Acido nisinico

composto chimico

L'acido nisinico è un acido grasso lineare con 24 atomi di carbonio e sei doppi legami in configurazione cis, descritto in notazione delta come 24:6Δ6c,9c,12c,15c,18c,21c.

Acido nisinico
Acido nisinico
Acido nisinico
Nome IUPAC
acido (6Z,9Z,12Z,15Z,18Z,21Z)-tetracosa-6,9,12,15,18,21-esaenoico
Abbreviazioni
24:6Δ6c,9c,12c,15c,18c,21c - THA - 24:6n-3
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC24H36O2
Numero CAS68378-49-4
PubChem11792612
SMILES
CCC=CCC=CCC=CCC=CCC=CCC=CCCCCC(=O)O
Indicazioni di sicurezza

Contando gli atomi di carbonio partendo da quello del terminale metilico della molecola il doppio legame parte dal terzo atomo, quindi l'acido nisinico appartiene al gruppo di acidi omega-3.

Fu identificato nel 1934 dai ricercatori giapponesi Yoshiyuki Toyama e Tomotaro Tsuchyia nell'olio di sardina giapponese ( Clupanodon melanostica), di fegato di merluzzo, di fegato dello squalo Squalus sucklii e di globicefalo.[1] Nel 1935 la sua struttura fu chiarita dagli stessi ricercatori che ne hanno anche proposto il nome di "acido nisinico", senza spiegarne l'origine. Successivamente è stato isolato in diverse specie di echinodermi[2][3][4] e in meduse del genere Aurelia (≈9%).[5]

A temperatura ambiente è un solido con una densità di 0,9452 g/cm 3 e un indice di rifrazione di 1,5122 a 20 °C. È insolubile in acqua e solubile in benzene, cloroformio, metanolo, dietil etere ed etere di petrolio.

Note modifica

  1. ^ Yoshiyuki Toyama and Tomotaro Tslichiya - HIGHLY UNSATURATED C24-ACIDS IN HERRING, COD LIVER , PILOT WHALE, AND ABURAZAME LIVER OILS- Journal of the Society of Chemical Industry, Japan Vol.. 37, No 9, 6 giugno 1934, pp. 530-534, su jstage.jst.go.jp.
  2. ^ K. Ishihara, M. Murata e M. Kaneniwa, Effect of tetracosahexaenoic acid on the content and release of histamine, and eicosanoid production in MC/9 mouse mast cell, in Lipids, vol. 33, n. 11, 1998-11, pp. 1107–1114, DOI:10.1007/s11745-998-0312-9. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  3. ^ (EN) Ken-Ichi Kawasaki, Yukako Ito Nabeshima e Kenji Ishihara, High level of 6,9,12,15,18,21-tetracosahexaenoic acid found in lipids of Ophiuroidea Ophiura sarsi Lutken, in Fisheries Science, vol. 66, n. 3, 2000-06, pp. 614–615, DOI:10.1046/j.1444-2906.2000.00097.x. URL consultato il 20 dicembre 2019.
  4. ^ (EN) Toru Takagi, Masaki Kaneniwa e Yutaka Itabashi, Fatty acids in crinoidea and ophiuroidea: Occurrence of all-cis-6,9,12,15,18,21-tetracosahexaenoic acid, in Lipids, vol. 21, n. 7, 1986, pp. 430–433, DOI:10.1007/BF02536398. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
  5. ^ (EN) Peter D. Nichols, Kathryn T. Danaher e J. Anthony Koslow, Occurrence of high levels of tetracosahexaenoic acid in the jellyfish Aurelia sp., in Lipids, vol. 38, n. 11, 2003-11, pp. 1207–1210, DOI:10.1007/s11745-003-1180-z. URL consultato il 20 dicembre 2019.

Voci correlate modifica

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