Alfredo D'Attorre

politico italiano e filosofo del diritto

Alfredo D'Attorre (Melfi, 30 agosto 1973) è un politico e filosofo italiano.

Alfredo D'Attorre

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- Partito Democratico
(fino al 06/11/2015)
- SI-SEL-POS
(dal 06/11/2015 al 28/02/2017)
- Articolo 1-MDP-LeU
(dal 28/02/2017)
CoalizioneItalia. Bene Comune
CircoscrizioneCalabria
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (2007-2015, dal 2023)
In precedenza:
DS (fino al 2007)
Art. 1 (2017-2023)
Titolo di studioLaurea in filosofia
UniversitàScuola Normale Superiore di Pisa
ProfessioneProfessore universitario

Biografia modifica

Nato a Melfi, in provincia di Potenza, vive a Roma.

Ammesso nel 1992 alla Scuola Normale Superiore di Pisa[1], si è laureato in filosofia nel 1997. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca in filosofia e scienze umane presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Ha compiuto soggiorni di studio e di ricerca a Monaco di Baviera, Saarbrücken, Oxford e Berlino.

Ha pubblicato saggi di teoria politica e giuridica su diverse riviste scientifiche nazionali e internazionali e due monografie: Perché gli uomini ubbidiscono. Max Weber e l'analisi della socialità umana (Napoli 2004) e L'Europa e il ritorno del 'politico'. Diritto e sovranità nel processo di integrazione (Torino 2020).

È attualmente professore associato in filosofia del diritto presso l'Università degli Studi di Salerno.

Attività politica modifica

È stato segretario provinciale dei Democratici di Sinistra a Salerno dal 2004 al 2007, e dal febbraio 2012 commissario del PD regionale in Calabria.

Alle elezioni politiche del 2013 è stato candidato alla Camera dei deputati, ed eletto deputato nella circoscrizione Calabria tra le liste del Partito Democratico, e quindi assegnato al suo gruppo parlamentare di appartenenza. Nel corso della XVII legislatura della Repubblica è stato componente della 1ª Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni, oltre che della Giunta per il Regolamento.[2]

Vicino politicamente all'ex segretario del PD Pier Luigi Bersani, il 5 giugno 2013 è stato scelto come Responsabile nazionale per le Riforme del Partito Democratico, nella nuova segreteria nazionale guidata dal "reggente" Guglielmo Epifani.[3]

Il 3 novembre 2015, in contrasto con le politiche liberali e centriste di Matteo Renzi e del suo governo[4], lascia il Partito Democratico, assieme a Stefano Fassina, Vincenzo Folino e Carlo Galli[5], e iscrivendosi al gruppo parlamentare "Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL)".[6]

Su Il Fatto Quotidiano, nel 26 ottobre 2016, scrive un articolo fortemente critico sulle modalità di costruzione e di funzionamento dell'unione monetaria europea[7].

Nel febbraio 2017, dopo l'uscita di Pier Luigi Bersani, Massimo D'Alema e Roberto Speranza dal Partito Democratico, partecipa alla fondazione di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista.

In vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, partecipa con Articolo Uno alla costruzione della lista di Liberi e Uguali e viene candidato come capolista nella circoscrizione di Lazio 2, senza però essere rieletto.

Ad aprile 2019 Roberto Speranza, neo-eletto segretario di Articolo Uno, lo nomina nella segreteria nazionale del partito, con la responsabilità degli Enti locali e dell'ordinamento dello Stato.

Nell'ottobre del 2019 viene nominato dal ministro della Salute Roberto Speranza consigliere "per le questioni relative all'etica e alla bioetica".

Nell'aprile 2023 entra a far parte della nuova segreteria del Partito Democratico guidato da Elly Schlein, con delega all'università.[8] Nel giugno 2023 Articolo Uno si scioglie e confluisce ufficialmente nel PD.[9]

Vita privata modifica

Ha avuto una relazione con Sara Manfuso, ex modella e commentatrice televisiva, con cui ha avuto una figlia. I rapporti tra i due sono rimasti sereni.[10]

Note modifica

  1. ^ Andrea Garibaldi, Soglia e liste, la minoranza pd non molla, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 31 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2015 (archiviato il 30 marzo 2015).
    «laureato alla normale di Pisa»
  2. ^ XVII Legislatura - XVII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - D'ATTORRE Alfredo, su camera.it. URL consultato il 27 aprile 2022.
  3. ^ La segreteria di Epifani, ecco gli incarichi di lavoro | Europa Quotidiano, su web.archive.org, 23 gennaio 2015. URL consultato il 27 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  4. ^ D'Attorre, addio al Pd. Il ritratto del mite "secchione" travolto dal turborenzismo, su L'HuffPost, 3 novembre 2015. URL consultato il 18 giugno 2021.
  5. ^ Alfredo D'Attorre: "Lascio il partito, il Pd ha cambiato natura", su la Repubblica, 4 novembre 2015. URL consultato il 28 aprile 2022.
  6. ^ Nasce il gruppo della “Sinistra italiana”. Fassina: “Alternativi all’happy days di Renzi”, su La Stampa, 8 novembre 2015. URL consultato il 28 aprile 2022.
  7. ^ Noi di sinistra dobbiamo chiedere scusa per l’euro - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 15 settembre 2017.
  8. ^ Schlein presenta la segreteria del nuovo Pd: "Squadra solida e preparata". Da Provenzano a Zan: ecco i 21 nomi, su la Repubblica, 7 aprile 2023. URL consultato il 14 giugno 2023.
  9. ^ Napoli, Speranza "Articolo 1 non è più un partito, daremo forza al Pd". Poi si commuove: "Ho servito il Paese con onore", su la Repubblica, 10 giugno 2023. URL consultato il 10 giugno 2023.
  10. ^ Lazio, Manfuso rinuncia alla candidatura: "Non sfido il mio ex D'Attorre", su la Repubblica, 28 gennaio 2018. URL consultato il 18 giugno 2021.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN90902631 · ISNI (EN0000 0000 7845 1419 · SBN MILV294931 · LCCN (ENn2006070982 · GND (DE138632847 · BNF (FRcb146198110 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2006070982