Alfonso IV del Portogallo

re del Portogallo e dell'Algarve

Alfonso Dinisez di Borgogna, detto l’Ardito (o Bravo) (Afonso in portoghese e in galiziano, Alfonso in spagnolo, Alfonsu in asturiano, Alfons in catalano, in tedesco e in fiammingo, Alifonso in aragonese e Alfontso in basco Alphonse in francese e in inglese. Adefonsus o Alfonsus in latino; Lisbona, 8 febbraio 1291Lisbona, 29 maggio 1357), fu il settimo re del Portogallo e dell'Algarve dal 1325 al 1357.

Alfonso IV del Portogallo
Alfonso IV del Portogallo in un'incisione del 1621
Re del Portogallo e dell'Algarve
Stemma
Stemma
In carica7 gennaio 1325 –
29 maggio 1357
PredecessoreDionigi
SuccessorePietro I
Nome completoAlfonso Dinisez
NascitaLisbona, 8 febbraio 1291
MorteLisbona, 29 maggio 1357 (66 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale di Santa Maria Maggiore, Lisbona
Casa realeBorgogna
PadreDionigi del Portogallo
MadreIsabella d'Aragona
ConsorteBeatrice di Castiglia
FigliMaria
Alfonso
Dionigi
Pietro
Isabella
Giovanni
Eleonora
ReligioneCattolicesimo

Origine modifica

Figlio secondogenito e unico maschio del re del Portogallo e dell'Algarve, Dionigi l'Agricoltore e della principessa aragonese Isabella di Aragona, detta "la Santa", figlia del re d'Aragona, Pietro III e della principessa sveva Costanza, figlia del re di Sicilia Manfredi (quindi nipote dell'imperatore Federico II di Svevia) e di Beatrice di Savoia (?-1258)[1][2][3][4].

Biografia modifica

 
Beatrice di Castiglia, moglie di Alfonso IV.

Alfonso e la sorella Costanza (D. Alonso, D. Constança) sono citati nel Nobiliario del loro fratellastro, Pietro, conte di Barcelos come figli del re Dionigi (D. Dionis…Rey de Portugal) e della moglie Isabella di Aragona (D. Isabel)[1].
Il Chronicon Conimbricensi inoltre riporta che Alfonso, figlio di Dionigi e Isabella (Dñs Alfonsus filius…Dñi Dionisii Regis Portug. et Algarbii et Reginæ Doñæ Elizabeth) nacque a febbraio del 1291[1].

Il 12 settembre del 1309 si sposò a Lisbona con Beatrice di Castiglia, figlia del re di Castiglia e León Sancho IV l'Ardito e di Maria di Molina, figlia di Alfonso di Molina (figlio del re del León Alfonso IX e della regina di Castiglia Berenguela) e della sua terza moglie, Mayor Téllez di Meneses[1].
Il matrimonio è citato nel Nobiliari del fratellastro Pietro[1].

 
Miracolo delle Rose della regina Isabella, madre di Alfonso IV.

Negli ultimi anni di regno del padre Dionigi, che già era ammalato, Alfonso, erede al trono, vedendo l'affetto che legava il vecchio re a tutti i suoi fratellastri illegittimi, e in modo particolare a Afonso Sanchez, e pensando che tramassero per diseredarlo, si ribellò e tra il 1319 e il 1323 fece guerra al padre; non si arrivò allo scontro aperto solo per l'intervento di sua madre, Isabella, la regina santa, che nell'ottobre del 1323 si frappose tra i due eserciti già schierati in ordine di battaglia, ad Alvalade, alla periferia di Lisbona.

Alla morte del padre, avvenuta a Santarém il 7 gennaio 1325, Alfonso divenne re del Portogallo e dell'Algarve e il suo primo provvedimento fu quello di spogliare il fratellastro, Alfonso Sanchez, di tutti i feudi e gli onori che aveva ricevuto dal padre e di condannarlo all'esilio.
Alfonso Sanchez si rifugiò in Castiglia, dove era conte di Albuquerque[1] e da lì cominciò a tramare complotti e a organizzare tentativi per rientrare in patria e farsi eleggere re al posto di Alfonso IV. Dopo alcuni tentativi di invasione, falliti, intervenne la regina madre, Isabella la Santa (Sant'Elisabetta), che riuscì a fare incontrare figlio e figliastro, che nel 1326, siglarono una pace che fu duratura.

Nel 1328, per migliorare i rapporti con il regno di Castiglia, diede sua figlia Maria del Portogallo in moglie al re di Castiglia Alfonso XI; ma molto presto il rapporto tra i coniugi si raffreddò a causa dell'infatuazione di Alfonso XI per Eleonora di Guzmán, e anche i rapporti tra Portogallo e Castiglia peggiorarono e divennero pessimi, quando dopo la nascita dell'erede al trono di Castiglia, Pietro Alfonso XI relegò la moglie Maria e il figlioletto a vivere nell'Alcázar di Siviglia.
Tra il 1336 e il 1339 Castiglia e Portogallo furono in guerra senza ottenere risultati tangibili da ambo le parti.

