Alleanza 2020 USR PLUS

coalizione politica rumena

L'Alleanza 2020 USR PLUS (in romeno: Alianța 2020 USR PLUS) è stata una coalizione formata da Unione Salvate la Romania e Partito della Libertà, dell'Unità e della Solidarietà, nata originariamente in vista delle elezioni europee del 2019 e, poi, trasformatasi in partito in seguito alla fusione delle due forze.

Alleanza 2020 USR PLUS
Alianța 2020 USR PLUS
Leader
StatoBandiera della Romania Romania
AbbreviazioneUSR PLUS
Fondazione2 febbraio 2019
Dissoluzione1º ottobre 2021
Confluito inUnione Salvate la Romania
Partito
IdeologiaAnticorruzione
Europeismo
CollocazioneCentro
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Seggi massimi Camera
55 / 329
Seggi massimi Senato
25 / 136
Seggi massimi Europarlamento
8 / 32
Colori     Blu
     Arancione
SloganFără hoție ajungem departe[1]
(Senza ladri arriviamo lontano)
Sito webwww.usrplus.ro/

La coalizione presentò candidature congiunte anche alle presidenziali del 2019 e alle successive elezioni locali e parlamentari del 2020.

Alle elezioni parlamentari del 2020 ottenne il 15%, entrando a far parte con sette propri esponenti di un governo di coalizione con Partito Nazionale Liberale e Unione Democratica Magiara di Romania, in carica dal 23 dicembre 2020.

Nell'agosto 2020 fu annunciata la fusione tra i due gruppi dell'alleanza, che avrebbero formato un unico partito[2][3][4]. Nel mese di aprile 2021 la richiesta fu approvata dal tribunale di Bucarest[5], mentre il congresso di unificazione fu celebrato nell'ottobre dello stesso anno. Come risultato della fusione il partito decise di mantenere la sola denominazione dell'USR[6][7][8].

Storia modifica

Nascita dell'alleanza modifica

La coalizione fu fondata il 2 febbraio 2019 tra l'Unione Salvate la Romania (USR) di Dan Barna e il Partito della Libertà, dell'Unità e della Solidarietà (PLUS) dell'ex primo ministro Dacian Cioloș[9]. Condividendo idealmente parte dell'elettorato, composto perlopiù da elementi della società civile interessati alla lotta alla corruzione, i due partiti si avvicinarono nel corso del 2018[10]. Dan Barna e Dacian Cioloș, indicato come capolista nel quadro dell'alleanza, nel febbraio 2019 affermarono che i due partiti avevano trovato l'accordo per concorrere su liste comuni alle elezioni europee e che il progetto rappresentava un primo passo verso un eventuale successo alle parlamentari del 2020[11][12].

L'iscrizione alla corsa elettorale europea, però, il 7 marzo fu bloccata dall'Ufficio elettorale centrale (BEC), che ne respinse la richiesta di registrazione, poiché nel registro del partiti politici del tribunale di Bucarest i due leader Barna e Cioloș non figuravano ufficialmente come presidenti delle rispettive formazioni[13][14][15]. Dan Barna era stato eletto leader dell'USR nell'ottobre del 2017, mentre Cioloș del PLUS nel gennaio 2019, ma le relative richieste di registrazione degli atti congressuali non erano ancora state convalidate dal tribunale di Bucarest[16]. Per ovviare alla situazione l'ex presidente dell'USR Nicușor Dan, dimessosi dal partito nel giugno 2017, annunciò la propria disponibilità ad iscriversi nuovamente al gruppo e controfirmare le liste per permettere alla coalizione di poter partecipare alle elezioni[17][18]. L'8 marzo, in ogni caso, l'Alta corte di cassazione e giustizia ammise il ricorso dell'alleanza contro la decisione dell'Ufficio elettorale centrale, consentendo l'iscrizione delle liste elettorali dell'USR PLUS[19][20].

