After Hours (album The Weeknd)

album di The Weeknd del 2020

After Hours è il quarto album in studio del cantante canadese The Weeknd, pubblicato il 20 marzo 2020 dalla XO e Republic Records.[25]

After Hours
album in studio
ArtistaThe Weeknd
Pubblicazione20 marzo 2020
Durata56:12
Dischi1
Tracce14
GenereAlternative R&B[1]
Contemporary R&B[2]
Dream pop[2]
Elettropop[3]
New wave[2]
Synth pop[4]
EtichettaXO, Republic
ProduttoreIllangelo, The Weeknd, DaHeala, Ricky Reed, Max Martin, Oscar Holter, Metro Boomin, Kevin Parker, OPN, Prince 85, Notinbed
Registrazione
  • Tracce 1 e 2: Henson Recording Studios, Los Angeles (California)
  • Tracce 1, 7 e 8: XO Studios, Hidden Hills (California)
  • Tracce 2, 12 e 14: Republic Studios, Los Angeles (California)
  • Traccia 2: Elysian Park, Los Angeles (California)
  • Tracce 3, 4, 9-11: MXM Studios, Los Angeles (California)
  • Tracce 3, 4, 10 e 11: MXM Studios e House Mouse, Stoccolma (Svezia)
  • Tracce 4, 10, 11 e 13: Conway Studios, Los Angeles (California)
  • Tracce 4, 5, 9 e 11: Jungle City Studios, New York (New York)
  • Tracce 6 e 7: Noble Street Studio, Toronto (Canada)
FormatiCD, MC, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[5]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Germania Germania[6]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dell'Islanda Islanda[7]
(vendite: 2 500+)
Bandiera del Messico Messico[8]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[9]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[10]
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Belgio Belgio (2)[11]
(vendite: 40 000+)
Bandiera del Canada Canada (5)[12]
(vendite: 400 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (5)[13]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia (2)[14]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Francia Francia (3)[15]
(vendite: 300 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (3)[16]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia (2)[17]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[18]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[19]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[20]
(vendite: 300 000+)
Bandiera di Singapore Singapore[21]
(vendite: 10 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (3)[22]
(vendite: 3 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia (2)[23]
(vendite: 60 000+)
Dischi di diamanteBandiera della Polonia Polonia[24]
(vendite: 100 000+)
The Weeknd - cronologia
Album precedente
(2018)
Album successivo
(2021)
Logo
Logo del disco After Hours
Logo del disco After Hours
Singoli
  1. Heartless
    Pubblicato: 27 novembre 2019
  2. Blinding Lights
    Pubblicato: 29 novembre 2019
  3. In Your Eyes
    Pubblicato: 24 marzo 2020
  4. Save Your Tears
    Pubblicato: 6 novembre 2020

Si tratta del primo album in studio realizzato dal cantante dopo Starboy, pubblicato nel 2016, oltre ad essere il primo senza la presenza di artisti ospiti al suo interno.[26] Il disco è stato supportato dalla pubblicazione di quattro singoli, Heartless, Blinding Lights, In Your Eyes e Save Your Tears, oltre al brano omonimo, uscito promozionalmente.[27][28]

Antefatti modifica

The Weeknd accennò per la prima volta l'album a novembre 2018, durante una performance in cui disse al pubblico che «il Capitolo VI arriverà presto».[29] Il 12 gennaio 2019 l'artista continuò a rivelare aggiornamenti sull'album, scrivendo «niente più musica diurna», facendo credere che avrebbe proseguito sulla scia dell'EP My Dear Melancholy,.[30] Seguente il trio di singoli collaborativi pubblicati nel 2019, il 6 agosto il cantante rassicurò ulteriormente i fan sul suo lavoro al quarto album in studio.[31]

Dopo cinque mesi di silenzio,[32][33] il 24 novembre il singolo Blinding Lights fu rivelato tramite uno spot pubblicitario della Mercedes-Benz,[34] con delle notizie su Heartless emerse il giorno dopo.[35][36] Quest'ultima canzone fu presentata in anteprima nel settimo episodio del programma radiofonico Memento Mori Beats 1 di The Weeknd tre giorni dopo, il 27 novembre.[37] Nelle ore precedenti al programma, il cantante annunciò un ritorno alla musica, dicendo «la caduta inizia domani notte» e «stasera inizia un nuovo capitolo psicotico da pazzi! Andiamo!».[38] Entrambi i singoli furono accolti positivamente sia dalla critica che in modo commerciale,[39][40] con Heartless che diventò la quarta vetta nella Billboard Hot 100[41] e Blinding Lights che raggiunse la prima posizione in diverse classifiche nazionali.[42]

Il 13 febbraio 2020 The Weeknd rivelò il titolo del progetto tramite un video teaser di 48 secondi,[43][44] annunciandone la data di pubblicazione due giorni più tardi.[45][46] Il 19 marzo The Weeknd annunciò il suo volere nel dedicare il disco a Lance, suo fan e host del XO podcast, morto la notte precedente.[47]

Copertina ed estetica modifica

La copertina e l'estetica di After Hours furono descritti come psichedelici e ispirati a diversi film, come Paura e delirio a Las Vegas, Joker, Casinò e Diamanti grezzi, dove The Weeknd apparve in un cameo.[48] L'aspetto di The Weeknd durante gli scatti per le copertine, i video musicali, le anteprime video e le esibizioni dal vivo fu descritto dai giornalisti come «pigmentato di rosso»,[49] per via di un onnipresente abito rosso e di una pettinatura particolare.[50] La direzione artistica è stata gestita principalmente dai fratelli Tammi, con Aleksi Tammi come direttore del design e Anton Tammi come fotografo e regista, sia per i video musicali di Heartless e Blinding Lights che per il cortometraggio omonimo al disco.[51]

Promozione modifica

Verso la fine di novembre 2019 The Weeknd ha pubblicato i singoli Heartless e Blinding Lights, usciti rispettivamente il 27 e il 29 di tale mese.[52][53] Il primo, coprodotto da Metro Boomin, The Weeknd e Illangelo,[52] ha raggiunto la vetta della Billboard Hot 100, diventando la quarta canzone del cantante canadese a raggiungere tale traguardo,[54] ed è stato accompagnato dal relativo video musicale il 3 dicembre.[55] Il secondo ha anch'esso raggiunto la prima posizione della classifica statunitense dei singoli, conquistando inoltre la vetta delle classifiche britanniche e australiane.[56][57][58] Il relativo videoclip è ambientato dopo gli eventi di Heartless ed è stato presentato il 21 gennaio 2020.[59]