Quando però, nel 1339, i Merinidi del Nordafrica, con l'appoggio del regno di Granada, gli ultimi musulmani di al-Andalus, tentarono l'invasione dell'Andalusia, messi da parte i rancori, per l'intervento della stessa Maria, fu siglata la pace di Siviglia e Alfonso IV su richiesta di aiuto del proprio genero, Alfonso XI di Castiglia, inviò l'esercito portoghese che, nel 1340, il 4 aprile, prese parte alla vittoriosa battaglia del Rio Salado[1].


Suo figlio Pietro, nel 1339, aveva sposato la principessa castigliana Costanza Manuel, ma dopo avere conosciuto una delle sue dame di compagnia, Inés de Castro, se ne era innamorato perdutamente e con lei aveva iniziato una relazione, trascurando la moglie e il figlio legittimo ed erede al trono Ferdinando.
A nulla valsero le raccomandazioni e gli ammonimenti di Alfonso IV al figlio; non solo la relazione proseguì ma i figli della de Castro, sani e forti, erano tenuti in conto più dell'erede al trono, debole e malaticcio e l'entourage castigliano della donna acquisiva ogni giorno sempre più potere.
Alla morte di Costanza Pietro rifiutò qualsiasi partito che non fosse Inés de Castro, anzi i due si sposarono in segreto[1].

Alfonso IV, sempre più preoccupato per la sorte del nipote e per l'invadenza dei castigliani, per risolvere la situazione, nel 1355, diede l'ordine di assassinare Inés de Castro.
Pietro, non solo non accettò il fatto compiuto ma, in preda all'ira, armato un esercito scatenò una breve guerra civile, nel nord del regno tra i fiumi Duero e Minho, che si esaurì nel corso del 1356 e all'inizio del 1357, fece pace con il padre.

Alfonso IV morì il 29 maggio del 1357 e fu tumulato nella Cattedrale di Lisbona, in portoghese Sé de Lisboa. Il Chronicon Conimbricensi riporta che Alfonso IV (Rey D. Alfonso ò quarto, e filho do…Rey D. Denis) morì il 29 maggio 1357 a Lisbona (Cidade de Lizboa) e fu tumulato nella Cattedrale di Lisbona (See de ditta Cidade)[1].
Alla sua morte gli successe il figlio Pietro[1].

In politica interna Alfonso IV continuò sulla strada paterna di limitare l'occupazione delle terre reali da parte dei nobili ed a contenere l'espandersi delle proprietà della chiesa, continuò altresì a potenziare la flotta, soprattutto quella commerciale: durante il suo regno furono scoperte le Isole Canarie.
Pur essendo stato il suo regno abbastanza pacifico fu ricordato come soldato valoroso e soprannominato l'Ardito (o bravo).

Discendenza modifica

Alfonso IV e Beatrice ebbero sette figli:[1][2][3][5]

Alfonso IV da un'amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti, ebbe una figlia: Maria del Portogallo, che sposò Fernando Alfonso di Valencia, signore di Valencia de Campos e Gran Maestro dell'Ordine di Santiago.

Onorificenze modifica

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso II del Portogallo Sancho I del Portogallo  
 
Dolce di Barcellona  
Alfonso III del Portogallo  
Urraca di Castiglia Alfonso VIII di Castiglia  
 
Eleonora d'Inghilterra  
Dionigi del Portogallo  
Alfonso X di Castiglia Ferdinando III di Castiglia  
 
Beatrice di Svevia  
Beatrice di Castiglia  
María Guillén de Guzmán Guillén Pérez de Guzmán  
 
María González Girón  
Alfonso IV del Portogallo  
Giacomo I d'Aragona Pietro II d'Aragona  
 
Maria di Montpellier  
Pietro III di Aragona  
Iolanda d'Ungheria Andrea II d'Ungheria  
 
Iolanda di Courtenay  
Isabella di Aragona  
Manfredi di Sicilia Federico II di Svevia  
 
Bianca Lancia  
Costanza II di Sicilia  
Beatrice di Savoia Amedeo IV di Savoia  
 
Margherita di Borgogna  
 

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Reali del Portogallo.
  2. ^ a b (EN) Capetingi del Portogallo-genealogy (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2010).
  3. ^ a b (EN) Alfonso IV PEDIGREE.
  4. ^ (DE) Dionigi I di Portogallo genealogie mittelalter (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2008).
  5. ^ (DE) Alfonso IV di Portogallo genealogie mittelalter (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2008).

Bibliografia modifica

  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in «Storia del mondo medievale», VII volume, 1999, pp. 576–610.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN262888757 · ISNI (EN0000 0001 0800 6405 · CERL cnp01278758 · LCCN (ENnr2002023919 · GND (DE143111906 · BNE (ESXX1663071 (data) · BNF (FRcb106580067 (data) · J9U (ENHE987007462582505171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2002023919