Aldo Bandinelli

pittore e illustratore italiano

Aldo Bandinelli (Roma, 23 dicembre 1897Roma, 1977) è stato un pittore e illustratore italiano.

Biografia modifica

Figlio di impiegati pubblici di origine toscana, studiò in un istituto tecnico e in seguito si avvicinò da autodidatta al disegno e alla pittura.[1][2] Frequentatore della Casa d'Arte Bragaglia, debuttò professionalmente come illustratore nel 1916 sul settimanale satirico Numero,[2] e in seguito collaborò con le maggiori riviste del tempo, tra cui La Lettura, Primato, Cronache d'attualità, La Donna e Quadrivio, in cui nei suoi due anni di collaborazione sperimentò la sua tecnica di disegno a china di tipo giapponese.[3]

Anche attivo come pittore, in queste vesti prese parte alla Seconda e alla Terza Biennale Romana, alla Prima Quadriennale di Roma, alla Prima e Seconda Mostra del Novecento italiano, e alla Exposition Art Italien Moderne tenutasi a Parigi nel 1929.[3] Colpito da una profonda crisi personale, a partire dal 1935 si chiuse in una tormentata solitudine, la sua pittura si fece più angosciata e cupa, e il suo estremo spirito autocritico lo portò a distruggere gran parte delle sue opere del periodo.[4][5]

Note modifica

  1. ^ Carlo Pirovano, Bandinelli, Aldo, in La Pittura in Italia: Il Novecento, Vol. I, Electa, 1992.
  2. ^ a b Angelo Mastrangelo, Le sottili angosce di Bandinelli, in La Stampa, 26 gennaio 1998, p. 17.
  3. ^ a b Mostre: A Roma l’opera grafica di Aldo Bandinelli, in Adnkronos, 11 aprile 2001. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  4. ^ Mario Quesada, Bandinelli, l'appartato, in La Repubblica, 9 marzo 1991. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  5. ^ Francesca Matarrese, Aldo Bandinelli (1897-1977) - L’opera grafica, in Exibart, 2 maggio 2001. URL consultato l'11 dicembre 2020.

Bibliografia modifica

  • Agostino M. Comanducci, Bandinelli, Aldo, in Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, III, Patuzzi, 1962.

Collegamenti esterni modifica

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