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Abu Madi è un gruppo di tumuli di tell preistorici neolitici del Sinai meridionale, in Egitto.

Abu Madi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
GovernatoratoPenisola del Sinai
Altitudine1 600 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie
Mappa di localizzazione
Map

Descrizione modifica

Si trova ad est del Monastero di Santa Caterina, ai piedi di un crinale in granito. È stato ipotizzato che si sia trattato di un accampamento stagionale di gruppi di cacciatori e raccoglitori, e che contenga i resti di due principali insediamenti: Abu Madi I e Abu Madi III.[1][2] Abu Madi I è un piccolo sito contenente i resti parzialmente incendiati di un edificio alto 4 metri, contenente residui alti 1,3 metri.[3] Abu Madi III è un'area di circa 20 m2, scavata nei pressi di un grande masso.[4] Sono state trovate abitazioni con, nelle vicinanze, silo in pietra.[5] Fu scavato la prima volta all'inizio degli anni ottanta da Ofer Bar-Yosef.[6]

Cultura modifica

La cultura che li abitò è stata chiamata Entità di Abu Madi, e mostra le caratteristiche natufiane di un insediamento temporaneo, anche se è almeno parzialmente contemporaneo delle culture del neolitico preceramico del Levante, poste molto più a settentrione. Il sito è stato datato approssimativamente tra i 10100 ed i 9700 anni fa[7], o tra i 9660 ed i 9180 anni fa[8], con una datazione che varia tra il 9750 ed il 7760 a.C..[9] A giudicare da questa datazione al carbonio, Abu Madi sarebbe una forma della fase finale della cultura di El Khiam.[10] È stato ipotizzato che le case rinvenute ospitassero piccoli gruppi di famiglie nucleari in puro stile natufiano.[11] Sono state recuperate un gran numero di selci scheggiate, tra cui un nuovo tipo di testa di freccia aerodinamica nota come punta di Abu Madi, caratterizzata da forme ovali o romboidali allungate, occasionalmente con un piccolo codolo.[1] Punte di El Khiam furono trovate anche con base profondamente concave,[12] ed è stato suggerito che siano state usate per cacciare animali quali gazzelle e capre selvatiche.[13] Si crede che Abu Madi sia tra i dieci probabili centri di nascita dell'agricoltura, ed è stata utilizzata in statistica per determinare la velocità di diffusione in Europa.[14]

Note modifica

  1. ^ a b Ofer Bar-Yosef, Eitan Tchernov e Avi Gopher, An early neolithic village in the Jordan Valley, Peabody Museum of Archaeology and Ethnology, Harvard University, 1997, ISBN 978-0-87365-547-7. URL consultato il 16 marzo 2011.
  2. ^ Fredrik Talmage Hiebert, Origins of the Bronze Age oasis civilization in Central Asia, Peabody Museum of Archaeology and Ethnology, Harvard University, 1994, ISBN 978-0-87365-545-3. URL consultato il 16 marzo 2011.
  3. ^ The Review of archaeology, Review of Archaeology, 1991. URL consultato il 16 marzo 2011.
  4. ^ Juliet Clutton-Brock, Caroline Grigson, International Council for Archaeozoology, University of London. Institute of Archaeology, Animals and Archaeology: Early herders and their flocks, British Archaeological Reports, 1984, ISBN 978-0-86054-259-9. URL consultato il 16 marzo 2011.
  5. ^ Pavel Markovich Dolukhanov, Environment and ethnicty [sic] in the Middle East, Avebury, 1994, ISBN 978-1-85628-706-7. URL consultato il 16 marzo 2011.
  6. ^ Bar-Yosef, Ofer., Pre-Pottery Neolithic sites in Southern Sinai. Biblical Archaeologist 45:9–12, 1981.
  7. ^ Ian Kuijt, Life in Neolithic farming communities: social organization, identity, and differentiation, Springer, 2000, pp. 33–, ISBN 978-0-306-46122-4. URL consultato il 16 marzo 2011.
  8. ^ Exoriente, PPND - the Platform for Neolithic Radiocarbon Dates - Abu Madi
  9. ^ University of Cologne - Radiocarbon Context Database, su context-database.uni-koeln.de. URL consultato il 19 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2011).
  10. ^ Jacques Cauvin e Trevor Watkins, The birth of the Gods and the origins of agriculture, Cambridge University Press, 2000, pp. 222–, ISBN 978-0-521-65135-6. URL consultato il 16 marzo 2011.
  11. ^ Jean-Pierre Bocquet-Appel e Ofer Bar-Yosef, The Neolithic Demographic Transition and Its Consequences, Springer, 2008, pp. 274–, ISBN 978-1-4020-8538-3. URL consultato il 16 marzo 2011.
  12. ^ Gopher Avi. , Bar-Yosef Ofer. , Nadel D., Early Neolithic arrowhead types in the Southern Levant : a typological suggestion, Paléorient, Volume 17, Numero 17-1, pp. 109–11, 1991.
  13. ^ British School of Archaeology in Jerusalem, Levant, 2001. URL consultato il 16 marzo 2011.
  14. ^ Pinhasi R, Fort J, Ammerman AJ., Tracing the Origin and Spread of Agriculture in Europe. PLoS Biol 3(12): e410. doi:10.1371/journal.pbio.0030410 (2005)

Bibliografia modifica

  • Bar-Yosef, Ofer., Neolithic Sites in Sinai, Frey and Uerpmann 1981, Beiträge zur Umweltgeschichte des Vorderen Orients, Tübinger Atlas des Vorderen Orients (TAVO) A 8, Wiesbaden, pp. 217–235, 19 pagine, 1981.
  • Gopher, Avi., Flint tool industries of the Neolithic period in Israel, Tesi di laurea, Hebrew University Jerusalem, 389 pagine, 1985.
  • Kuijt, I. Bar-Yosef, O., Radiocarbon Chronology for the Levantine Neolithic: Observations and Data, Radiocarbon, 36, 227–245, 1994.
  • Gopher, A., Arrowheads of the Neolithic Levant. A Seriation Analysis, Tesi di laurea. American Schools of Oriental Research. Dissertation Series 10, 1994.
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