Elezioni europee del 2019 modifica

L'Alleanza 2020 USR PLUS si presentava deliberatamente nella scena politica come una forza antitetica al Partito Social Democratico (PSD), che era considerato un partito corrotto asservito agli interessi personali del suo leader Liviu Dragnea[21]. Lo slogan scelto del gruppo, a tal riguardo, fu «Senza ladri arriviamo lontano» («Fără hoție ajungem departe»)[1].

Il 4 aprile 2019, nel quadro di una conferenza stampa, la coalizione presentò il proprio programma elettorale, basato su quattro assi fondamentali[22][23]:

  • Giustizia e protezione dei diritti dei romeni nell'Unione europea (Justiție si protejarea drepturilor românilor in UE)
  • Benessere della società (Bunăstarea societății)
  • Ricchezza europea in Romania (Prosperitate europeană acasă, în România)
  • Politica estera e sicurezza (Politica externă și de securitate)

Schierandosi contro i populismi, l'alleanza si proponeva di rafforzare lo stato di diritto in Romania, di combattere la corruzione, di introdurre misure volte al miglioramento della sanità, dell'istruzione e di lotta alla povertà[24]. Tra le proposte principali del partito vi furono quelle del rafforzamento del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV) e dell'adesione della Romania allo spazio Schengen[25]. A livello di politica estera l'alleanza avrebbe supportato l'ingresso della Repubblica di Moldavia nell'Unione europea e il ruolo del Partenariato orientale[25].

In occasione del vertice dei capi di stato europei a Sibiu del 9 maggio 2019, Cioloș ebbe un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron riguardante la realizzazione di un nuovo gruppo politico al parlamento europeo in seguito alle elezioni del 26 maggio[26].

Nel corso della campagna elettorale il gruppo organizzò due comizi principali cui presero parte entrambi i leader dell'alleanza, il 5 maggio a Cluj-Napoca[27] e il 12 maggio a Timișoara[28]. Un'ulteriore tappa del rally elettorale annunciata dall'alleanza fu quella del 24 maggio a Bucarest, cui prese parte il leader del Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa, Guy Verhofstadt, che confermò l'intenzione di formare un nuovo gruppo parlamentare europeo, Renew Europe, cui avrebbero partecipato anche USR, En Marche!, Ciudadanos e NEOS[29].

L'Alleanza riuscì a eleggere otto membri[30]. Il 19 giugno Dacian Cioloș fu persino nominato capogruppo di Renew Europe al parlamento europeo[31].

Elezioni presidenziali del 2019 modifica

Il 21 luglio 2019 i due partiti trovarono un accordo che prevedeva che Barna, già scelto dall'USR[32], sarebbe stato il candidato al ruolo di capo di Stato alle elezioni presidenziali del novembre 2019, mentre Cioloș sarebbe stato proposto per la posizione di primo ministro alle elezioni parlamentari del 2020[33][34].

Mentre i sondaggi della vigilia preannunciavano un testa a testa per il secondo posto tra il leader del PSD Viorica Dăncilă e Barna[35], il voto del 10 novembre dimostrò una più netta divisione tra i due candidati, con quello del PSD su percentuali intorno al 22%[36]. Malgrado le speranze di avanzare al ballottaggio contro Klaus Iohannis a discapito del candidato del PSD nutrite da Dan Barna, il leader dell'USR riconobbe la sconfitta già a fronte dei primi risultati parziali, che lo davano 6 punti sotto Dăncilă[36]. L'11 novembre, quindi, per voce di Barna e Dacian Cioloș l'Alleanza 2020 USR PLUS annunciò pubblicamente il proprio supporto a Iohannis al secondo turno[37][38].

Fusione di USR e PLUS modifica

Preparandosi alle nuove tornate elettorali del 2020, locali e parlamentari, nel mese di gennaio Dragoș Tudorache (PLUS) fu indicato come coordinatore tecnico della coalizione, mentre il collega dell'USR Ionuț Moșteanu assunse l'incarico di portavoce[39]. Alcuni giorni dopo le segreterie di partito annunciarono che nel corso dell'anno sarebbe stato indetto un congresso comune per ufficializzare la fusione delle due formazioni[40]. L'8 febbraio sia il comitato politico dell'USR che il consiglio nazionale del PLUS ratificarono tale decisione[2].

