Alfredia Cass., 1815 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

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Alfredia
Capolino di Alfredia cernua
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Onopordinae
Genere Alfredia
Cass., 1815
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Genere Alfredia
Specie
(Vedi testo)

Descrizione modifica

Le specie di questo gruppo sono delle robuste erbe perenni spinose. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[3][4][5]

Le foglie possono essere di due tipi radicali e caulinari (lungamente picciolate). Sono spinose e quelle caulinari sono decorrenti a disposizione alterna. La lamina in genere ha una forma intera-astata con bordi lobati; i lobi (o segmenti) sono tutti spinosi. La superficie superiore è verde, quella inferiore è bianco-argentata.

Le infiorescenze sono composte da capolini lungamente peduncolati solitari o in formazioni corimbose; i capolini all'antesi sono annuenti. I capolini contengono solo i fiori tubulosi i quali sono ermafroditi (capolini omogami). I capolini sono formati da un involucro a forma più o meno ovoide composto da alcune brattee spinose (quelle interne sono scariose) disposte su più serie all'interno delle quali un ricettacolo alveolato (o in altre specie setoso) fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le squame dell'involucro, con larghe appendici membranose, sono disposte in modo embricato.

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi.

  • /x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[6]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla, più o meno attinomorfa, in genere è colorata di rosa o bianco-crema con corti lobi incurvati all'apice.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti glabri, liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere hanno delle brevi appendici.[7]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

Gli acheni, con forme obovoidi, glabri e faccia rugosa, sono provvisti di un pappo le cui setole barbato-scabre sono decidue e alla base sono connate in un anello. Il pappo è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico.

Biologia modifica

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione modifica

Le specie di questo genere si trovano nella Siberia centrale.[2]

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[8], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[9] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[10]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Onopordinae è una di queste).[4][5][11][12]

Filogenesi modifica

Le specie di questa sottotribù in precedenti trattamenti erano descritte all'interno del gruppo informale (provvisorio da un punto di vista tassonomico) "Onopordum Group". Il gruppo delle Onopordinae, nell'ambito della tribù, occupa una posizione centrale tra le sottotribù Staehelininae e Carduinae. L'età di divergenza della sottotribù può essere posizionata tra i 17 e i 13 milioni di anni fa.[5]

Il genere Alfredia appartiene alla sottotribù Onopordinae (tribù Cardueae, sottofamiglia Carduoideae). In precedenza il genere era descritto nel gruppo informale "Onopordum Group" all'interno della sottotribù Carduinae.[4][5][11]

Nell'ambito della sottotribù, divisa in due cladi principali, il genere di questa voce fa parte del secondo clade e si trova vicino ai generi Ancathia e Lamyropappus.[12][13]

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 26.[4]

Elenco delle specie modifica

Il genere comprende le seguenti 6 specie:[2]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  3. ^ Pignatti 1982, Vol.3 pag.1.
  4. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 134.
  5. ^ a b c d Herrando et al. 2019.
  6. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  8. ^ Judd 2007, pag. 520.
  9. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  10. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  11. ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 299.
  12. ^ a b Barres et al. 2013.
  13. ^ Garcia et al. 2008.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Alfredia Royal Botanic Gardens KEW - Database
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