Acido arachico

composto chimico

L'acido arachico (o arachidico) è un acido grasso saturo, con una catena lineare di 20 atomi di carbonio, presente in molti grassi vegetali e animali. Deve il suo nome all'essere stato isolato nell'arachide, Arachis hypogaea. Si può formare per idrogenazione dell'acido arachidonico.

Acido arachico
Formula di struttura
Formula di struttura
Modello 3D della molecola
Modello 3D della molecola
Nome IUPAC
acido icosanoico
Nomi alternativi
acido eicosanoico, acido arachidico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC20H40O2
Massa molecolare (u)312,5304
Numero CAS506-30-9
Numero EINECS208-031-3
PubChem10467
SMILES
CCCCCCCCCCCCCCCCCCCC(=O)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,884 ± 0,06 g/cm3
Indice di rifrazione1,457 ± 0,02
Temperatura di fusione76.5°
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

L'acido arachidico si trova esterificato con il glicerolo in vari oli commestibili, normalmente a basse concentrazioni; ad esempio: olio di arachidi (~1,4%), burro di cacao (~1%), olio di soia (~0,5%), olio di girasole (~0,5%) e olio di colza, così come nell'olio di semi di cotone e di lino . Si trova negli oli di semi alcune specie vegetali anche a concentrazioni molto più alte, per esempio: Ongokea gore (~45%)[2] o in semi di diverse specie di Nephelium (~35%),[3]e Sapindus (~30%)[4] ma anche nel cocco ( Cocos nucifera , insolubile in acqua ) e nel mango e melograno a circa il 3%, nell' anguria ( Citrullus lanatus ) a circa il 4%, e nel lime ( Citrus aurantiifolia ) a circa 6%. Si trova anche nel grasso del latte, nel grasso animale e nel latte materno .

A temperatura ambiente è solido, bianco, insolubile in acqua ma solubile in benzene, cloroformio, etere dietilico ed etere di petrolio.[5]

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. dell'11.10.2012
  2. ^ Roger W. Miller, David Weisleder e Ronald D. Plattner, cis-Enediyne chromophore of isano oil, in Lipids, vol. 12, n. 8, 1977-08-XX, pp. 669–675, DOI:10.1007/bf02533763. URL consultato il 17 maggio 2021.
  3. ^ R. Banerji, A. R. Chowdhury e G. Misra, Butter from Plants, in Fette, Seifen, Anstrichmittel, vol. 86, n. 7, 1984, pp. 279–284, DOI:10.1002/lipi.19840860706. URL consultato il 17 maggio 2021.
  4. ^ Reinvestigation of seed oil of Sapindus saponaria for its cyanolipid content Hasan, S. Q.; Roomi, Y. A.; Chitra, Nigam Journal of the Oil Technologists' Association of India (1994), 26, 77-79
  5. ^ LipidBank - Fatty acid(DFA0020) [collegamento interrotto], su lipidbank.jp. URL consultato il 17 maggio 2021.

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