Il 5 dicembre 2019 The Weeknd ha eseguito Heartless per la prima volta al Late Show with Stephen Colbert,[60] con Blinding Lights eseguita nello stesso programma il giorno successivo.[61] Entrambe le esibizioni ricevettero una reazione positiva sia dalla critica che dal pubblico e furono comparate a quelle di Michael Jackson e Prince.[62] Il 22 gennaio 2020 il cantante ha presentato Blinding Lights al Jimmy Kimmel Live!.[63] L'aspetto del cantante durante la performance è stato influenzato dal video musicale del singolo, uscito il giorno prima.[64] Durante l'esibizione del 7 marzo al Saturday Night Live,[65] suonò un singolo parodistico insieme a Kenan Thompson e Chris Redd realizzato appositamente per lo spettacolo, intitolato On the Couch; nella stessa serata The Weeknd si esibì anche con le canzoni Blinding Lights e Scared to Live.[66]

Il 18 febbraio 2020 The Weeknd ha rivelato la copertina dell'album e reso disponibile per l'ascolto l'omonimo After Hours, uscito in via promozionale.[67] Pur non essendo stato pubblicato come singolo, il brano ha raggiunto la ventesima posizione della Billboard Hot 100 ed è entrato in diverse classifiche musicali nazionali.[68] Due giorni più tardi ha annunciato l'After Hours Tour,[69] che si sarebbe dovuto svolgere in Nord America e in Europa durante la seconda metà del 2020,[70] dall'11 giugno al 12 novembre, per un totale di 67 concerti.[71] Sabrina Claudio, Don Toliver e Black Atlass sarebbero stati gli artisti d'apertura.[72] La lista tracce fu rivelata il 17 marzo, a tre giorni dall'uscita.[26]

L'album debuttò insieme all'ottava puntata di Memento mori, la notte tra il 19 e il 20 marzo, accompagnato da un gruppo d'ascolto su Spotify.[73][74]

Il 23 marzo è stata presentata un'edizione deluxe dell'album contenente come bonus track quattro remix e una versione dal vivo di Scared to Live.[75] La settimana seguente le bonus track furono tuttavia rimpiazzate dagli inediti Nothing Compares, Missed You e Final Lullaby,[76] per poi venire ripubblicati a parte nell'EP After Hours (Remixes), uscito il 3 aprile.[77] Il 7 aprile è stato presentato il videoclip di Until I Bleed Out, traccia conclusiva del disco.[78]

Accoglienza modifica

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[79]     
Clash[80]8/10
Consequence[81]A–
Entertainment Weekly[82]B
Evening Standard[83]     
Exclaim![84]8/10
The Guardian[85]     
The Independent[86]     
NME[87]     
Ondarock[1]7/10
Paste[88]7,5/10
Pitchfork[2]7,9/10
PopMatters[4]8/10
Rolling Stone[89]     
Slant Magazine[90]     

After Hours è stato accolto da recensioni generalmente positive da parte della critica specializzata. Secondo il sito Metacritic, che assegna punteggi normalizzati su 100 tramite i giudizi formulati da critici influenti, l'album ha totalizzato 80 punti su 20 recensioni positive, equivalente ad «acclamazione universale».[91] Discorso analogo anche attraverso il portale AnyDecentMusic?, dove il disco ha una votazione media di 7,7 su 10 basandosi sulle recensioni della critica.[92]

Scrivendo per Consequence, Candace McDuffie ha elogiato il disco, affermando che «[The Weeknd] nella sua evoluzione contina a reinventarsi e sa esattamente come lasciare agganciati i fan nel caos. E After Hours è la prova che non ha ancora finito con noi; in effetti, ha soltanto iniziato».[81] David Smyth di Evening Standard ha apprezzato in particolare Blinding Lights, mentre si è dimostrato abbastanza freddo nei confronti del resto dell'album.[83] Il critico di The Guardian Michael Cragg ha assegnato una valutazione positiva ad After Hours, elogiandone il «senso di coesione narrativa» e dicendo che «le canzoni si fondono l'una con l'altra, con dei riferimenti musicali sparsi ovunque per riordinare i punti che in precedenza [The Weeknd] avrebbe lasciato scoprire. Bilanciando le due facce della sua musicalità personale – per non dire aggiungere un po' di leggerezza a quell'identità noiosa e di cattivo gusto –, After Hours sembra il primo album di The Weeknd da un po' di tempo a questa parte ad offrire una visione chiara e singolare piuttosto che qualcosa di frustrantemente astratto».[85] Roisin O'Connor di The Independent ha affermato che «After Hours abbandona la ballabilità dei suoi predecessori a favore di un'introspezione lunatica. Questo è il tipo di musica che ascolti quando la festa è finita». O'Connor confrontò ulteriormente il disco con le precedenti uscite di The Weeknd, dicendo che in After Hours «[The Weeknd] si addentra ancora in un personaggio sadico, ma c'è una sfumatura di rimorso che lo attraversa, in opposizione al tono freddo e spesso crudele delle registrazioni precedenti».[86] Luke Morgan Britton di NME ha definito After Hours «il disco più forte di The Weeknd da un po' di tempo» e che «è un album privo di funzionalità e pieno di autoriflessione».[87]

Jem Aswad di Variety ha elogiato l'album, affermando che «The Weeknd sta lanciando la prossima era con il suo album più completo, After Hours. Musicalmente, i segni distintivi sono le tastiere ultra-cinematografiche, un basso pulsante, delle basi dure (che raramente sono ballabili), il sintetizzatore anni ottanta che fiorisce e un'eco cavernosa, tutto in contrasto con la sua voce alta e angelica».[93] Jon Dolan di Rolling Stone ha dato una valutazione positiva all'album, affermando che «After Hours possiede un sentimento di pietà. Ma c'è anche una vulnerabilità che sorpassa il solito imbronciato troppo-bello-per-il-mondo». Infine, aggiunge: «l'album ha raggiunto un equilibrio migliore rispetto ai cupi melodrammi presenti negli EP di Weeknd o della sua pubblicazione del 2018 My Dear Melancholy, e della lucentezza pop del suo LP del 2016 Starboy».[89]

Riconoscimenti modifica

Ai LOS40 Music Awards il disco è stato candidato come Miglior album internazionale.[94]