Il protocollo di fusione fu approvato da un congresso svoltosi online il 15 agosto 2020, con 2.222 voti pro (84,65%), 328 contro (12,5%) e 75 astenuti (2,86%), su un totale di 2.625 voti validi. Precedentemente nelle proprie riunioni interne si erano espressi a favore il 76,1% dei delegati dell'USR e l'83,44% di quelli del PLUS[2][3]. L'accordo prevedeva un periodo di transizione con due strutture dirigenti separate, che avrebbero organizzato due diversi congressi e, successivamente, una riunione comune. Dopo l'ufficializzazione dell'iscrizione al registro dei partiti politici, il nuovo soggetto, chiamato USR PLUS, avrebbe celebrato un ulteriore congresso per la nomina del nuovo gruppo dirigente unificato. Le strutture locali avrebbero seguito lo stesso percorso[2][3]. Il programma di governo per le elezioni parlamentari del 2020 sarebbe stato preparato nei successivi due mesi, avendo cura di rispettare l'orientamento dottrinario di centro-destra dell'USR e i principi del liberalismo etico propri del PLUS[4].

Elezioni del 2020 modifica

 
Carta raffigurante la frazione di voti, cumulati per camera dei deputati e senato, assegnati ai partiti principal alle elezioni parlamentari del 2020. L'USR PLUS fu il primo partito nelle circoscrizioni di Bucarest, Timiș, Brașov ed estero.

Il processo di fusione fu ritardato per ragioni amministrative, mentre i due partiti parteciparono alle successive elezioni ancora nella formula della coalizione. Alle locali ottenne per la prima volta nella sua storia il controllo di alcuni capoluoghi importanti (Timișoara e Brașov), nonché i sindaci di due dei sei settori di Bucarest e l'elezione di Nicușor Dan al municipio della capitale rumena, candidato esterno sostenuto insieme al PNL. La coalizione converse sulla scelta di Dan solamente dopo l'annuncio ufficiale del PNL, al fine di evitare la dispersione dei voti nel centro-destra, nonostante avesse precedentemente già indicato Vlad Voiculescu quale proprio candidato[41]. Malgrado il successo nelle grandi aree urbane, rimase in generale sotto un modesto 10%[42][43][44]. Dan Barna, ad ogni modo, si dichiarò fiducioso di poter conseguire il 18-20% alle generali e pronto a sostenere un'eventuale coalizione di governo di centro-destra con il PNL[43]. Le due formazioni, infatti, si erano avvicinate dopo la caduta del governo Dăncilă. A partire da quel momento l'USR PLUS aveva sostenuto esternamente un nuovo governo PNL con a capo Ludovic Orban, entrato in carica il 4 novembre 2019[45][46][47].

Il 17 ottobre 2020 l'alleanza rese pubblico il programma per le elezioni parlamentari del mese di dicembre, che era basato su sei punti cardine: la correzione delle distorsioni sulla giustizia operate dal PSD; la depoliticizzazione delle funzioni di controllo nel campo dell'istruzione; la creazione di un fondo per la modernizzazione del sistema sanitario; l'istituzione di un organo d'inchiesta giudiziaria contro il disboscamento clandestino (definita simbolicamente "Direzione nazionale anticorruzione delle foreste", DNA-ul pădurilor); l'allocamento di fondi europei per le industrie ad alta tecnologia e l'energia verde; l'accesso a internet ad alta velocità per tutti[48][49]. Il 29 ottobre 2020 fu presentato un documento completo contenente un programma di governo basato su quaranta punti in cui venivano riproposti alcuni assunti cardine del partito, tra i quali la modifica della costituzione in modo da rendere ineleggibili i soggetti condannati in via definitiva per fatti costituenti reato sanzionati dal codice penale e l'eliminazione delle pensioni speciali[50][51].

