in the films of Agustín Villaronga, su offscreen.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  5. ^ (ES) Crítica de 99.9: La Frecuencia del Terror (1997, Agustí Villaronga), su terroracto.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  6. ^ (ES) Agustí Villaronga también fue un maestro del horror adelantado a su tiempo: '99.9' es una de las películas más escalofriantes del cine español y puedes verla en streaming, su espinof.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  7. ^ (ES) Así era el proyecto de hacer 'Expediente X' a la española, su elespanol.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  8. ^ (ES) Bille August traduce en espléndidas imágenes una gran novela de la sueca Selma Lagerlöf, su elpais.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  9. ^ (ES) De 'Amantes' a 'No te fallaré: los proyectos televisivos que terminaron en el cine, su elespanol.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema