Alexandru Suțu

principe greco

Alexandru Suțu (o Alexandros Soutzos; in greco Αλέξανδρος Σούτζος?; Costantinopoli, 1758Bucarest, 18 gennaio 1821) è stato un principe greco-romeno.

Alexandru Suțu
Principe di Moldavia
In carica10 luglio 1801 –
1º ottobre 1802
PredecessoreConstantin Ypsilantis
SuccessoreIordache Conta
Principe di Valacchia
In carica2 luglio 1802 - 30 agosto 1802 (I)
24 agosto 1806 - 15 ottobre 1806 (II)
dicembre 1806 (III)
17 novembre 1818 - 18 gennaio 1821 (IV)
PredecessoreMichael Soutzos (I)
Constantin Ypsilantis (II)
Constantin Ypsilantis (III)
Ian Caradja (IV)
SuccessoreConstantin Ypsilantis (I)
Constantin Ypsilantis (II)
Constantin Ypsilantis (III)
Tudor Vladimirescu (IV)
NascitaCostantinopoli, 1758
MorteBucarest, 18 gennaio 1821
DinastiaSuțu
ReligioneOrtodossa

Principe di Moldavia e poi di Valacchia, membro della famiglia fanariota dei Suțu (Soutzos, Soutzo), avverso alla famiglia Ypsilanti, occupò il trono di Moldavia (1801-02) e quello di Valacchia (1802-1806 e 1818-21). Fu avvelenato a opera di elementi rivoluzionari della Eteria degli Amici.

Suo figlio fu il generale greco Skarlatos Soutzos, che fu anche più volte ministro della guerra del regno di Grecia.

Biografia modifica

Il principe Alexandru Suțu era figlio di Nicolae Suțu, Gran Dragomanno della "Sublime Porta" nel 1768, decapitato per ordine del sultano il 29 agosto 1769, nipote di Constantin Dracul Suțu "il Gran Logoteta, anch'egli impiccato dai turchi nel 1757.

Come altri fanarioti, entrò al servizio dell'impero ottomano dove fu Dragomanno della flotta dal 1797 al 1799 e poi Gran Dragomanno dal 1799 al 1801. Proseguendo la sua carriera, succedette a Constantin Ypsilántis come Hospodar di Moldavia nel luglio del 1801 sino all'ottobre del 1802.

Designato come nuovo principe di Valacchia nell'agosto del 1806, dovette ritirarsi il 13 ottobre successivo per l'occupazione del paese da parte delle truppe russe che sostenevano invece Constantin Ypsilántis. Venne riportato sul trono di Valacchia il 16 novembre 1818, ma morì a Bucarest il 18 gennaio 1821, con sintomi riconducibili ad avvelenamento; gli autori del gesto furono probabilmente membri sovversivi della società segreta Filikí Etería della quale forse Alexandru era affiliato ma che mal sopportavano la sua figura e temevano che potesse tradirli coi turchi. Venne sepolto nella chiesa di San Spiridione Nuovo di Bucarest. Il suo successore designato, Skarlatos Kallimachis, non riuscirà ad occupare il trono a causa dell'insurrezione nazionale dei Rumeni guidata da Tudor Vladimirescu in quello stesso anno. Durante il breve periodo delle sue reggenze in favore dell'Impero ottomano, fece pressione per le dimissioni del patriarca Callinico V di Costantinopoli in favore di Gregorio V di Costantinopoli e si occupò di migliorare le conoscenze della flotta turca nella navigazione nel Mare Egeo.

Alexandre Suțu aveva sposato nel 1795 Euphrosine Kallimachis, una figlia del principe Alexandru Kallimachis.

Bibliografia modifica

  • Ernest Mézière Nouvelle biographie générale depuis les temps les plus reculés jusqu'à nos jours, Firmin Didot, Paris 1858, Tome 23
  • (FR) Alexandru Dimitrie Xenopol, Histoire des Roumains de la Dacie trajane : Depuis les origines jusqu'à l'union des principautés, Paris, E Leroux, 1896.
  • Nicolas Iorga Histoire des Roumains et de la romanité orientale. (1920)
  • (RO) Constantin C. Giurescu & Dinu C. Giurescu, Istoria Românilor Volume III (depuis 1606), Editura Ştiinţifică şi Enciclopedică, Bucureşti, 1977.
  • Mihail Dimitri Sturdza, Dictionnaire historique et généalogique des grandes familles de Grèce, d'Albanie et de Constantinople, M.-D. Sturdza, Paris, chez l'auteur, 1983
  • Jean-Michel Cantacuzène, Mille ans dans les Balkans, Éditions Christian, Paris, 1992. ISBN 2-86496-054-0
  • Joëlle Dalegre Grecs et Ottomans 1453-1923. De la chute de Constantinople à la fin de l’Empire Ottoman, L’Harmattan Paris (2002) ISBN 2747521621.
  • Radu Alexandru Negrescu-Suțu, Livre d'Or de la Famille Soutzo.
  • Jean Nouzille La Moldavie, Histoire tragique d'une région européenne, Ed. Bieler (2004), ISBN 2-9520012-1-9.
  • Traian Sandu, Histoire de la Roumanie, Perrin (2008).

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