Il voto restituì un quadro che vedeva il PSD prima forza del paese (29%), seguito da PNL (25%) e USR PLUS (15%). Dacian Cioloș confermò la disponibilità dell'USR PLUS ad un'alleanza, dichiarandosi pronto ad andare al governo in coalizione con il PNL in modo da realizzare le riforme di cui il paese aveva bisogno[52]. I negoziati tra PNL, USR PLUS e Unione Democratica Magiara di Romania iniziarono il 12 dicembre e si conclusero il 21 dicembre 2020, quando le tre forze comunicarono di aver trovato un accordo di governo, che prevedeva la nomina a premier del liberale Florin Cîțu[53][54][55]. Nel quadro del patto l'USR PLUS ottenne la posizione di vice primo ministro (Dan Barna), la presidenza del senato (Anca Paliu Dragu) e sei ministri (quattro per membri dell'USR e due per quelli del PLUS)[54][55][56]. Nel complesso la coalizione conseguì 55 deputati (38 per l'USR e 17 per il PLUS) e 25 senatori (17 per l'USR e 8 per il PLUS).

Congresso di unificazione di USR e PLUS modifica

Il 16 aprile 2021 la corte d'appello di Bucarest approvò la fusione, che sarebbe divenuta ufficiale solamente in seguito all'organizzazione di un congresso[5]. In base agli atti registrati presso il tribunale di Bucarest, a livello legale la fusione fu ufficialmente realizzata con la soluzione dell'assorbimento del PLUS da parte dell'USR[57].

In vista del congresso presentarono la propria candidatura a presidente tre membri dell'USR PLUS: Dacian Cioloș (sostenuto dalla piattaforma chiamata Uniti, riusciamo!, in rumeno Uniți, Reușim!), Dan Barna (proposto dalla piattaforma USR PLUS al governo nel 2024, in rumeno USR PLUS la guvernare 2024) e Ambrozie Irineu Darău (#Insieme USR-PLUS. Coraggio per la Romania, in rumeno #Împreună USR-PLUS. Curaj pentru România)[6][58]. Le elezioni si sarebbero svolte su due turni tramite un voto online. Al termine della prima settimana, il 23 settembre 2021 furono ufficializzati i risultati del primo turno: Cioloș (15.111 preferenze, pari al 46%), Barna (14.404, pari al 43,9%) e Darău (3.300, pari al 10,1%)[59].

La seconda settimana di voto per il ballottaggio si concluse il 1º ottobre e decretò lo stretto successo di Cioloș (19.603, pari al 50,9%) su Barna (18.908, pari al 49,1%)[60]. Il risultato fu convalidato dal congresso del 2 e 3 ottobre 2021 tenutosi presso il Romexpo di Bucarest. Oltre al nuovo presidente i delegati del partito elessero anche l'intera struttura dirigenziale (composta dai 24 membri dell'ufficio nazionale di cui sette vicepresidenti, oltre alla commissione nazionale d'arbitraggio[61]) e stabilirono che il nome del nuovo soggetto politico, che rappresentava l'unione ufficiale delle due forze, avrebbe conservato il nome della sola USR, con la rimozione della parte riferita al PLUS[6][7][8]. La maggior parte dei nuovi membri della dirigenza faceva capo alla piattaforma USR PLUS al governo nel 2024, che aveva sostenuto la candidatura di Dan Barna[6][7].

A livello politico l'ultimo atto prima della fusione fu il ritiro dal governo Cîțu il 7 settembre 2021, come esito della crisi di governo provocata dalla revoca del ministro della giustizia Stelian Ion da parte del primo ministro[62][63][64][65].

