Abbandono degli animali

intenzionale allontanamento di un animale domestico da parte del suo padrone
Delitto di
Abbandono di animali
Fonte Codice penale italiano
Libro III, Titolo I
Disposizioni art. 727
Competenza tribunale monocratico
Procedibilità d'ufficio
Arresto non consentito
Fermo non consentito
Pena reclusione fino ad 1 anno o ammenda da 1 000 euro a 10 000 euro

L'abbandono degli animali è l'intenzionale allontanamento di un animale domestico o d'affezione del quale si sia responsabili. L'animale viene in genere liberato in luoghi dai quali si prevede non possa riavvicinarsi all'abitazione in cui era tenuto.

Normativa modifica

L'abbandono, quando non fonte di incidenti stradali [1], può portare al randagismo[2] ed alla conversione dell'animale alla vita selvatica. La pratica è ritenuta riprovevole e pericolosa da quote rilevanti di popolazione, in particolare da associazioni e movimenti animalisti, e negli ultimi anni si sono allestite strutture pubbliche (in genere locali) con compiti di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno, le proporzioni del quale sono stimate di stringente rilievo[3].

L'abbandono non riguarda solo i cani ed i gatti, ma di recente ha colpito sensibilmente anche specie cosiddette esotiche (specie alloctone naturalizzate), la cui detenzione era stata sottoposta a regolamentazione severa comprendente il divieto di detenzione di talune specie e l'obbligo di denuncia di altre invece consentite. Anche al di là dei picchi di abbandono registrati subito dopo la regolamentazione[4], però, le specie esotiche sono anch'esse interessate dal fenomeno. Molti rettili sono abbandonati in giardini e parchi pubblici, o nei corsi d'acqua[5], e ciò può causare conseguenze negative alla fauna selvatica locale.

In Italia l'abbandono è vietato i sensi dell'art. 727 del codice penale[6], che al primo comma recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.". La ratio legis per questa norma è stata rinvenuta da parte della dottrina nella tutela del sentimento umano, che è offeso dal maltrattamento o abbandono degli animali, e dal Consiglio di Stato[7] nella diretta tutela, «adeguata all'evoluzione dei costumi e delle istanze sociali», degli animali «da forme di maltrattamento, abbandono ed uccisioni gratuite in quanto esseri viventi capaci di reagire agli stimoli del dolore». La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce all'art. 6 che «L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».

Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo»[8], quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali. Lo stesso dicastero, a proposito delle ragioni dell'abbandono, esorta ad una più accorta gestione della fertilità dei propri animali d'affezione, cioè ad «operare un'attenta gestione della vita riproduttiva del proprio animale, per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate e di difficile collocazione»[9].

Contro l'abbandono degli animali sono periodicamente realizzate campagne informative e di sensibilizzazione pubbliche o di associazioni e movimenti.

Testi normativi modifica

Note modifica

  1. ^ Per il vagare inconsapevole dell'animale in zone a lui ignote
  2. ^ Provincia di Reggio Emilia | ente | La Provincia contro l'abbandono estivo degli animali, su provincia.re.it. URL consultato il 22 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2012).
  3. ^ Ad esempio, l'Ufficio Diritti degli Animali costituito presso il Comune di Roma, parla infatti di 140.000 cani abbandonati ogni anno in estate ( Home - Ufficio Diritti Animali - Roma. In sede di presentazione di una campagna promossa dal Ministero della Salute, il sottosegretario Francesca Martini ha parlato invece di una stima di circa 600.000 cani randagi sul territorio italiano ( fonte (PDF) (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2017).). La statistica su base regionale elaborata dal medesimo ministero presenta qualche lieve differenza ( Cani, gatti e...- Dati regionali sul randagismo (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008).) rispetto ai dati ora detti. Per quanto riguarda i gatti, una stima parla di 300.000 felini abbandonati in Italia ogni anno ( fonte.)
  4. ^ Ad es., articolo. di Fulco Pratesi per il Corriere della Sera sull'abbandono di tartarughe nella Villa Borghese di Roma.
  5. ^ Si veda ad esempio La Stampa: Estate, pesci rossi e tartarughe a rischio abbandono, su lastampa.it, 26 giugno 2007. URL consultato il 22 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012)., Oltre 16.000 tartarughe vengono abbandonate in estate, su lastampa.it, 16 giugno 2008. URL consultato il 22 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  6. ^ Come modificato dalla Legge 20 luglio 2004, n. 189
  7. ^ Sentenza n. 04/6317
  8. ^ fonte (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2009).
  9. ^ fonte (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2009).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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