Riconoscimenti di fine anno modifica

Tracce modifica

  1. Alone Again – 4:10 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville, Carlo "Illangelo" Montagnese, Adam Feeney)
  2. Too Late – 3:59 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville, Carlo "Illangelo" Montagnese, Eric Burton Frederic)
  3. Hardest to Love – 3:31 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Karl Martin Sandberg, Oscar Holter)
  4. Scared to Live – 3:11 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Karl Martin Sandberg, Oscar Holter, Daniel Lopatin, Elton John, Bernard J. P. Taupin)
  5. Snowchild – 4:07 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville, Ahmad Balshe, Carlo "Illangelo" Montagnese)
  6. Escape from LA – 5:55 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Carlo "Illangelo" Montagnese, Leland Tyler Wayne, Michael McTaggart)
  7. Heartless – 3:18 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Leland Tyler Wayne, Carlo "Illangelo" Montagnese, Andre Eric Proctor)
  8. Faith – 4:43 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Carlo "Illangelo" Montagnese, Leland Tyler Wayne)
  9. Blinding Lights – 3:20 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason "DaHeala" Quenneville, Max Martin, Oscar Holter)
  10. In Your Eyes – 3:57 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Karl Martin Sandberg, Oscar Holter)
  11. Save Your Tears – 3:35 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason "DaHeala" Quenneville, Karl Martin Sandberg, Oscar Holter)
  12. Repeat After Me (Interlude) – 3:15 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Kevin Parker, Daniel Lopatin)
  13. After Hours – 6:01 (Jason "DaHeala" Quenneville, Mario Winans, Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Carlo "Illangelo" Montagnese)
  14. Until I Bleed Out – 3:10 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Leland Tyler Wayne, Daniel Lopatin, Mejdi Rharsm, Notinbed)
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Nothing Compares – 3:42 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason "DaHeala" Quenneville, Ricky Reed)
  2. Missed You – 2:24 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville)
  3. Final Lullaby – 3:05 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville)
Tracce bonus nell'edizione deluxe giapponese
  1. In Your Eyes (Remix) (featuring Doja Cat) – 3:57 (Abel "The Weeknd" Tesfaye, Ahmad Balshe, Karl Martin Sandberg, Oscar Holter, Amala Dlamini)
  2. Blinding Lights (Chromatics Remix) (featuring Chromatics) – 4:21 (Max Martin, Oscar Holter, Abel "The Weeknd" Tesfaye, Jason "DaHeala" Quenneville, Nathaniel Stanton Miller, John David Padgett)

Formazione modifica

Musicisti
  • The Weekndvoce, tastiera e programmazione (eccetto traccia 12), basso, chitarra, batteria e cori (tracce 3, 4, 9-11)
  • Illangelo – tastiera e programmazione (tracce 1, 2, 5-8, 13)
  • DaHeala – tastiera e programmazione (tracce 1, 2, 5 e 13)
  • Frank Dukes – tastiera e programmazione (traccia 1)
  • Ricky Reed – tastiera e programmazione (traccia 2)
  • Nate Mercereau – tastiera e programmazione (traccia 2)
  • Max Martin – tastiera, programmazione, basso, chitarra e batteria (tracce 3, 4, 9-11)
  • Oscar Holter – tastiera, programmazione, basso, chitarra e batteria (tracce 3, 4, 9-11)
  • Metro Boomin – tastiera e programmazione (tracce 6-8, 14)
  • Mike McTaggart – chitarra (traccia 6)
  • Patrick Greenaway – chitarra (traccia 8)
  • Mattias Bylund – arrangiamento ottoni e ottoni sintetizzati (traccia 10)
  • Nils-Petter Ankarblom – arrangiamento ottoni e ottoni sintetizzati (traccia 10)
  • Rickard Goransson – chitarra (traccia 10)
  • Janne Bjerger – tromba (traccia 10)
  • Magnus Johansson – tromba (traccia 10)
  • Wojtek Goral – sassofono contralto (traccia 10)
  • Tomas Jonsson – sassofono tenore (traccia 10)
  • Michael Engstrom – basso (traccia 10)
  • Magnus Sjolander – percussioni (traccia 10)
  • Miko Rezler – percussioni (traccia 10)
  • Max Grahn – chitarra (traccia 11)
  • OPN – tastiera e programmazione (traccia 14)
  • Prince 85 – tastiera e programmazione (traccia 14)
  • Notinbed – tastiera e programmazione (traccia 14)
Produzione
  • Illangelo – produzione, ingegneria del suono e missaggio (tracce 1, 2, 5-8, 13), produzione esecutiva
  • The Weeknd – produzione, produzione esecutiva
  • DaHeala – produzione (tracce 1, 2, 5 e 13), ingegneria del suono (traccia 13), produzione esecutiva
  • Shin Kamiyama – ingegneria del suono
  • Dave Kutch – mastering
  • Kevin Peterson – assistenza al mastering
  • Frank Dukes – coproduzione (traccia 1)
  • Ricky Reed – produzione (traccia 2)
  • Nate Mercereau – produzione aggiuntiva (traccia 2)
  • Ethan Shumaker – ingegneria del suono (traccia 2)
  • Max Martin – produzione (tracce 3, 4, 9-11)
  • Oscar Holter – produzione (tracce 3, 4, 9-11)
  • Sam Holland – ingegneria del suono (tracce 3, 4, 10 e 11)
  • Serban Ghenea – missaggio (tracce 3, 4, 9-11)
  • John Hanes – assistenza al missaggio (tracce 3, 4, 9-11)
  • Cory Bice – assistenza tecnica (tracce 3, 9-11)
  • Jeremy Lertola – assistenza tecnica (tracce 3, 9-11)
  • Michael Ilbert – ingegneria del suono (tracce 4, 10 e 11)
  • Metro Boomin – produzione (tracce 6-8, 14)
  • Dre Moon – coproduzione (traccia 7)
  • Sean Klein – assistenza tecnica (traccia 9)
  • Mattias Bylund – registrazione ottoni e percussioni (traccia 10)
  • Kevin Parker – produzione (traccia 12)
  • OPN – produzione (tracce 12 e 14)
  • Matt Cohn – ingegneria del suono e missaggio (tracce 12 e 14)
  • Mario Winans – produzione aggiuntiva (traccia 13)
  • Prince 85 – produzione (traccia 14)
  • Notinbed – produzione (traccia 14)

Successo commerciale modifica

Secondo l'International Federation of the Phonographic Industry After Hours è risultato il 2º album più venduto a livello globale nel corso del 2020.[127] L'anno seguente ha mantenuto il proprio posizionamento nella stessa lista, collocandosi al 5º posto.[128]

America del Nord modifica

Il 19 marzo 2020 After Hours ha stabilito un nuovo record per il maggior numero di pre-salvataggi su Apple Music, con più di 1,02 milioni di richieste.[129]

Negli Stati Uniti d'America ha esordito in vetta alla Billboard 200 statunitense, segnando sia il miglior debutto di The Weeknd che il migliore in generale per un album del 2020. È diventato il quarto album consecutivo del cantante ad esordire alla cima di tale classifica dopo aver venduto nella sua prima settimana 444 000 unità equivalenti, di cui 275 000 sono vendite pure, 163 000 sono stream-equivalent units risultanti da 220,7 milioni di riproduzioni in streaming dei brani mentre le restanti 6 000 sono track-equivalent units equivalenti alle vendite digitali dei singoli brani.[130] La settimana successiva è rimasto alla vetta della classifica statunitense, seppur registrando un calo di vendite del 69% e aggiungendo altre 138 000 unità al suo totale.[131] Durante la sua terza settimana ha totalizzato altre 90 000 unità, tanto da rimanere in vetta alla classifica.[132] Ha poi trascorso una quarta settimana alla vetta della Billboard 200 grazie a 75 000 unità, un calo del 18% rispetto alla pubblicazione precedente. Di queste sono 20 000 sono vendite pure (incluse quelle acquistate insieme ad altri articoli disponibili sul sito del cantante venduti insieme all'album), 52 000 sono stream-equivalent units dei 73,7 milioni di stream dei brani e 3 000 sono track-equivalent units.[133] È divenuto il primo album da Scorpion di Drake a trascorrere almeno quattro settimane consecutive al numero uno.[133] Con 1 423 000 unità distribuite durante la prima metà del 2020 è risultato il 2º disco più venduto in territorio statunitense, rimanendo dietro a My Turn di Lil Baby.[134]

L'album ha inoltre debuttato in vetta alla classifica canadese, diventando il quarto album consecutivo numero uno di The Weeknd nel paese. Ha totalizzato 54 000 unità nella sua prima settimana, risultando il disco più venduto nei negozi fisici e digitali e il più riprodotto sulle piattaforme di streaming, segnando anche il miglior debutto per un album nel 2020.[135] La settimana successiva ha accumulato 1 000 vendite pure e 13 milioni di riproduzioni in streaming che l'hanno permesso di rimanere in cima alla classifica.[136] La settimana seguente è rimasto al numero uno, accumulando ulteriori 10 milioni di stream.[137] Dopo essere stato spodestato da The New Toronto 3 di Tory Lanez e Blame It on Baby di DaBaby per due settimane, l'album è ritornato alla vetta, totalizzando altre 5 200 vendite.[138] Nel corso del 2020 l'album ha totalizzato 236 000 unità vendute sul suolo canadese, di cui 47 000 copie pure. È stato il CD più venduto dell'anno con 41 000 acquisti nonché il nono album digitale con 6 000 download.[139] L'anno successivo ha aggiunto al suo totale altre 98 000 unità.[140]

Europa modifica

Anche nella classifica britannica After Hours ha debuttato alla vetta grazie a 25 677 unità di vendita, diventando il secondo album al numero uno dell'interprete nella Official Albums Chart dopo Beauty Behind the Madness.[141] Due settimane dopo è salito al 3º posto, dopo essere sceso di 3 posizioni la settimana precedente, aggiungendo altre 7 754 unità al suo totale.[142] In Irlanda, come nel Regno Unito, ha fatto il proprio ingresso in vetta alla classifica degli album nazionale. È risultato il più scaricato digitalmente e il più riprodotto sulle piattaforme streaming della settimana ed è divenuto il primo album numero uno del cantante nel paese.[143]

In Francia ha debuttato alla 2ª posizione della classifica degli album redatta dalla Syndicat national de l'édition phonographique con 2 100 copie vendute nel corso della settimana d'uscita.[144] A fine anno è risultato il 24º disco più venduto, 2º tra gli album internazionali, in territorio francese grazie a 126 000 unità di vendita.[145]

Australia e Giappone modifica

Nella classifica australiana After Hours ha fatto il proprio ingresso al numero uno, rendendolo così il terzo album del cantante ad eseguire tale risultato. Con Blinding Lights in vetta alla ARIA Singles Chart, The Weeknd è diventato il primo artista da Billie Eilish nel 2019 ad avere un singolo e un album entrambi al vertice delle classifiche principali contemporaneamente.[146] Nella classifica giapponese delle vendite fisiche e digitali ha invece esordito al 41º posto con 789 esemplari.[147]

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (2020) Posizione
Australia[164] 9
Austria[165] 62
Belgio (Fiandre)[166] 18
Belgio (Vallonia)[167] 44
Canada[168] 4
Danimarca[169] 2
Finlandia[170] 2
Francia[171] 24
Germania[172] 61
Irlanda[173] 34
Islanda[174] 4
Italia[175] 20
Norvegia[176] 2
Nuova Zelanda[177] 26
Paesi Bassi[178] 2
Portogallo[179] 51
Regno Unito[180] 23
Repubblica Ceca[181] 9
Slovacchia[182] 4
Spagna[183] 54
Stati Uniti[184] 8
Svezia[185] 3
Svizzera[186] 17
Classifica (2021) Posizione
Australia[10] 50
Belgio (Fiandre)[187] 29
Belgio (Vallonia)[188] 67
Canada[189] 17
Danimarca[190] 3
Finlandia[191] 4
Francia[192] 59
Islanda[193] 5
Italia[194] 26
Norvegia[195] 4
Paesi Bassi[196] 11
Polonia[197] 65
Portogallo[198] 83
Regno Unito[199] 63
Slovacchia[200] 6
Spagna[201] 45
Stati Uniti[202] 14
Svezia[203] 5
Classifica (2022) Posizione
Australia[204] 33
Belgio (Fiandre)[205] 81
Belgio (Vallonia)[206] 132
Danimarca[207] 14
Finlandia[208] 9
Francia[209] 47
Islanda[210] 16
Italia[211] 49
Lituania[212] 15
Norvegia[213] 11
Paesi Bassi[214] 18
Spagna[215] 66
Svezia[216] 34
Classifica (2023) Posizione
Austria[217] 65
Canada[218] 42
Germania[219] 63
Islanda[220] 23
Paesi Bassi[221] 17
Regno Unito[222] 73
Stati Uniti[223] 159
Svizzera[224] 89
Ungheria[225] 48

Note modifica

  1. ^ a b Tommaso Benelli, The Weeknd - After Hours, su Ondarock, 23 marzo 2020. URL consultato il 23 marzo 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Isabelia Herrera, The Weeknd: After Hours, su Pitchfork, 24 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Julian Kimble, The Weeknd's decade of dystopia, su The Washington Post, 1º aprile 2020. URL consultato il 17 marzo 2021.
  4. ^ a b (EN) Hans Kim, The Weeknd's 'After Hours' Sets Cinematic Vignettes of Hollywood and Las Vegas Nights, su PopMatters, 26 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  5. ^ (DE) The Weeknd - Afterhous – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  6. ^ (DE) The Weeknd – After Hours – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 14 febbraio 2023.
  7. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 11, 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 21 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2022).
  8. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 21 aprile 2020. Digitare "After Hours" in "Título".
  9. ^ (EN) The Weeknd - AFTER HOURS, su EPDM. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  10. ^ a b (EN) ARIA Top 100 Albums for 2021, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  11. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2022, su Ultratop. URL consultato il 31 agosto 2022.
  12. ^ (EN) After Hours – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 novembre 2022.
  13. ^ (DA) After Hours, su IFPI Danmark. URL consultato il 25 maggio 2023.
  14. ^ (FI) THE WEEKND ALOITTAA UUDEN AIKAKAUDEN, su Universal Music Finland, 6 agosto 2021. URL consultato il 10 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2021).
  15. ^ (FR) The Weeknd - After Hours – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 24 aprile 2023.
  16. ^ After Hours (certificazione), su FIMI. URL consultato il 13 novembre 2023.
  17. ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  18. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 05 October 2020, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  19. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 31 de 2021 - De 30 de Julho a 5 de Agosto de 2021 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 12 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2021).
  20. ^ (EN) After Hours, su British Phonographic Industry. URL consultato il 18 marzo 2023.
  21. ^ (EN) RIAS Gold and Platinum Awards - 2021, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2023).
  22. ^ (EN) The Weeknd - After Hours – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  23. ^ (SV) The Weeknd – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 28 maggio 2021.
  24. ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 21 aprile 2023. Digitare "The Weeknd" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
  25. ^ (EN) Althea Legaspi, The Weeknd Unveils 'After Hours' Release Date, Title Track, su Rolling Stone, 19 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  26. ^ a b (EN) Carl Lamarre, The Weeknd Unveils 'After Hours' Track List... With Zero Features, su Billboard, 17 marzo 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  27. ^ (EN) Sam Moore, The Weeknd is still in his feelings on swaggering new singles 'Heartless' and 'Blinding Lights', su NME, 29 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  28. ^ (EN) Jem Aswad, The Weeknd Drops Teaser for New Album, 'After Hours', su Variety, 13 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  29. ^ (EN) Charlotte Krol, The Weeknd teases 'Chapter VI' album, shares new artwork, su NME, 27 novembre 2018. URL consultato il 19 marzo 2020.
  30. ^ (EN) Devin Ch, The Weeknd Says New Album Will Be Less Pop-Friendly: "No More Daytime Music", su HotNewHipHop, 13 gennaio 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  31. ^ (EN) Tom Skinner, Is The Weeknd's new album finally on its way?, su NME, 7 agosto 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  32. ^ (EN) Aron A., The Weeknd Returns To Instagram & Fans Are Convinced "Chapter VI" Is Coming, su HotNewHipHop, 20 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  33. ^ (EN) Samantha Schnurr, The Weeknd Returns to Instagram With a "Loading" Message, su E!, 20 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  34. ^ (EN) The Weeknd to Release New Single 'Blinding Lights' on Black Friday, su Rap-Up, 24 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  35. ^ (EN) The Weeknd Teases New Music, su Rap-Up, 25 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  36. ^ (EN) Alex Hudson, The Weeknd Hints at New Music Arriving This Week, su Exclaim!, 25 novembre 2019. URL consultato il 20 novembre 2019.
  37. ^ Tonight (JPG), su i.redd.it. URL consultato il 19 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2019).
  38. ^ (EN) Akaash, The Weeknd To Release 2 New Singles 'Blinding Lights' & 'Heartless' This Week, su hiphop-n-more.com, 26 novembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  39. ^ (EN) Eric Skelton, Jessica McKinney, Shawn Setaro, Frazier Tharpe, Angel Diaz, Kemet High, Lucas Wisenthal, Grant Rindner, Will Schube, The Best Songs of 2019, su Complex, 17 dicembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  40. ^ (EN) Chris DeVille, The Top 40 Pop Songs Of 2019, su Stereogum, 12 dicembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  41. ^ (EN) Gary Trust, The Weeknd's 'Heartless' Hits No. 1 on Hot 100, Mariah Carey's 'All I Want for Christmas Is You' Returns to No. 3 High, su Billboard, 9 dicembre 2019. URL consultato il 19 marzo 2020.
  42. ^ (EN) Hugh McIntyre, The Weeknd Hits No. 1 For The First Time In The U.K. With 'Blinding Lights', su Forbes, 8 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  43. ^ (EN) Madeline Roth, The Weeknd Announces New Album After Hours With An Ominous Teaser, su MTV, 13 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  44. ^ (EN) Noah Yoo, The Weeknd Announces New Album After Hours, su Pitchfork, 13 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  45. ^ (EN) Allison Hussey, The Weeknd Details New Album, Shares New Song "After Hours", su Pitchfork, 19 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  46. ^ (EN) Aaron Williams, The Weeknd Reveals The Title Of His New Album With A Surreal Teaser Video, su Uproxx, 13 febbraio 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  47. ^ (EN) The Weeknd Dedicates New Album 'After Hours' to Fan Who Died, su Rap-Up, 19 marzo 2020. URL consultato il 23 marzo 2020.
  48. ^ (EN) Trey Alston, The Weeknd Channels His Inner Joker In Mind-Frying 'Blinding Lights' Video, su MTV, 21 gennaio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  49. ^ (EN) Caitlin Kelley, Here's Everything We Know About The Weeknd's New Album 'After Hours', su Genius, 15 febbraio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  50. ^ (EN) Charles Holmes, The Weeknd and His Mustache Announce New Album, su Rolling Stone, 13 febbraio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  51. ^ (EN) Christopher Weston, Who is Anton Tammi? Director behind The Weeknd's 'Blinding Lights' music video, su HTC, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  52. ^ a b (EN) Aron A., The Weeknd's Excited To Start "New Brain Melting Psychotic Chapter", su HotNewHipHop, 26 novembre 2019. URL consultato il 20 marzo 2020.
  53. ^ (EN) Michael Saponara, Hear New Music From The Weeknd in Mercedes-Benz Commercial, su Billboard, 26 novembre 2019. URL consultato il 20 marzo 2020.
  54. ^ (EN) Laura Stavropoulos, The Weeknd's 'Heartless' Hits No.1 On Billboard Hot 100, su uDiscoverMusic, 9 dicembre 2019. URL consultato il 20 marzo 2020.
  55. ^ (EN) Evan Minsker, Noah Yoo, Watch the Weeknd's New "Heartless" Video, su Pitchfork, 3 dicembre 2019. URL consultato il 20 marzo 2020.
  56. ^ (EN) Gary Trust, Lady Gaga's 'Stupid Love' Launches at No. 5 on Hot 100, Roddy Ricch's 'The Box' Notches Ninth Week at No. 1, su Billboard, 3 marzo 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  57. ^ (EN) Paul Sexton, First U.K. No. 1 Single For The Weeknd, Second Album Triumph For Blossoms, su Billboard, 7 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  58. ^ (EN) Brian Cantor, "Blinding Lights" Becomes The Weeknd's First #1 Single In Australia, su Headline Planet, 25 gennaio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  59. ^ (EN) Edwin Ortiz, Watch The Weeknd's "Blinding Lights" Video, su Complex, 21 gennaio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  60. ^ (EN) Emily Zemler, Watch the Weeknd Perform Recent Single 'Heartless' on 'Colbert', su Rolling Stone, 6 dicembre 2019. URL consultato il 22 marzo 2020.
  61. ^ (EN) Daniel Kreps, Watch the Weeknd Deliver Riveting 'Blinding Lights' on 'Colbert', su Rolling Stone, 7 dicembre 2019. URL consultato il 22 marzo 2020.
  62. ^ (EN) LaTesha Harris, Watch The Weeknd Perform 'Heartless' on 'The Late Show With Stephen Colbert', su Variety, 6 dicembre 2019. URL consultato il 22 marzo 2020.
  63. ^ (EN) Michael Saponara, The Weeknd Gets Reckless in Sin City for Twisted 'Blinding Lights' Video, su Billboard, 21 gennaio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  64. ^ (EN) Michael Saponara, The Weeknd Brings the 'Blinding Lights' to 'Kimmel' For Invigorating Performance, su Billboard, 23 gennaio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  65. ^ (EN) Lake Schatz, David Byrne and The Weeknd to perform on Saturday Night Live, su Consequence, 6 febbraio 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  66. ^ (EN) Alex Young, The Weeknd Debuts New Song, Appears in Sketch on SNL, su Consequence, 8 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  67. ^ (EN) Lars Brandle, The Weeknd Sets 'After Hours' Release Date, Shares Dark Title Track, su Billboard, 19 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  68. ^ (EN) Gary Trust, BTS Sets New Career Best on Hot 100 as 'On' Blasts in at No. 4; Roddy Ricch's 'The Box' Rules For Eighth Week, su Billboard, 2 marzo 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  69. ^ (EN) David Renshaw, The Weeknd announces After Hours tour, su The Fader, 20 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  70. ^ (EN) Gideon Gottfried, The Weeknd Announces 'The After Hours' World Tour, su Pollstar, 20 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2020).
  71. ^ (EN) Alex Nelson, The Weeknd After Hours tour 2020, su Edinburgh Evening News, 20 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  72. ^ (EN) Patrick Johnson, The Weeknd Announces New 'After Hours' Tour With Special Guests, su Hypebeast, 20 febbraio 2020. URL consultato il 20 marzo 2020.
  73. ^ (EN) Aron A., The Weeknd Debuting "After Hours" On "Memento Mori" Next Week, su HotNewHipHop, 13 marzo 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
  74. ^ (EN) Torsten Ingvaldsen, The Weeknd Is Hosting an 'After Hours' Listening Session on Spotify, su Hypebeast, 19 marzo 2020. URL consultato il 23 marzo 2020.
  75. ^ (EN) Nicolaus Li, The Weeknd Surprises Fans With Deluxe Version of 'After Hours', su Hypebeast, 23 marzo 2020. URL consultato il 23 marzo 2020.
  76. ^ (EN) Madison Bloom, The Weeknd Shares Three New Songs: Listen, su Pitchfork, 30 marzo 2020. URL consultato il 31 marzo 2020.
  77. ^ (EN) Riley Lopez, The Weeknd Teases Upcoming After Hours Remix EP, su Run the Trap, 1º aprile 2020. URL consultato il 3 aprile 2020.
  78. ^ (EN) Carl Lamarre, The Weeknd's Mind Spins Out of Control in 'Until I Bleed Out' Video, su Billboard, 7 aprile 2020. URL consultato il 7 aprile 2020.
  79. ^ (EN) Andy Kellman, After Hours, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 27 marzo 2020.
  80. ^ (EN) Ramy Abou-Setta, The Weeknd - After Hours, su Clash, 20 marzo 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  81. ^ a b (EN) Candace McDuffie, The Weeknd Picks up the Pieces on the Sonically Fearless After Hours, su Consequence, 24 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  82. ^ (EN) Larry Fitzmaurice, After Hours is the Weeknd's most consistent work to date, su Entertainment Weekly, 22 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  83. ^ a b (EN) David Smyth, The Weeknd - After Hours review: Shadowy escapism for the great lock-in, su Evening Standard, 20 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  84. ^ (EN) Jacob Carey, The Weeknd - After Hours, su Exclaim!, 22 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  85. ^ a b (EN) Michael Cragg, The Weeknd: After Hours review – agile blend of usual sex and self-hate, su The Guardian, 20 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  86. ^ a b (EN) Roisin O'Connor, The Weeknd – After Hours review: Music for when the party's over, su The Independent, 21 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  87. ^ a b (EN) Luke Morgan Britton, The Weeknd – 'After Hours' review: his most all-encompassing record to date is also an existential quandary, su NME, 21 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  88. ^ (EN) Joshua Bote, At the End of the World, The Weeknd Finds Himself in After Hours, su Paste, 25 marzo 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  89. ^ a b (EN) Jon Dolan, The Weeknd Is Alone Again, Naturally, on 'After Hours', su Rolling Stone, 23 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  90. ^ (EN) Seth Wilson, Review: The Weeknd's After Hours Is a Triumphant Depiction of Heartbreak, su Slant Magazine, 28 marzo 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  91. ^ (EN) After Hours, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 29 aprile 2020.
  92. ^ (EN) The Weeknd - After Hours, su AnyDecentMusic?. URL consultato il 2 aprile 2020.
  93. ^ (EN) Jem Aswad, The Weeknd's 'After Hours': Album Review, su Variety, 20 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  94. ^ (ES) LOS40 Music Awards 2020: Dua Lipa, The Weeknd y Maluma, máximos nominados, su Los40, 15 ottobre 2020. URL consultato il 20 novembre 2020.
  95. ^ (EN) Jessica McKinney, Andre Gee, Eric Skelton, Edwin Ortiz, Khal, Angel Diaz, Will Schube, Shawn Setaro, Lucas Wisenthal, The Best Albums of 2020, su Complex, 1º dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  96. ^ (EN) The Genius Community's 50 Best Albums of 2020, su Genius, 10 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  97. ^ (EN) Troy L. Smith, Best Albums of 2020: Taylor Swift, The Weeknd, Springsteen & more, su The Plain Dealer, 3 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  98. ^ (EN) The Weeknd, Fiona Apple, Run the Jewels and more: Yahoo Entertainment staff picks for best albums of 2020, su Yahoo!, 22 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  99. ^ (EN) Leah Greenblatt, Sarah Rodman, Alex Suskind, The 15 best albums of 2020, su Entertainment Weekly, 4 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  100. ^ (EN) The 50 Best Albums of 2020: Staff Picks, su Billboard, 7 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  101. ^ (EN) Callie Ahlgrim, The 20 best albums of 2020, ranked, su Insider Inc., 9 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  102. ^ (EN) Jem Aswad, Andrew Barker, Chris Willman, Year in Review: The Best Albums of 2020, su Variety, 14 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  103. ^ (SV) ÅRETS ALBUM 2020 – GAFFA-redaktionen har sagt sitt, su Gaffa, 10 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  104. ^ (EN) Mike Wass, The 70 Best Pop Albums Of 2020, su Idolator, 27 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  105. ^ (EN) Claire Rafford, Mariah Rush, Jake Winningham, Dessi Gomez, Ryan Israel, Aidan O'Malley, Colleen Fischer, Matthew Kellenberg, Maeve Filbin and Charlie Kenney, Scene's Best Albums of 2020, su The Observer, 14 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2020).
  106. ^ (EN) Jeff Nelson, PEOPLE Picks the Top 10 Albums of 2020, su People, 10 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  107. ^ (EN) Nicholas Hautman, 10 Best Albums of 2020: Taylor Swift, Bob Dylan, The Weeknd and More, su Us Weekly, 24 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  108. ^ (DA) Her er årets 20 bedste udenlandske album, su Gaffa, 22 novembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  109. ^ (EN) Allan Raible, 50 best albums of 2020, featuring Fiona Apple, Taylor Swift and The Weeknd, su Good Morning America, 28 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  110. ^ (EN) The Best Albums Of 2020, su Uproxx, 1º dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  111. ^ (EN) Hattie Collins, The 20 best albums of 2020, su Vogue India, 20 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  112. ^ (EN) Top 50 Albums of 2020, su Consequence, 1º dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  113. ^ (EN) James Parker, Hannah Giorgis, Spencer Kornhaber, Lenika Cruz, The 16 Best Albums of 2020, su The Atlantic, 16 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  114. ^ (EN) Woodrow Whyte, The 20 best albums of 2020, su PopBuzz, 10 dicembre 2020. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  115. ^ (EN) Kostantinos Pappis, The 50 Best Albums of 2020, su Our Culture Mag, 14 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  116. ^ (EN) David Levesley, Olive Pometsey, Ben Allen, Kathleen Johnston, Thomas Barrie, Robert Leedham, Best albums of 2020 that made the year more tolerable, su GQ, 17 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  117. ^ (EN) Los mejores discos internacionales de 2020, su Mondo Sonoro, 13 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  118. ^ (EN) The 50 best albums of 2020, su NME, 11 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  119. ^ (EN) Christopher Rosa, The 30 Best Albums of 2020, su Glamour, 15 dicembre 2020. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  120. ^ (EN) Street's Favorite Albums of 2020, su 34th Street Magazine, 8 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  121. ^ (EN) The Allmusic 2020: Year In Review, su AllMusic. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  122. ^ a b (EN) Nylon's Top Albums Of 2020, su Nylon, 14 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  123. ^ (EN) Tyler Hayes, The Best Music of 2020, su ShondaLand, 1º dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  124. ^ (EN) The best albums of 2020, su The Economist, 7 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  125. ^ (EN) Craig Jenkins, The Best Albums of 2020, su Vulture, 9 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  126. ^ (EN) Bailey Slater, THE BEST ALBUMS, su Wonderland, 18 dicembre 2020. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  127. ^ (EN) Lars Brandle, BTS Rule IFPI's Inaugural Global Album Chart, su Billboard, 10 marzo 2021. URL consultato l'11 marzo 2021.
  128. ^ (EN) Lars Brandle, Adele's '30' Dominates IFPI's 2021 Album Charts, su Billboard, 1º marzo 2022. URL consultato il 1º marzo 2022.
  129. ^ (EN) Tim Ingham, The Weeknd's After Hours surpassed a million pre-adds on Apple Music ahead of release, su Music Business Worldwide, 20 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
  130. ^ (EN) Keith Caulfield, The Weeknd's 'After Hours' Debuts at No. 1 on Billboard 200 Chart With Biggest Week of 2020, su Billboard, 29 marzo 2020. URL consultato il 30 marzo 2020.
  131. ^ (EN) Keith Caulfield, The Weeknd's 'After Hours' Spends Second Week at No. 1 on Billboard 200 Chart, su Billboard, 5 aprile 2020. URL consultato il 5 aprile 2020.
  132. ^ (EN) Keith Caulfield, The Weeknd's 'After Hours' Scores Third Week at No. 1 on Billboard 200 Chart, su Billboard, 12 aprile 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.
  133. ^ a b (EN) Keith Caulfield, The Weeknd Makes It a Month at No. 1 on Billboard 200 Albums Chart, su Billboard, 19 aprile 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.
  134. ^ (EN) Keith Caulfield, Lil Baby & Roddy Ricch Top Nielsen Music/MRC Data's 2020 Midyear Charts, su Billboard, 9 luglio 2020. URL consultato l'11 luglio 2020.
  135. ^ (EN) The Weeknd Has This Week's No.1 Album, su fyimusicnews.ca. URL consultato il 30 marzo 2020.
  136. ^ (EN) The Weeknd Enjoys Second Consecutive Week At No. 1, su fyimusicnews.ca. URL consultato il 4 maggio 2020.
  137. ^ (EN) Quebec City Rapper Souldia Makes A Strong Debut With His New Album, su fyimusicnews.ca. URL consultato il 4 maggio 2020.
  138. ^ (EN) The Weeknd Returns To 1st Place On This Week's Albums Chart, su fyimusicnews.ca. URL consultato il 4 maggio 2020.
  139. ^ (EN) Year-end Report - Canada 2020 (PDF), su Billboard. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  140. ^ (EN) MRC DATA: MIDYEAR REPORT CANADA 2021 (PDF), su Billboard. URL consultato il 13 luglio 2021.
  141. ^ (EN) James Masterton, Charts analysis: The Weeknd romps to the top of the albums chart with After Hours, su Music Week, 27 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  142. ^ (EN) James Masterton, Charts analysis: Back to the Future as Dua Lipa claims No.1 album, su Music Week, 10 aprile 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  143. ^ (EN) Jack White, The Weeknd claims his first Number 1 on the Official Irish Albums Chart with After Hours, su Official Charts Company, 27 marzo 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  144. ^ (FR) Top Albums : les Enfoirés s'accrochent devant The Weeknd, les ventes très faibles, su chartsinfrance.net, 30 marzo 2020. URL consultato il 28 aprile 2020.
  145. ^ (FR) Vitaa et Slimane, Ninho, Angèle... Les meilleures ventes d'albums de 2020 avec streaming, su chartsinfrance.net, 12 gennaio 2021. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  146. ^ (EN) After Hours lands third #1 album for The Weeknd, su ARIA Charts, 28 marzo 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  147. ^ (JA) 週間 アルバムランキング – 2020年06月01日付 (2020年05月18日~2020年05月24日), su Oricon. URL consultato il 31 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2020).
  148. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) The Weeknd - After Hours, su Ultratop. URL consultato il 29 marzo 2020.
  149. ^ a b (EN) The Weeknd – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 30 marzo 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  150. ^ (KO) 2020년 17주차 Album Chart, su Circle Chart. URL consultato il 30 aprile 2020.
  151. ^ (HR) Lista prodaje 23. tjedan 2020. (01.06.2020. - 07.06.2020.), su Top Lista. URL consultato il 15 giugno 2020.
  152. ^ (ET) Siim Nestor, EESTI TIPP-40 MUUSIKAS: Selle nädala kangelased on The Weeknd ja AG, su Eesti Ekspress. URL consultato il 31 marzo 2020.
  153. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 15/2020, su IFPI Greece. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2020).
  154. ^ (EN) Official Irish Albums Chart Top 50: 27 March 2020 - 02 April 2020, su Official Charts Company. URL consultato il 27 marzo 2020.
  155. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 13, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 30 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2020).
  156. ^ (LV) Mūzikas Patēriņa Tops/ 14. nedēļa, su Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2020).
  157. ^ (LT) 2020 13-os SAVAITĖS (kovo 20-26 d.) ALBUMŲ TOP100., su AGATA. URL consultato il 27 marzo 2020.
  158. ^ (ES) Top álbum internacional semanal - Contempla solamente las ventas físicas de álbumes internacionales del 27 de Marzo al 02 de Abril 2020, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2020).
  159. ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 09 April 2020, su OLiS. URL consultato il 9 aprile 2020.
  160. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 27 March 2020 - 02 April 2020, su Official Charts Company. URL consultato il 27 marzo 2020.
  161. ^ (CS) CZ - ALBUMS - TOP 100 - THE WEEKND - After Hours, su ČNS IFPI. URL consultato il 30 marzo 2020.
  162. ^ (CS) SK - ALBUMS - TOP 100 - THE WEEKND - After Hours, su ČNS IFPI. URL consultato il 30 marzo 2020.