Risultati elettorali modifica

Elezione Voti % Seggi
Europee 2019 2.028.236 22,36
8 / 32
Parlamentari 2020 Camera 906.965 15,37
55 / 329
Senato 936.864 15,86
25 / 136
Elezione Candidato Voti % Esito
Presidenziali 2019 I turno Dan Barna 1.384.450 15,02 Non eletta/o (3º)

Note modifica

  1. ^ a b (RO) Claudia Pirvoiu, Campania electorală la români: agheasmă, mici și dans, HotNews, 7 maggio 2019. URL consultato il 21 maggio 2019.
  2. ^ a b c d (RO) USR și PLUS au adoptat fuziunea. Partidul va avea doi copreşedinţi: Dan Barna și Dacian Cioloș, su digi24.ro, Digi 24, 15 agosto 2020. URL consultato il 17 agosto 2020.
  3. ^ a b c (RO) Matei Alexandru, Fuziunea dintre USR și PLUS a primit votul final din partea membrilor ambelor partide, su g4media.ro, G4 Media, 15 agosto 2020. URL consultato il 17 agosto 2020.
  4. ^ a b (RO) Clarice Dinu, Protocolul de fuziune USR-PLUS: cum se împart locurile pe liste la parlamentare și ce va cuprinde programul de guvernare, su hotnews.ro, HotNews, 15 agosto 2020. URL consultato il 17 agosto 2020.
  5. ^ a b (RO) I. H., USR și PLUS au fuzionat / Barna: Decizia instanței ne așază în logica unui partid puternic, su hotnews.ro, HotNews, 16 aprile 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  6. ^ a b c d (RO) Nicolae Bian, Rezultate finale: Tabăra Barna a obținut majoritate în Biroul Național al USR PLUS/ Cătălin Drulă (USR), Vlad Voiculescu (PLUS), Dan Barna (USR), Anca Dragu (PLUS), Ionut Moșteanu (USR), Allen Coliban (USR) și Claudiu Năsui (USR) sunt noii vicepreședinți, G4 Media, 3 ottobre 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  7. ^ a b c (RO) C. V., Congresul USR-PLUS: Echipa lui Dan Barna câștigă cele mai multe mandate în Biroul Național / Cătălin Drulă - cel mai votat dintre candidați, va fi vicepreședinte, HotNews, 3 ottobre 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  8. ^ a b (RO) C. V., USR-PLUS devine doar USR: S-a votat să fie scoasă din denumirea partidului titulatura PLUS, HotNews, 3 ottobre 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  9. ^ (RO) USR a decis să participe împreună cu PLUS pe o listă comună la europarlamentare, su agerpres.ro, 2 febbraio 2019. URL consultato il 22 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2019).
  10. ^ (RO) Mihnea Măruță, Dacian Cioloș, primul interviu după lansarea PLUS: "Domnul Dragnea n-are dreptul să arunce în aer societatea românească", PressOne, 17 dicembre 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  11. ^ (RO) V. M., Cioloș și Barna anunță formarea „Alianței 2020 USR PLUS” pentru alegeri, HotNews, 2 febbraio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  12. ^ Mihaela Iordache, Romania: 2019, tra inflazione ed elezioni, Osservatorio Balcani e Caucaso, 6 febbraio 2019. URL consultato il 16 febbraio 2019.
  13. ^ (RO) BEC motivează de ce a respins cererea Alianței USR- PLUS pentru europarlamentare: Președinți sunt Nicușor Dan și Daneș Raluca, su mediafax.ro, Mediafax, 7 marzo 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  14. ^ (RO) Clarice Dinu, ULTIMA ORĂ BEC respinge înscrierea Alianței USR-PLUS pentru europarlamentare: "Vom merge mai departe chiar dacă USR și PLUS vor fi nevoite să candideze separat" / Dan Barna: Se încearcă să fim scoși din procesul electoral, HotNews, 7 marzo 2019. URL consultato il 7 marzo 2019.
  15. ^ (EN) Dan Alexe, If you can’t beat them, ban them: Romanian electoral bureau rejects Ciolos’s alliance, Euractiv, 7 marzo 2019. URL consultato l'8 marzo 2019.
  16. ^ (RO) