Pallade Atena (Rembrandt)

dipinto di Rembrandt
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Pallade Atena[1] è un dipinto an olio su tela (118x91 cm) realizzato nel 1657 circa dal pittore Rembrandt Harmenszoon Van Rijn.

Pallade Atena
AutoreRembrandt
Data1657
Tecnicaolio su tela
Dimensioni118×91 cm
UbicazioneMuseu Calouste Gulbenkian, Lisbona

È conservato nel Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona.

Attribuzione modifica

Il soggetto della rappresentazione è la dea Atena della mitologia greca. Tuttavia, come ogni grande e famosa opera d'arte, le sono già state attribuite le più diverse teorie: dalla dea romana Minerva all'imperatore del mondo Alessandro Magno.

Si sa che è appartenuto allo zar russo Caterina II, prima di giungere nelle mani del magnate armeno Calouste Gulbenkian nel XX secolo, entrando a far parte della sua personale collezione d'arte, oggi esposta nel museo che porta il suo nome, che conserva tuttora opere di altri grandi nomi come Rubens, Monet, Renoir, Manet, Turner e Rodin.

La prova della raffigurazione di Atena include lei che indossa un elmo decorato con una corona e tiene uno scudo alla volta del pesce Medusa. L'incisione di Pallade Atena nel corteo nuziale di Henriette Katarina van Nassau e Johann Georg II, principe di Anhalt-Dessau nel 1659 è simile per posa e costumi a quest'opera. La dea è stata interpretata dal figlio di Rembrandt, il che ha portato all'ipotesi che Rembrandt abbia basato un dipinto sull'aspetto di Titus quando è apparsa alla parata. Titus può essere posizionato come modello.

Un'ipotesi recente è che un dipinto possa rappresentare una Venere innamorata del Louvre (1660), Giunone (inizio 1660) e questa Atena, alcuni dicono fosse una trilogia. Le tre opere furono probabilmente commissionate a Rembrandt dal mercante d'arte Herman Becker (c. 1617–1678).

Per la similitudine con l'Alessandro Magno di Glasgow, datato 1655, si stima che l'esecuzione sia stata contemporanea.

Note modifica

  1. ^ (PT) Palas Atena, su Museu Calouste Gulbenkian. URL consultato il 3 giugno 2023.

Bibliografia modifica

  • Roberta D'Adda, Rembrandt, Milano, Skira, 2006.

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