Acer monspessulanum

specie di pianta della famiglia Aceraceae

L'acero minore (Acer monspessulanum L., 1753), noto anche come acero trilobo, cestuccio, acero spino, acero di Montpellier, è una specie diffusa nelle aree submontane dei Paesi del Mediterraneo[2].

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Acero minore
Acer monspessulanum
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Malvidi
Ordine Sapindales
Famiglia Sapindaceae
Sottofamiglia Hippocastanoideae
Tribù Acereae
Genere Acer
Specie A. monspessulanum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Sapindales
Famiglia Aceraceae
Genere Acer
Specie A. monspessulanum
Nomenclatura binomiale
Acer monspessulanum
L., 1753
Nomi comuni

acero minore
acero trilobo
cestuccio
acero spino

Areale

Descrizione modifica

Il portamento è quello di un arbusto o di un alberello di dimensioni modeste. Raggiunge in genere i 5-6 metri, meno frequentemente può arrivare a poco più di 10 metri d'altezza. Il fusto ha una corteccia bruna e la chioma è tondeggiante.

Le foglie sono opposte e semplici, con lamina trilobata lunga 4–6 cm e margine intero, di consistenza coriacea, pubescenti sulla pagina inferiore.

I fiori sono piccoli e giallastri, riuniti in corimbi ascellari, pendenti in piena fioritura. Sono visitati dalle api per il polline ed il nettare.[3]

Il frutto è una disamara con ali poco divaricate, quasi parallele.

Distribuzione e habitat modifica

L'acero minore è una specie tipicamente mediterranea, termomesofila, resistente alla siccità. Vegeta nei boschi termomesofili di latifoglie.

Il suo areale di vegetazione comprende l'Europa meridionale, il Nordafrica e l'Asia occidentale. In Italia vegeta prevalentemente nella sottozona calda del Castanetum in tutta la penisola, nelle isole, in Liguria. Nell'Italia settentrionale è presente solo nei versanti meridionali della fascia pedemontana in Lombardia e Veneto. Nelle aree più calde è una specie presente nelle stazioni più fresche, tipicamente associato alla roverella nella foresta mediterranea decidua. Sporadicamente può trovarsi come essenza minore nella foresta mediterranea sempreverde.

Note modifica

  1. ^ (EN) Crowley, D., Rivers, M.C. & Barstow, M. 2018, Acer monspessulanum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  2. ^ (EN) Acer monspessulanum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  3. ^ (FR) Acer monspessulanum & Apis mellifera, su Florabeilles, 27 febbraio 2014. URL consultato l'8 marzo 2020.

Bibliografia modifica

  • Sandro Pignatti (1982). Flora d'Italia. Volume 2. Edagricole, Bologna: 70. ISBN 88-206-2311-0.
  • Eugenio Baroni (1977). Guida botanica d'Italia. 4. ed. Cappelli, Bologna: 75-76.
  • Giovanni Bernetti (1995). Selvicoltura speciale. UTET, Torino: 337-339. ISBN 88-02-04867-3.
  • Mario Rigoni Stern (2008). " Le vite dell'altipiano". Einaudi

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica