L'abbamele è uno dei più antichi prodotti gastronomici della cultura rurale della Sardegna.

Abbamele
Origini
Altri nomiAbbatu, Abbatzu
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneSardegna
Dettagli
Categoriadolce

Si tratta di un derivato del miele le cui modalità di produzione tradizionali seguono diverse fasi di lavorazione. I prodotti acquistabili attraverso la grande distribuzione, ma soprattutto attraverso il contatto diretto con i produttori, sono stati sino ad ora definiti nelle etichette come "abbamele" e "abbatu"[1], utilizzando cioè principalmente termini in lingua sarda[2] che ne sottolineano inequivocabilmente l'origine, oppure nell'italianizzato "decotto di miele o di miele e polline" o "sapa di miele".

La ricetta tradizionale modifica

Secondo le modalità tradizionali di preparazione, una volta completata la spremitura dei favi, le bocce di cera contenenti il 20-30% di miele vengono accantonate in recipienti di fortuna. Dopo aver sistemato tutto il miele estratto, nei giorni immediatamente successivi alla smielatura, i favi contenenti miele residuo e polline vengono immersi in acqua calda (~ 50 °C), in modo che l'acqua sciolga tutto il miele ancora contenuto. A questo punto, attraverso l'utilizzo di un opportuno mescolatore, o più semplicemente con le mani, si cerca di disfare tutti i grumi di cera e polline. La cera affiorante viene quindi spremuta ulteriormente e conservata in appositi contenitori.

L'acqua rimanente dalla fase precedente viene filtrata, ad esempio con un panno di lino, almeno due volte, e quindi sistemata in una caldaia idonea assai capiente.
Qui inizia la bollitura di raffinazione. Durante quest'operazione di "concentrazione" vengono aggiunte bucce d'arancia o di limone tagliate finemente, e si eliminano le impurità che risalgono sulla superficie.

Il contenuto della caldaia diventa a poco a poco sciropposo e deve essere tenuto in continuo movimento per evitare che si attacchi sul fondo e si caramellizzi, prendendo così “odore di fumo”; il colore diventa sempre più scuro e il sapore sempre più dolce per via della concentrazione. Quando il liquido assume una consistenza simile a quella del miele, il riscaldamento viene interrotto, la caldaia depositata in un luogo appartato e lasciata intiepidire prima di procedere all'invasettamento dell'abbamele così ottenuto.[3][4]

Note modifica

  1. ^ Abbattu, su consorzioproduttorimarghine.it. URL consultato il 24/9/2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
  2. ^ Ditzionariu in Linia de sa limba e de sa cultura sarda, Regione autonoma de Sardigna
  3. ^ Abbamele: prodotto d’apicoltura, tipico della Sardegna, chiamato anche Abbattu o Sapa di Miele, su Cibo e Tradizioni. URL consultato il 24/9/2014 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  4. ^ VIAGGI, CUCINA E... IO: SAPORI DI VECCHIA SARDEGNA, su viaggi-cucina-e-io.blogspot.it. URL consultato il 24/9/2014.

Collegamenti esterni modifica