A banda (in brasiliano: La banda) è una canzone composta ed interpretata da Chico Buarque e fu incisa per la prima volta come brano di apertura nel suo album del 1966 Chico Buarque de Hollanda. Il brano vinse il Festival de Música Popular Brasileira del 1966.[1]

A banda
ArtistaChico Buarque
Autore/iChico Buarque
GenereMúsica popular brasileira
StileMarchinha de Carnaval
Esecuzioni notevoliNara Leão, Astrud Gilberto, Mina, Dalida, France Gall, Herb Alpert e Tijuana Brass (versione strumentale)
Pubblicazione originale
IncisioneChico Buarque de Hollanda
Data1966
EtichettaRio Gráfica Editora
Durata2:40

La versione originale modifica

Il brano tratta della disperazione e della solitudine della gente (con un riferimento implicito alla dittatura in Brasile); il passaggio della banda dà un temporaneo sollievo e riaccende la speranza.[1]

Versioni in altre lingue modifica

Il brano è stato tradotto in numerose lingue fra cui: in italiano, francese, tedesco, inglese, croato, russo.

La versione in italiano modifica

Nel 1967 Mina incise una versione in italiano con testo di Antonio Amurri nel 45 giri La banda/Se c'è una cosa che mi fa impazzire[2]. Il brano in italiano fu ripreso ed inciso lo stesso anno da Astrud Gilberto, che ne realizzò anche una versione in inglese. Il testo italiano è solo in parte fedele all'originale[1]. Nel 1969 lo stesso Chico la incise nel suo album Chico Buarque na Itália. Nel 1970 Mina incise anche la versione in portoghese nell'album Mina canta o Brasil. Nel 1995 Francesca Schiavo esegue il brano nell'album Mina contro Battisti - Le canzoni della nostra vita (RTI Music, 0214-2).

La versione in francese modifica

Nel 1968 Dalida incise una versione in francese, con il testo di Daniel Faure, nel 45 giri La Banda/Je Reviens Te Chercher.

La versione in tedesco modifica

Sempre nel 1968 la incise anche France Gall in tedesco con il titolo A banda e sottotitolo: Zwei Apfelsinen im Haar con testo di Fred Weyrich e Fred Conta.

Brano omonimo modifica

L'omonima canzone di Bruno Lauzi contenuta nell'album Lauzi al cabaret del 1965 non ha invece nulla a che vedere con questo brano.

Note modifica

Collegamenti esterni modifica