A cavallo di un pony selvaggio

film del 1975 diretto da Don Chaffey

A cavallo di un pony selvaggio (Ride a Wild Pony) è un film d'avventura per ragazzi del 1975 prodotto dalla Walt Disney Pictures, diretto da Don Chaffey e basato sul romanzo A Sporting Proposition di James Aldridge.[1]

A cavallo di un pony selvaggio
Titolo originaleRide a Wild Pony
Paese di produzioneStati Uniti
Anno1975
Durata91 min
RegiaDon Chaffey
SoggettoJames Aldridge (romanzo A Sporting Proposition)
SceneggiaturaRosemary Anne Sisson
ProduttoreJerome Courtland
FotografiaJack Cardiff
MontaggioMike Campbell
MusicheJohn Addison
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Ambientato in una piccola città australiana nel periodo tra le due guerre mondiali, il film segue la contesa tra due ragazzi, Scott, un povero garzone di fattoria, e Josie, la figlia handicappata di un ricco proprietario terriero, per la proprietà di un cavallo ambito da entrambi.[2] Scott desidera un cavallo per coprire le sette miglia che deve percorrere giornalmente per andare a scuola, e suo padre gli compra un pony indomo a cui Scott dà il nome di Taff. Josie desidera cavalcare ancora, ma, essendo stata affetta da poliomielite due anni prima, deve adattarsi ad usare un carretto e un pony. Il pony di Scott, che il ragazzo trattava male, scappa, e poco dopo viene consegnato a Josie un pony dalla mandria di suo padre. Quando Scott vede il cavallo, che Josie chiama Bo, in una gara alla fiera del paese, egli lo riconosce come proprio e tenta di portarlo via.[3] La disputa che ne segue coinvolge, oltre ai ragazzi, l'intera cittadina.[4] I ragazzi finiscono col diventare amici e, sebbene la questione sulla proprietà sia legalmente risolta, trovano un modo di condividere il pony.[2]

Produzione modifica

Sebbene basato su una storia australiana, si pensò inizialmente di scrivere la sceneggiatura ambientandola in America. Tuttavia il produttore Jerome Courtland ritenne che un'ambientazione australiana non avrebbe sminuito il potenziale del film negli Stati Uniti. Di conseguenza, non solo il film fu ambientato in Australia, ma utilizzò anche un cast in gran parte di nazionalità australiana.[5]

Le riprese iniziarono nell'ottobre del 1974 e si svolsero per lo più nella piccola città di Chiltern, nello stato di Victoria.[6] Si girò anche nel paese rurale di Bingara nel Nuovo Galles del Sud, dove una parte del cast e della troupe alloggiò per circa tre mesi.[7] Diversi Welsh Pony furono usati per la produzione del film.[8]

Accoglienza modifica

La prima proiezione del film fu il giorno di natale del 1975[9] al Fine Arts theatre di Los Angeles e raccolse 9000 dollari nella prima settimana di programmazione.[10]

Nel 1976, il New York Times criticò il film in quanto raccontava "una storia fondamentalmente senza eventi di rilievo e in qualche modo gonfiata",[4] mentre nel 1987, in una recensione per l'edizione home video, scrisse che il film "era ben recitato, da adulti, ragazzi e pony [...] un film che i bambini – e i loro genitori – dovrebbero certamente godersi."[11] Nel 1976 il Toledo Blade scrisse che il film "combina una sceneggiatura intelligente, un cast generalmente eccellente cast e una produzione di buon valore per un ampio richiamo."[2]

Note modifica

  1. ^ (EN) Tale of a pony transforms a town., in The Australian Women's Weekly, 5 febbraio 1975, p. 10. URL consultato il 3 agosto 2013.
  2. ^ a b c (EN) Norman Dresser, 'Ride a Wild Pony' Is Appealing to All, in Toledo Blade, 16 aprile 1976, p. 16. URL consultato il 25 aprile 2010.
  3. ^ (EN) Bennett F. Waxse, Justice Triumphs in 'Wild Pony', in The Milwaukee Journal, 21 aprile 1976, p. 72. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2016).
  4. ^ a b (EN) Screen: Newest Disney:'Ride a Wild Pony' at the Neighborhoods, in The New York Times, 17 luglio 1976. URL consultato il 5 febbraio 2010.
  5. ^ (EN) Insight with a boy and his pony, in The Sydney Morning Herald, 22 dicembre 1976, p. 16. URL consultato il 25 aprile 2010.
  6. ^ (EN) Pamela Bone, Chiltern lives again – just for television, in The Age, 15 maggio 1986, p. 37. URL consultato il 25 aprile 2010.
  7. ^ (EN) Andrew Pike e Ross Cooper, Australian Film 1900–1977: A Guide to Feature Film Production, Melbourne, Oxford University Press, 1998, p. 296.
  8. ^ (EN) Colin Bennett, No prizes if you can guess whodunnit, in The Age, 5 gennaio 1976, p. 2. URL consultato il 25 aprile 2010.
  9. ^ (EN) A cavallo di un pony selvaggio, in AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
  10. ^ (EN) 50 Top-Grossing Films, in Variety, 14 gennaio 1976, p. 9.
  11. ^ (EN) Mervyn Rothstein, Home Video: Children – Ride a Wild Pony, in The New York Times, 12 aprile 1987. URL consultato il 25 aprile 2010.

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