Alberto Bonucci

attore e doppiatore italiano (1918-1969)

Alberto Bonucci (Campobasso, 19 maggio 1918Roma, 5 aprile 1969) è stato un attore e cabarettista italiano, attivo sia in cinema che in radio e televisione.

Alberto Bonucci nel 1957

Biografia modifica

Dopo aver recitato in varie compagnie di rivista, alla radio sino dai primi anni quaranta, si trasferì a Parigi nel 1949 esibendosi con Vittorio Caprioli e Luciano Salce nel cabaret Rose Rouge, costruendo così le basi per la compagnia che gli avrebbe dato fama e successo. Nel 1950 è nel nutrito cast di Carosello napoletano, nella prima versione teatrale con il debutto al Teatro della Pergola di Firenze.

Nel 1950, dopo l'esperienza al Piccolo Teatro di Milano, fondò insieme a Caprioli e Franca Valeri la celebre compagnia del Teatro dei Gobbi, che lanciò un nuovo stile di comicità, fatta di satira di costume, e con cui diede vita anche a varie trasmissioni radiofoniche, dalla rivista Lo schiaccianoci (1952) a Le donne di James Thurber (1953, a cura di La Capria, realizzazione di Giagni) a Courteline all'italiana (1954, regia di Mondolfo).

Il 3 maggio 1959 presso il Teatro Nuovo di Milano mette in scena, con la Compagnia Errepì, I diari, commedia in tre atti di Pier Benedetto Bertoli[1].

Da ricordare, infine, la partecipazione a spettacoli teatrali come Intrighi d'amore (1951) e Senza rete (1954, "rivista" scritta con Paolo Panelli) e a film come Luci del varietà di Lattuada e Fellini (1950) e Carosello napoletano di Giannini (1954, trasposizione filmica dell'omonima rivista). Nel 1962 ha diretto inoltre l'episodio "Il serpente", dall'omonimo racconto di Mario Soldati, per il film L'amore difficile.

Apprezzato per le naturali virtù comiche e l'asciutta ironia[senza fonte], interpretò numerose pièce ai microfoni della Rai, fra cui Champignol suo malgrado di Feydeau (1955, regia di Benedetto), L'esame di aritmetica di Perret (1956, regia di Morandi, Premio Italia), L'ufficiale reclutatore di Farquhar (1959, regia di Gastone Da Venezia), Vinzenz e l'amica degli uomini importanti di Musil (1961, regia di Bollini), Ciascuno a modo suo di Pirandello (1961, regia di Orazio Costa), I giorni più lieti di Giannino Antona Traversi (1965, regia di Benedetto), Capo Finisterre di Pistilli (1965, regia di Bandini), Lo scialle di Lady Hamilton di Talarico (1968, regia di Masserano Taricco).

Per la Rai ha preso parte alle riviste radiofoniche Punto interrogativo, condotta da Delia Scala e Silvio Gigli, assieme a Teddy Reno (1952), e Lo schiaccianoci di e con - oltre a Bonucci - Franca Valeri e Vittorio Caprioli, regia di Nino Meloni, in onda nel 1953.

Negli anni '60 interpretò spot pubblicitari per la benzina Agip.

Padre dell'attore Emilio Bonucci, è morto a causa di una crisi cardiaca, aggravata da una polmonite.[2] Poco tempo prima aveva superato un delicato intervento cardiochirurgico recandosi a Londra, presso una clinica all'avanguardia per i tempi.

Filmografia modifica

Televisione modifica

Prosa radiofonica Eiar modifica

Prosa radiofonica Rai modifica

Programmi varietà radiofonici modifica

Discografia modifica

Album
Singoli

Note modifica

  1. ^ I diari di Pier Benedetto Bertoli, su Gruppo Teatro Moduloesse. URL consultato il 16 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).
  2. ^ a. bl., È morto Alberto Bonucci, rivoluzionario del teatro, in La Stampa, n. 81, 6 aprile 1969, p. 8.

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