Agricultural Bank of China

banca cinese

La Agricultural Bank of China (ABC, 中國農業銀行股份有限公司T, 中国农业银行股份有限公司S, Zhōngguó Nóngyè YínhángP e nota anche come AgBank o ABchina) è una banca cinese fondata nel 1951 da Mao Tse-tung. Il suo quartier generale è situato nel distretto di Dongcheng[1] e ha sussidiarie nella Cina continentale, Hong Kong, Londra, Tokyo, New York, Francoforte, Sydney, Seoul e Singapore.

Agricultural Bank of China
StatoBandiera della Cina Cina
Borse valori
ISINCNE100000Q43 e CNE100000RJ0
Fondazione1951
Sede principalePechino
Persone chiave
  • Xiang Junbo (Presidente)
  • Zhang Yun (Direttore Generale)
SettoreBanca
Dipendenti447 519 (2007)
Sito webwww.abchina.com/

ABC ha 320 milioni di clienti retail, 2,7 milioni di clienti corporate ed all'incirca 24000 filiali. È il terzo in China per ammontare di prestiti garantiti. Nel 2011, ABC si classifico ottava tra le 1000 Migliori banche Mondiali[2] mentre nel 2015 è terza nella classifica "Forbes' 13th annual Global 2000".[3]

Storia modifica

La banca colloca la sua nascita due anni dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, nel 1951, con l'integrazione della Banca degli Agricoltori cinesi e la Banca della Cooperazione.

Oggi è la quarta più grande banca cinese dopo Bank of China, China Construction Bank e Industrial and Commercial Bank of China.

Nell'agosto 2010 la AgBank è stata quotata sulla Borsa di Shanghai e sulla Borsa di Hong Kong con un ammontare di ben 22,1 miliardi di dollari, battendo il precedente record di 21,9 detenuto dalla ICBC con la IPO dell'ottobre 2006.

Note modifica

  1. ^ (EN) Contact Us_Agricultural Bank of China, su abchina.com. URL consultato il 18 aprile 2018.
  2. ^ (EN) The Banker, Top 1000 World Banks 2011, su thebanker.com. URL consultato il 18 aprile 2018.
  3. ^ (EN) Forbes Corporate Communications, Forbes' 12th Annual Global 2000: The World's Biggest Public Companies, in Forbes. URL consultato il 18 aprile 2018.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Sito ufficiale, su abchina.com. URL consultato il 23 agosto 2010 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
Controllo di autoritàVIAF (EN151280770 · ISNI (EN0000 0001 0153 7289 · LCCN (ENn81080721 · GND (DE6507868-8 · WorldCat Identities (ENlccn-n81080721
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