Albakiara - Il film

film del 2008 diretto da Stefano Salvati

Albakiara - Il film è un film del 2008 diretto da Stefano Salvati, sceneggiato insieme a Carlo Lucarelli e girato a Bologna. In Italia la pellicola è stata vietata ai minori di 14 anni.

Albakiara - Il film
Raz Degan in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2008
Durata93 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, commedia, poliziesco
RegiaStefano Salvati
SoggettoStefano Salvati
SceneggiaturaStefano Salvati, Carlo Lucarelli
ProduttoreFrancesco Melzi d'Eril, Lorenzo Miglioli, Pier Luigi Corvi Mora
Produttore esecutivoAlessandro Usai, Marco Sermenghi, Minnie Ferrara
Casa di produzionePixelDna, Rai Cinema
Distribuzione in italianoMikado Film
FotografiaMaurizio Calvesi, Luigi Martinucci
MontaggioPaolo Marzoni, Fabio Trebbi
Effetti specialiProxima
MusicheGaetano Curreri, Frank Nemola, Vasco Rossi
ScenografiaPaola Zamagni
CostumiGiuseppe Ricciardi
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il titolo della pellicola è in riferimento al celebre brano di Vasco Rossi Albachiara (1979).

Trama modifica

La polizia di Bologna ha sequestrato un carico di 200 kg di cocaina, che l'ispettore corrotto Alessandro Castri e alcuni suoi compagni vogliono rubare prima di tornare a New York. All'improvviso una di questi, l'agente Maria Berti, si dissocia dal piano perché incinta, e Castri le spara.

Due altri complici, Andrea Giarratana e Baldo Gabrielli, negozianti, pensano di nascondere la droga nella cantina della sorella di Baldo, Paola; intanto da alcuni clienti scoprono che qualcuno ha bucato delle scatole di caffè e biscotti del loro magazzino e li ha svuotati in parte. La protagonista, Chiara Malaguti, nipote di Baldo, è una liceale frivola, ladruncola, attaccata al sesso e alla moda, esponente della "generazione K", che non studia e che, quel giorno, sperava di ottenere un bel voto in inglese dal professore in cambio di sesso. Dopo una lite con lo zio perché è stata lei a rubare il cibo, a scuola Chiara fa la conoscenza della supplente di inglese, Kelly Jason, con la quale fa un'interrogazione disastrosa.

Durante la sera, Chiara e delle coetanee in una discoteca fanno sesso orale a vari altri clienti a pagamento, che forse è solo una fra molte di quelle che Chiara chiama "serate gangster", fatte di pasticche, cocaina e gare di fellatio, quindi lei invita a casa propria il suo ragazzo, Nico Zanardi, studente universitario e DJ.

Con Chiara vivono la madre Paola Gabrielli, che lavora nella scuola di volo e paracadutismo "Heron" e la sorella Esmeralda, che dipinge in particolare aironi (logo della compagnia della madre) e si isola dal mondo da tre mesi, considerando il mondo "cattivo" per motivi non chiari.

Come da piano, Castri finge di far la guardia alla cocaina, destinata a un inceneritore, e attende Baldo, Andrea e suo fratello Vincenzo: questi sempre come vuole il piano stordiscono l'ispettore e portano la droga a casa Malaguti. Più tardi si intrattengono con amici ed escort, ma poco dopo muoiono in un incidente stradale.

Il giorno del compleanno del bidello Tony, che fa girare droga fra gli studenti, Chiara cucina una torta e la cosparge di quello che pare zucchero a velo, preso dalla cantina, e che invece è proprio la cocaina: scopertolo a scuola, i due organizzano un grande rave party per venderla, in un hangar della Heron, e per farlo Chiara stordisce la madre con una droga datale da Tony e le ruba le chiavi dell'hangar. Intanto, Nico insieme a due amiche di Chiara gira dei video pornografici, raccogliendo numerose visualizzazioni in poco tempo. Anche la prof.ssa Jason, vicina di casa di Chiara, in occasione di un guasto idraulico in casa propria riceve ospitalità dalla ragazza, e si unisce a lei e a Tony a drogarsi, e visto che cerca l'ispirazione per scrivere qualcosa, la ragazza le racconta una delle proprie "serate gangster".

La polizia avvia l'indagine sul furto della cocaina, intuendo che Castri è complice dei ladri. Questo intanto, rinvenuto, scopre la morte dei complici, e messo sotto pressione dal "dottor K" (forse è l'uomo a cui Castri e complici vogliono portare la droga) comincia a interrogare tutti i pregiudicati nelle vicinanze, in cerca della cocaina. Poco dopo viene chiamato a indagare sul rave party, vi trova le bustine di cocaina e la maschera che usava Nico nei suoi video, e due astanti gli confermano la presenza di Nico: già risalito a Paola Gabrielli, perché i due uomini gli hanno detto che lei gestisce l'hangar, segrega il ragazzo, lo tortura e da un video che Chiara ha mandato al cellulare di lui, in cui nomina la cocaina, capisce chi ha rubato la droga, infine uccide Nico. A casa, Esmeralda grida che "non è più sicuro lì" ed esce sotto la pioggia disperata, irrompe Castri, che si fa portare da Chiara nella cantina, e trovata la droga rimasta uccide Chiara con un colpo di pistola, recitando l'iconica frase: "è finito il tempo delle mele, puttana!"