  163. ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2020. 15. hét: 2020. 04. 03. - 2020. 04. 09., su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 16 aprile 2020.
  164. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2020, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  165. ^ (DE) Ö3 Austria Top40 Longplay 2020, su oe3.orf.at. URL consultato il 30 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2020).
  166. ^ (NL) Jaaroverzichten 2020, su Ultratop. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  167. ^ (FR) Rapports Annuels 2020, su Ultratop. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  168. ^ (EN) Year-End Charts - Top Canadian Albums - 2020, su Billboard. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  169. ^ (DA) Album Top-100 2020, su hitlisten.nu. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  170. ^ (FI) Musiikkituottajat - IFPI Finland ry Suomen äänitemarkkinat 2020 (PDF), su Musiikkituottajat. URL consultato il 23 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2021).
  171. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2020, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  172. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2020, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  173. ^ (EN) Jack White, Ireland's Official Top 50 biggest albums of 2020, su Official Charts Company. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  174. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - Vika 1-53, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
  175. ^ Top of the Music 2020: 'Persona' di Marracash è l'album più venduto, su Federazione Industria Musicale Italiana, 7 gennaio 2021. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  176. ^ (NO) TOPPLISTA - årsliste - Album 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2021).
  177. ^ (EN) Official Top 40 Albums - End of Year Charts 2020, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2020).
  178. ^ (NL) Jaaroverzichten – Album 2020, su Dutch Charts. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  179. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 53 de 2020 - De 27/12/2019 a 31/12/2020 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 26 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2021).
  180. ^ (EN) Rob Copsey, The Official Top 40 biggest albums of 2020, su Official Charts Company. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  181. ^ (CS) TISKOVÁ ZPRÁVA: VÝSLEDKY TRHU 2020 – ČESKÁ REPUBLIKA (PDF), su ČNS IFPI. URL consultato il 25 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2021).
  182. ^ (CS) TISKOVÁ ZPRÁVA: VÝSLEDKY TRHU 2020 – SLOVENSKO (PDF), su ČNS IFPI. URL consultato il 25 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2021).
  183. ^ (EN) Top 100 Albums Annual: 2020, su EPDM. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  184. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2020, su Billboard. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  185. ^ (SV) Årslista Album, 2020, su Sverigetopplistan. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  186. ^ (DE) SCHWEIZER JAHRESHITPARADE 2020, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  187. ^ (NL) Jaaroverzichten 2021, su Ultratop. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  188. ^ (FR) Rapports annuels 2021, su Ultratop. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  189. ^ (EN) Year-End Charts - Top Canadian Albums - 2021, su Billboard. URL consultato il 2 dicembre 2021.
  190. ^ (DA) Album Top-100 2021, su hitlisten.nu. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  191. ^ (FI) Musiikkituottajat - IFPI Finland ry Suomen äänitemarkkinat 2021 (PDF), su Musiikkituottajat. URL consultato il 24 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2022).
  192. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2021, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 17 gennaio 2022.
  193. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2021, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2022).
  194. ^ Classifica annuale 2021 (dal 01.01.2021 al 30.12.2021): Album & Compilation, su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  195. ^ (NO) TOPPLISTA - årsliste - Album 2021, su IFPI Norge. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2022).
  196. ^ (NL) Jaaroverzichten – Album 2021, su Dutch Charts. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  197. ^ (PL) sanah podbija sprzedaż fizyczną w Polsce, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  198. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 52 de 2021 - De 01/01/2021 a 30/12/2021 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 26 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2022).
  199. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2021, su Official Charts Company. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  200. ^ (CS) TISKOVÁ ZPRÁVA: VÝSLEDKY TRHU 2021 – SLOVENSKO (PDF), su ČNS IFPI. URL consultato il 26 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2022).
  201. ^ (EN) Top 100 Albums Annual: 2021, su EPDM. URL consultato il 21 gennaio 2022.
  202. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2021, su Billboard. URL consultato il 2 dicembre 2021.
  203. ^ (SV) Årslista Album, 2021, su Sverigetopplistan. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  204. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2022, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  205. ^ (NL) Jaaroverzichten 2022, su Ultratop. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  206. ^ (FR) Rapports annuels 2022, su Ultratop. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  207. ^ (DA) Album Top-100 2022, su hitlisten.nu. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  208. ^ (FI) Musiikkituottajat - IFPI Finland ry Suomen äänitemarkkinat 2022 (PDF), su Musiikkituottajat. URL consultato il 30 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2023).
  209. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2022, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 30 marzo 2023.
  210. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2024).
  211. ^ Classifica annuale 2022 (dal 31.12.2021 al 29.12.2022), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  212. ^ (LT) 2022 metų klausomiausi (TOP 100), su AGATA. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  213. ^ (NO) TOPPLISTA - årsliste - Album 2022, su IFPI Norge. URL consultato il 16 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2023).
  214. ^ (NL) JAAROVERZICHTEN - Album 2022, su Dutch Charts. URL consultato il 3 gennaio 2023.
  215. ^ (EN) Top 100 Albums Annual - 2022, su El Portal de Música. URL consultato il 31 gennaio 2023.
  216. ^ (SV) Årslista Album, 2022, su Sverigetopplistan. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  217. ^ (DE) Ö3 Austria Top40 Jahrescharts 2023, su Ö3 Austria Top 40. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  218. ^ (EN) Canadian Albums - Year-End Charts - 2023, su Billboard. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  219. ^ (DE) Top 100 Albums - Jahrescharts, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  220. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – 2023, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2024).
  221. ^ (NL) Jaaroverzichten – Album 2023, su Dutch Charts. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  222. ^ (EN) End of Year Albums Chart - 2023, su Official Charts Company. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  223. ^ (EN) Billboard 200 - Year-End Charts - 2023, su Billboard. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  224. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2023, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  225. ^ (HU) Album Top 100 - digitális és fizikai értékesítés alapján - 2023, su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 17 febbraio 2024.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN5159105697006402975
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica