Alfa Crateris

stella nella costellazione del Cratere

Alfa Crateris (α Crateris / α Crt / 7 Crateris), o Alkes,[3] è una stella della costellazione del Cratere (o Coppa) di magnitudine +4,07.[4] È la seconda stella più brillante della costellazione dopo δ Crateris, e dista 159 anni luce dal sistema solare.[5]

Alfa Crateris
Alfa Crateris
ClassificazioneGigante arancione
Classe spettraleK0III
Distanza dal Sole159 anni luce
CostellazioneCratere
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta10h 59m 46,465s
Declinazione−18° 17′ 55,62″
Dati fisici
Raggio medio12,3[1] R
Massa
1,81[1] M
Temperatura
superficiale
4691 K[1] (media)
Luminosità
Metallicità103% del Sole[1]
Età stimata2,06 miliardi di anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.+4,07 (media)
Magnitudine app.4,07
Magnitudine ass.+0,44[2]
Velocità radiale+47,54 km/s
Nomenclature alternative
7 Crateris, HR 4287, HD 95272, SAO 156375, HIP 53740, BD −17°3345

Coordinate: Carta celeste 10h 59m 46.465s, -18° 17′ 55.62″

Alkes dall'arabo Al-Ka's, significa «la coppa», altro nome della costellazione che si riferisce alla sua forma.[6]

Caratteristiche modifica

Alkes è una gigante arancione di tipo spettrale K1III con una temperatura superficiale di 4725 K. È 66 volte più luminosa del Sole e la sua massa è circa 1,8 volte quella solare.[1] Come le tante stelle della sua classe (es. Arturo e Aldebaran), ha terminato da tempo l'idrogeno da fondere in elio all'interno del suo nucleo, e sta ora convertendo l'elio in carbonio e ossigeno.[6] Il suo raggio è 12 volte maggiore del raggio solare.[1]

L'alta velocità relativa di Alkes rispetto al Sole (circa 130 km/s) indica che è una stella proveniente da una differente zona della Galassia, originaria del bulbo galattico, la parte interna della galassia ricca di metalli.[6] La sua metallicità è simile a quella del Sole ([Fe/H] = +0,01).

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Sabine Reffert, Christoph Bergmann, Andreas Quirrenbach, Trifon Trifonov e Andreas Künstler, Precise radial velocities of giant stars. VII. Occurrence rate of giant extrasolar planets as a function of mass and metallicity (PDF), in Astronomy & Astrophysics, vol. 574, 2015, pp. A116, Bibcode:2015A&A...574A.116R, DOI:10.1051/0004-6361/201322360, arXiv:1412.4634.
  2. ^ D. Cardini, Mg II chromospheric radiative loss rates in cool active and quiet stars (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 430, January 2005, pp. 303–311, Bibcode:2005A&A...430..303C, DOI:10.1051/0004-6361:20041440, arXiv:astro-ph/0409683.
  3. ^ IAU Working Group on Star Names (WGSN), International Astronomical Union. URL consultato il 22 maggio 2016.
  4. ^ LTT 4040 -- High proper-motion Star (SIMBAD)
  5. ^ Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  6. ^ a b c Alkes in Stars, Jim Kaler
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