Aeroporto di Pantelleria

L'Aeroporto di Pantelleria (IATA: PNL, ICAO: LICG) è un aeroporto civile italiano (fino al 2016 aveva lo status di aeroporto militare) aperto al traffico aereo commerciale nazionale e internazionale, situato nella parte nord ovest dell'isola di Pantelleria, nel territorio del comune omonimo. La struttura è dotata di due piste in asfalto, la più lunga delle quali misura 1735 m totali, la più corta 1101 m totali. L'orientamento delle piste è: RWY 02/20 la più corta; 07/25 la più lunga.

Aeroporto di Pantelleria
aeroporto
Il piazzale aeromobili dell'aeroporto
Codice IATAPNL
Codice ICAOLICG
Codice WMO16470
Nome commercialeAeroporto di Pantelleria
"Cap. Pil. Italo D'Amico"
Descrizione
Tipocivile
GestoreG.A.P. S.p.A.
Gestore torre di controlloENAV
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sicilia Sicilia
CittàPantelleria
Posizione2 km da Pantelleria
Costruzione1938
Classe ICAO3C
Cat. antincendioICAO
Altitudine194 m s.l.m.
Coordinate36°48′09″N 11°58′00″E / 36.8025°N 11.966667°E36.8025; 11.966667
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
LICG
LICG
Sito webwww.aeroportodipantelleria.it
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
02/201101 x 30 masfalto
07/251735 x 45 masfalto
PAPI- SALS - VOR - LOC 25
Statistiche (2021)
Passeggeri in transito169 015

L'aeroporto è intitolato al Capitano pilota Italo D'Amico (MOVM) ed è gestito dalla società GAP, con sede sull'isola. Grazie alla normativa sulla continuità territoriale i residenti dell'isola hanno dei collegamenti aerei assicurati tutto l'anno. Durante i mesi estivi l'aeroporto civile viene usato anche per facilitare il movimento turistico.

Storia modifica

L'aeroporto militare modifica

Nacque nella seconda metà degli anni '30 con una pista con orientamento 03/21 (ri-designata 02/20 dal 14 luglio 2022). Il 9 maggio 1943, durante l'Operazione Corkscrew, l'aeroporto fu praticamente distrutto da un violento bombardamento alleato. Dopo la resa della guarnigione italiana, la pista fu ripristinata dagli alleati che occuparono l'aeroporto per coadiuvare le loro truppe durante lo sbarco in Sicilia. Nel dopoguerra, verso la metà degli anni ottanta, l'aeroporto fu dotato di una seconda pista con orientamento 08/26 (ri-designata 07/25 dal 14 luglio 2022), tutt'oggi usata come pista principale dello scalo.

L'hangar Nervi modifica

L’Hangar “protetto” di Pantelleria, venne iniziato nella seconda metà degli anni ’30, progettato da Pier Luigi Nervi costruita dalla ditta Bartoli, diventò operativo dal Settembre 1939. La struttura, lunga 340 mt, larga 26 e alta 18, su due ingressi, poteva contenere 80 aerei. Non si tratta di una struttura scavata nella roccia, ma è una struttura in cemento armato, formalizzata in una “volta parabolica” ( corda di 26 mt, freccia di 18 mt) corre lungo i 340 mt, intradossata da una teoria di archi liberi che sostengono il piano superiore. Ricoperto da uno strato alternato di materiale lapideo e terra, gettati a terrazzamento risulta perfettamente amalgamato al terreno circostante e occultato alla ricognizione aerea .Vi sono all’interno diversi depositi di munizionamenti e di carburante interno per una capacità di 400 metri cubi. Sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, l'hangar continuò ad essere usato per diversi anni quale deposito, ed oggi ,completamente ristrutturato, è la principale struttura operativa protetta del Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria dell'Aeronautica Militare, alle dipendenze del 37º Stormo di Trapani Birgi[1],creato nel 1986 per assicurare l’assistenza ai velivoli militari in transito o rischierati, garantire il funzionamento dell’aeroporto militare, del SAR e del servizio meteorologico. Originariamente l’hangar era su due livelli con degli argani al piano superiore per tirare su i velivoli. Oggi è su un solo livello in quanto la parte superiore è stata riadattata per farne zona logistica, con sale briefing, meteo, alloggi, etc... L'hangar ospitando a rotazione i principali velivoli dell'Aeronautica Militare Italiana (tra i quali Tornado, MB339 ed F35) ma anche dell'USAF e della US Navy, costituisce una base operativa avanzata a tutti gli effetti ,strategicamente fondamentale, per le operatività sul Mediterraneo centrale e l'Africa settentrionale.

Con Decreto Interministeriale del 7 settembre 2016, l'aeroporto ha perso lo status di aeroporto militare, assumendo lo stato giuridico di aeroporto civile appartenente allo Stato, aperto al traffico civile[2], restando però operativo il Distaccamento dell'Aeronautica militare. Dal 21 ottobre 2021 è comandante il Colonnello Franco LINZALONE [3].

L'aeroporto militare è stato aperto al traffico civile già nel 1948 con voli effettuali dalla LAI con i DC3. Nel 1957 i voli furono affidati alla Società aerea mediterranea, e dal 1964 all'ATI, con il Fokker F27.[4] Nel 1976 iniziarono i lavori per la costruzione della precedente aerostazione, rifatta nel 1989[5]. Dal 1984 iniziarono i voli con i DC9. L'11 agosto 2012 è stato inaugurato un nuovo terminal passeggeri.

Terminal modifica

Il terminal è stato inaugurato nel 2012. Si compone di due livelli: al piano terra vi sono 8 banchi check-in, l'area arrivi e i controlli di sicurezza; mentre al piano superiore vi è l'area imbarchi. Il piazzale per il parcheggio degli aerei può ospitarne fino a 4 contemporaneamente.

Statistiche modifica

Dati Enac[6].


Questo grafico non è disponibile a causa di un problema tecnico.
Si prega di non rimuoverlo.

Vedi la query Wikidata di origine.

Anno Passeggeri
(Linea, charter, aerotaxi e AG)
Movimenti Variazione %
pax anno prec.
2021 169.015 3.510   56,3%
2020 108.144 3.012  34,6%
2019 165.737 4.126  9,24%
2018 151.706 3.911  0,37%
2017 152.276 3.786   8,14%
2016 140.811 3.771   7,54%
2015 130.934 3.774   3,00%
2014 127.160 3.581  0,05%
2013 127.102 3.765  1,61%
2012 125.093 4.150  7,03%
2011 134.556 4.077  3,75%
2010 139.805 4.040  2,15%
2009 136.860 3.519  10,71%
2008 153.268 4.047  7,57%
2007 165.826 4.869  8,79%
2006 152.427 4.585  10,41%
2005 138.057 4.026  2,52%

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica