Alberto Guglielmotti (sommergibile 1916)

sommergibile 1916

L’Alberto Guglielmotti è stato un sommergibile della Regia Marina, speronato e affondato per errore da una cannoniera/dragamine britannica alla sua prima uscita in mare durante la prima guerra mondiale.

Alberto Guglielmotti
Descrizione generale
Tiposommergibile di media crociera
ClassePacinotti
Proprietà Regia Marina
CantiereFIAT San Giorgio, La Spezia
Impostazione7 giugno 1914
Varo4 giugno 1916
Entrata in servizio19 dicembre 1916
Destino finaleaffondato accidentalmente dalla cannoniera HMS Cyclamen il 10 marzo 1917
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione869 t
Dislocamento in emersione710 t
Lunghezza65 m
Larghezza6,05 m
Pescaggio4,12 m
Profondità operativa38 m
Propulsione2 motori Diesel FIAT da 2000 CV
2 motori elettrici Savigliano da 900 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 9 nodi
Velocità in emersione 14,6 nodi
Autonomiain emersione 1600 miglia nautiche a 14,5 nodi
o 3500 mn a 10 nodi
in immersione 12 mn a 9 nodi
o 90 mn a 3 nodi
Equipaggio4 ufficiali, 35 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
  • 2 cannoni antiaerei da 76/30 mm
  • 3 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua
  • 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a poppa
  • (5 siluri)
Note
MottoNella difesa degli oppressi e nella punizione degli scellerati
dati tratti da www.betasom.it e xmasgrupsom.com
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Storia modifica

Allestito nei cantieri del Muggiano sotto la direzione del capitano di fregata Guido Castiglioni, il sommergibile, dopo le prove di collaudo, fu inizialmente impegnato nell'addestramento sotto il controllo del Comando Militare Marittimo di La Spezia[1].

Il 10 marzo 1917, di pomeriggio, il Guglielmotti – agli ordini del comandante Castiglioni – partì da La Spezia diretto a Brindisi, la base cui era stato assegnato[2][3][1]. Si trattava della sua prima uscita in mare, se si fa eccezione per quelle relative alle prove ed all'addestramento[4]. Una volta arrivata a destinazione, l'unità avrebbe dovuto essere inquadrata nella II Flottiglia Sommergibili ed essere impiegata in Adriatico[2][1].

Alle 22.15 dello stesso giorno (altre fonti indicano invece le 21.50), tra Capraia e Capo Corso, il Guglielmotti avvistò a dritta al traverso una sagoma che si ritenne essere la cannoniera Cirenaica, la quale doveva scortare il sommergibile durante il viaggio[3][2][1]. Si trattava in realtà della cannoniera/dragamine britannica HMS Cyclamen: il Guglielmotti, che aveva manovrato per portarsi sulla stessa rotta della nave avvistata, avvistò poco dopo un'altra unità (si trattava del trasporto truppe Arcadia, alla cui scorta era stata assegnata la Cyclamen), che procedeva in direzione opposta alla propria e, rendendosi conto dell'errore di identificazione, virò verso sinistra per allontanarsi[1]. Tuttavia la Cyclamen, che aveva a sua volta avvistato il Guglielmotti e lo aveva scambiato per un U-Boot, aprì il fuoco con i propri cannoni, centrando il sommergibile in torretta ed uccidendo il tenente di vascello Leopoldo Alboni[3][2][1]. Speronato poi sul lato sinistro dalla nave britannica, il Guglielmotti iniziò ad appopparsi e, nel giro di alcuni minuti, andò a fondo[3] a nordovest della Capraia[4], portando con sé metà degli uomini a bordo. Fu la stessa Cyclamen a recuperare i sopravvissuti, poco più di metà dell'equipaggio (tra di essi, il comandante Castiglioni), per poi comunicare «Io ho attaccato ed affondato grosso sommergibile. Sono dolente di rapportare che superstiti apparire italiani. Si calcola che la nave dovesse trovarsi paraggi Capo Corso»[3].

Scomparvero con l'unità due ufficiali, quattro sottufficiali, sette tra sottocapi e marinai ed un operaio del cantiere di costruzione[5]. Altre fonti indicano tuttavia 16 vittime, tra le quali il comandante in seconda, tenente di vascello Virgilio De Biase[2][1].

Il relitto è stato rinvenuto nell'agosto del 2018 nei pressi dell'isola di Capraia a 400 metri di profondità[6].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Classe Pacinotti (1914) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  2. ^ a b c d e Sommergibile Guglielmotti
  3. ^ a b c d e Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri nell'Adriatico, p. 208
  4. ^ a b Mediterranean, Naval War, including Turkish Waters and Black Sea
  5. ^ Betasom, Non dimentichiamoli.
  6. ^ Comunicato stampa, Marina Militare - Ritrovato il sommergibile Guglielmotti dopo oltre 100 anni dall'affondamento.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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