Nella scena finale, vediamo Castri ucciso da qualcuno non meglio identificato.

Colonna sonora modifica

Tra la colonna sonora del film vi sono le canzoni:

Doppiaggio modifica

Il doppiaggio è diretto da Rodolfo Bianchi, che presta la voce al personaggio fuori campo di K.

Distribuzione modifica

Il film è distribuito in Italia dalla Mikado Film. La distribuzione internazionale (al momento in Giappone, Taiwan e Corea) è stata affidata alla Wide Management.

Incassi modifica

Il film è uscito nelle sale italiane il 24 ottobre 2008, debuttando al 7º posto in classifica con € 449 561 di incasso[1]. Al 9 novembre 2008, gli incassi del film hanno raggiunto gli 811 000 totali[2], un risultato inferiore alle aspettative.

Accoglienza modifica

Il film è stato un pesante flop al botteghino e ha ottenuto stroncature e giudizi negativi sia dal pubblico sia dalla critica. Gli esperti cinematografici ritenevano che il regista abbia stereotipato il mondo dei giovani, portandolo così a ridicolizzarlo. Tra questi:[3]

«Distribuito da Mikado, una società che vanta la diffusione di importanti film di qualità, «Albakiara» è un film brutto e irritante con una volgare parata di belle ragazze (potenziali letterine e veline) che si esibiscono perfino in una gara di sesso orale, un’insopportabile finta trasgressione e una storia sconclusionata.»

«Lei (Laura Gigante) è un'incolta vanesia, il fidanzato di lei vende immagini delle proprie performance sessuali, il bidello di scuola vende droghe anziché merendine, le scene di sesso sono spinte, la generazione dei protagonisti è apparentemente perduta e corrotta. Vantaggio deciso: il film è esattamente l’opposto di quelli con Vaporidis

«Albakiara è la dimostrazione che al peggio non c’è mai limite. Fondato sul pubblicitario riferimento alla (quasi) omonima canzone di Vasco Rossi - infatti il tambureggiamento vorrebbe imporre il pessimo film come un “caso”, anzi un “evento” - in realtà se ne discosta molto nel tratteggiare la figura della ragazza protagonista. Una faccetta d'angelo dalla strascicata pronuncia emiliana zuccona ignorante a scuola e fuori, ingannatrice, che si fa e spaccia a tutto andare, e si vanta delle “serate gangster” che la vedono zoccoleggiare senza ritegno.»

«Ha fiuto papà Vasco: avrebbe voluto un futuro da avvocato per il ventiduenne figlio Davide. Che invece ha scelto la via del cinema. Tuffandosi, come interprete, in film sempre più brutti, come l’inguardabile Albakiara, diretto da tale Stefano Salvati, autore in società con Carlo Lucarelli di una sceneggiatura da camicia di forza. Dove convivono faticosamente poliziesco e commedia. Una feroce violenza (unghie strappate con le tenaglie e pistolettate in mezzo agli occhi) ammorbidita dalle parentesi rosa (con il trionfo del sesso orale: il record, forse mondiale, è di nove incontri in mezz’ora).»

«Vietato ai minori di anni 14, l’esordio nel lungometraggio del regista di spot e clip Salvati non fa sconti. Deforma il titolo della citata canzone e si basa su oltre 800 interviste rilasciate dalla cosiddetta generazione K. Ma, apprezzate le intenzioni, resta un film su cui pesano scelte imbarazzanti. Attori improbabili, accozzaglia indigeribile di registri, comicità involontaria, dialoghi fastidiosi.»

«"AlbaKiara" risulta essere un film sconclusionato, inconcludente e profondamente offensivo: non solo per i giovani, cui il film è pericolosamente diretto, o per le persone più adulte abituate a ben altri tipo di "spettacoli", ma soprattutto per il cinema italiano.»

Inoltre, il film spopolò nel web come trash, diventando oggetto di moltissime parodie e memes.

Note modifica

  1. ^ Box Office Italia - Classifica dei film più visti del week-end dal 24 al 26 ottobre 2008, su filmup.leonardo.it. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).
  2. ^ Albakiara, su mymovies.it. URL consultato il 4 novembre 2014.
  3. ^ Albakiara: i commenti della critica, su cineblog.it. URL consultato il 4 novembre 2014.
  4. ^ Albakiara, su filmtv.it. URL consultato il 4 novembre 2014.
  5. ^ Albakiara - Il film, su filmup.leonardo.it. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).

Collegamenti esterni modifica

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