Adeliza di Lovanio

regina consorte d'Inghilterra

Adeliza di Lovanio[2] nota a volte come Adelicia di Lovanio,[3] o come Adela e Aleidis (1103 circa – Affligem, 23 aprile 1151) fu regina consorte d'Inghilterra e duchessa consorte di Normandia, dal 1121 al 1135, come seconda moglie di Enrico I[4].

Adeliza di Lovanio
Regina d'Inghilterra
In carica29 gennaio 1121 –
1º dicembre 1135
PredecessoreMatilde di Scozia
SuccessoreMatilde di Boulogne
Nascita1103 circa
MorteAffligem, 23 aprile 1151
Luogo di sepolturaAbbazia di Affligem
Casa realeCasata di Lovanio
PadreGoffredo I, conte di Lovanio
MadreIda di Namur[1] o di Chiny
ConiugiEnrico I d'Inghilterra
William d'Aubigny, I conte di Arundel
FigliWilliam
Raniero
Enrico
Alice
Olivia
Agatha
Goffredo

Origine modifica

Secondo il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, era figlia del Duca della Bassa Lorena, Goffredo VI o Goffredo I di Lovanio[5] ( † 25 gennaio 1139), che era anche Langravio del Brabante, Conte di Bruxelles e di Lovanio e Margravio di Anversa; la paternità di Adeliza viene confermata anche dal monaco e cronista inglese, Orderico Vitale[6], dalla Genealogia Ducum Brabantiæ Heredum Franciæ[7] e dal Balduini Ninovensis Chronicon[8]. La madre di Adeliza era la prima moglie di Goffredo, Ida di Namur o di Chiny ( † prima del 1125), come viene ricordato dal Rodulfi, Gesta Abbatem Trudonensium[9] e dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[10], figlia di Ottone, Comte de Chiny e di Alice di Namur, discendente dei conti di Namur[10].
Goffredo I di Lovanio era figlio del conte di Lovanio, Enrico II, come ci viene confermato dalla Genealogia Ducum Brabantiæ Heredum Franciæ[11] e della moglie, Adelaide dei conti di Betuwe, come ci viene confermato dal Chronicon Affligemense[12].
Adeliza era la sorella del Duca della Bassa Lorena, Goffredo VII o Goffredo II di Lovanio[7] (1110 - † 13 giugno 1142), che era anche Langravio del Brabante, Conte di Lovanio e Margravio di Anversa.

 
Particolare di un manoscritto Shaftesbury, probabilmente raffigurante Adeliza

Biografia modifica

Il re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico I, che nel 1118 era rimasto vedovo (il 1º maggio secondo il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon[13]), nel 1120 perse l'unico figlio legittimo maschio e unico erede legittimo al trono, Guglielmo Adelin, mentre attraversava la Manica. La sciagura lo colpì il 25 novembre 1120, al largo della costa normanna del Cotentin, nel naufragio notturno causato dell'urto contro uno scoglio affiorante della Nave Bianca, come racconta il cronista e monaco benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire (Wessex), Guglielmo di Malmesbury, nel suo Gesta Regum Anglorum[14]. Re Enrico, pur vantando il record per numero di figli illegittimi per un monarca britannico, avendo ora una sola figlia legittima, Matilde, moglie dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico V, che non poteva essere sua erede, decise di prendere moglie, per poter avere un legittimo erede: la scelta cadde su Adeliza, figlia del duca di Bassa Lotaringia, che si dice fosse giovane e bella (Orderico Vitale la definisce egregiam puellam[6], mentre il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon la definisce una fanciulla vergine dotata di un viso garbatamente grazioso[5]).

Primo matrimonio modifica

Adeliza, non ancora ventenne, sempre secondo il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon il 29 gennaio 1121, sposò il cinquantatreenne, Enrico I Beauclerc[5], che, sia secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, autore della sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, che Guglielmo di Malmesbury, Orderico Vitale, e il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, era il figlio maschio quartogenito del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore e di Matilde delle Fiandre[15][16][17][18] (1032 - 1083), che, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, era figlia di Baldovino V, conte delle Fiandre, e della sorella del re di Francia, Enrico I[17], Adele di Francia[19], che secondo la Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis era figlia del re di Francia, Roberto II, detto il Pio[20]. Il matrimonio di Adeliza ed Enrico viene confermato anche da orderico Vitale[6], dalla Genealogia Ducum Brabantiæ Heredum Franciæ[7] e dal Balduini Ninovensis Chronicon[8].

Regina modifica

Adeliza, ancora secondo il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, il giorno successivo al matrimonio, il 30 gennaio 1121, fu incoronata regina, dall'Arcivescovo di Canterbury, Ralph d'Escures[21].
Adeliza, a differenza delle altre regine Anglo-Normanne, partecipò poco alla vita pubblica del reame mentre era regina consorte. Non si sa se fosse per scelta personale, o se Enrico preferisse tenersela vicina nella speranza che concepisse. Lasciò comunque un segno come patrona della letteratura e di molte opere, tra cui un bestiario di Philip de Thaon, dedicato a lei. Si dice che avesse commissionato una biografia in versi di re Enrico; se lo fece, nulla è rimasto di quest'opera.

suo marito, Enrico, durante una battuta di caccia nel Vexin[22], si ammalò all'improvviso e morì[22], si dice per avvelenamento da cibo per via di una lampreda avariata, a Saint-Denis-le-Fermont in Normandia, e, per sua espressa volontà[23], venne seppellito nell'abbazia di Reading, che lui stesso aveva fondato 14 anni prima[23]. Enrico, secondo la Chronicæ sancti Albini Andegavensis morì il 1º dicembre[24].
Adeliza si ritirò temporaneamente presso il monastero benedettino dell'abbazia di Wilton, nei pressi di Salisbury. Presenziò alla benedizione della tomba di Enrico presso l'abbazia di Reading il primo anniversario della sua morte. All'incirca in quel periodo fondò un lebbrosario dedicato a Sant'Egidio a Fugglestone St Peter, Wiltshire.[25]

 
Castello di Arundel

Secondo matrimonio modifica

Essendo rimasta vedova, ancora giovane, terminato il periodo di lutto, prima del 1139, Adeliza contrasse un secondo matrimonio e secondo il cronista, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Robert di Torigny, sposò uno dei consiglieri del suo defunto marito William d'Aubigny, I conte di Arundel[26], figlio di William d'Aubigny (Pincerna), come riporta il Dugdale Monasticon III, Wymondham Monastery, Norfolk, III, a pagina 330[27] e della di lui moglie (come risulta dal Dugdale Monasticon III, Wymondham Monastery, Norfolk, I, a pagina 330[27]), Matilda le Bigod.
Come regina vedova Adeliza aveva ricevuto una dote, in cui era compreso il Castello di Arundel (nel 1138 le era stato riconosciuto il titolo di contessa di Arundel[1]), dove si ritirò a vivere col suo secondo marito.
Nonostante il marito fosse sostenitore di Stefano durante la guerra civile anglo-normanna, la personale inclinazione di Adeliza la portò a supportare la figliastra, l'imperatrice Matilda. Quando Matilda salpò per l'Inghilterra nel 1139, chiese rifugio alla matrigna, sbarcando nei pressi di Arundel e venendo ricevuta come ospite dalla ex regina e matrigna[4], prima di trasferirsi a Gloucester, presso il fratellastro Roberto, come ci conferma il Florentii Wigornensis Monachi Chronicon[28].

Re Stefano d'Inghilterra nominò William d'Aubigny prima Conte di Lincoln, poi creò e gli assegnò la Conte di Arundel[29], come conferma anche Robert di Torigny[26].
Adeliza divenne anche una protettrice della chiesa durante il secondo matrimonio, offrendo proprietà dell'abbazia di Reading in onore del primo marito.

Vecchiaia modifica

Adeliza passò gli ultimi anni nell'abbazia di Affligem (langraviato di Brabante), che aveva riccamente premiato con terre (tre villaggi inglesi chiamati Ideswordam, Westmerendonam e Aldeswurda, probabilmente nei pressi di Arundel) e nel 1150 prese i voti[1].

Adeliza, secondo l'Ex Obituario Lirensis monasterii, morì il 25 marzo 1151[30], mentre, secondo gli Annales de Margan, morì nel 1153[31]; morì nell'abbazia di Affligem e fu sepolta nella chiesa locale vicino al padre, Goffredo I di Lovanio, (m. 1139). Il necrologio dell'abbazia posizione la tomba vicino all'orologeria. Una mappa del XVIII secolo della chiesa mostra la tomba a metà della navata di sinistra. La tomba fu demolita durante la rivoluzione francese (1798). Le sue ossa furono ritrovate e fu sepolta di nuovo nel chiostro della neo-ricostruita abbazia di Affligem.

Famiglia modifica

Uno dei fratelli di Adeliza, Joscelin di Lovanio, giunse in Inghilterra e sposò Agnes de Percy, erede della famiglia Percy.

Nonostante sia chiaro che l'ex regina e Joscelin fossero parenti molto stretti, potrebbe trattarsi di un figlio illegittimo del padre di Adeliza, e quindi del suo fratellastro. I figli presero il nome della madre, e nella loro discendenza figurano i Conti di Northumberland del Medioevo.

Adeliza fornì anche la dote ad uno dei suoi cugini, quando questo si sposò in Inghilterra.

Figli modifica

Secondo lo storico inglese del XII secolo, William of Newburgh, Adeliza non diede alcuna discendenza ad Enrico I Beauclerc[32].

A William invece diede otto figli[29], di cui sette sopravvissero fino all'età adulta[1]:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Lamberto II di Lovanio Lamberto I di Lovanio  
 
Gerberga di Lorena  
Enrico II di Lovanio  
Oda di Verdun Gothelo I di Lorena  
 
 
Goffredo I di Lovanio  
Everardo di Betuwe  
 
 
Adelaide di Betuwe  
 
 
 
Adeliza di Lovanio  
Arnoldo I di Chiny Luigi II di Chiny  
 
 
Ottone II di Chiny  
Adelaide di Ramerupt-Roucy Hilduin IV di Montdidier  
 
Adelaide (Alice) di Roucy  
Ida di Chiny  
Alberto III di Namur Alberto II di Namur  
 
Regelinda di Verdun  
Adelaide di Namur  
Ida di Sassonia Bernardo II di Sassonia  
 
Eilika di Schweinfurt  
 

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) #ES The Peerage: Adeliza de Louvain.
  2. ^ 'Adeliza of Louvain (c.1103–1151), queen of England, second consort of Henry I' in Oxford Dictionary of National Biography (OUP, 2004)
  3. ^ Agnes Strickland, 'Adelicia of Louvaine' in The Lives of the Queens of England (TXT) (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2010).: "Mr Howard of Corby castle... calls her Adelicia, for the best of reasons - her name is so written in an original charter of the 31st of Henry I..."
  4. ^ a b (EN) #ES Medieval People: Adeliza (of Louvain).
  5. ^ a b c (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 75.
  6. ^ a b c (LA) Historia Ecclesiastica, vol.unicum, pars III, liber XII, colonna 894.
  7. ^ a b c (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus XXV, Genealogia Ducum Brabantiæ Heredum Franciæ, par. 6, pagina 390 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2017).
  8. ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus XXV, Balduini Ninovensis Chronicon, anno 1121, pagina 527 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2015).
  9. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus X, Rodulfi, Gesta Abbatem Trudonensium, par 14, pagina 311 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2015).
  10. ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1168, pagina 851 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2015).
  11. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus XXV, Genealogia Ducum Brabantiæ Heredum Franciæ, par. 5, pagina 389 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  12. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus IX, Chronicon Affligemense, par. 4, pagina 408 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016).
  13. ^ (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, tomus II, Pag 71.
  14. ^ (LA) Guglielmo di Malmesbury, Gesta Regum Anglorum, par. 419, pagg. 495 -498 (PDF) (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
  15. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. XXI, pag 277 e 278.
  16. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 305.
  17. ^ a b (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pagg. 92 e 93.
  18. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 30.
  19. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, pagina 306 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
  20. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 2, pag 252 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
  21. ^ (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagine 75 e 76.
  22. ^ a b William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 81
  23. ^ a b (EN) Ordericus Vitalis, The ecclesiastical history of England and Normandy, vol. IV, pag. 149.
  24. ^ (LA) Chroniques des Eglises d'Anjou, Chronicæ sancti Albini Andegavensis, pag. 34.
  25. ^ Strickland, op. cit
  26. ^ a b c d e f (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. II, pagina 19.
  27. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: nobiltà inglese - WILLIAM "Pincerna" d'Aubigny.
  28. ^ (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, tomus II, Pag 117.
  29. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: nobiltà inglese - ADELISA de Louvain (WILLIAM d'Aubigny).
  30. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XXIII, Ex Obituario Lirensis monasterii, pagina 471.
  31. ^ (LA) Annales Monastici Vol. I, Annales de Margan, pagina 14 (TXT).
  32. ^ (EN) #ES William of Newburgh: Book One, chapter 3, cap. 6 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2015).
  33. ^ a b (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. II, pagina 64.

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Louis Alphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), cap. XVII, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 705–739
  • William John Corbett, Inghilterra, 1087-1154, cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica