L'acciaio norico (latino: chalybs noricus) era un acciaio ad alto contenuto di carbonio prodotto nell'antica regione norica e famoso in tutto l'Impero romano, dove era impiegato per la produzione di armi[1], per la sua durezza[2]. Un centro di produzione era Magdalensberg.[3]

La provincia del Norico nell'Impero romano.
Spada celtica interamente realizzata in acciaio norico - circa 60 a.C.

Storia modifica

La proverbiale durezza dell'acciaio norico è espressa da Ovidio, durior [...] ferro quod noricus excoquit ignis[2], it. "Più duro del ferro temperato dal fuoco norico". Il minerale ferroso era estratto da due montagne ancora note come Erzberg, "montagne minerarie", una a Hüttenberg, in Carinzia, l'altra a Eisenerz, in Stiria, a 70 km di distanza l'una dall'altra.

Una spada ritrovata a Krenovica, in Moravia, risalente circa al 300 a.C., in base alla sua composizione chimica, compatibile con il minerale estratto a Erzberg, è stata identificata da Buchwald come un esempio primitivo di acciaio norico.[3] Una spada più recente, datata al 100 a.C. e rinvenuta a Zemplín, nella Slovacchia orientale, è caratterizzata da una lunghezza non comune (0,95m) e dal fatto di recare una incisione in latino (?V?TILICI?O); Buchwald la identifica come una "bella spada in acciaio norico".[3]

Note modifica

  1. ^ Orazio, Odi, i.16.9: "Noricus ensis".
  2. ^ a b Ovidio, Metamorfosi, xiv.712.
  3. ^ a b c Buchwald, p. 118.

Bibliografia modifica

  • Buchwald VF (2005), Iron and steel in ancient times, capitolo 5: "Celtic Europe and Noric Steel", ISBN 8773043087.
  • Cech B [a cura di] (2008), Die Produktion von Ferrum Noricum am Hüttenberger Erzberg. Die Ergebnisse der interdisziplinären Forschungen auf der Fundstelle Semlach/Eisner in den Jahren 2003–2005, Vienna, Österreichische Gesellschaft für Archäologie.
  • Straube H, Dolenz H, Piccottini G (1996), Ferrum Noricum und die Stadt auf dem Magdalensberg, Vienna, Springer, ISBN 3-211-82789-7.

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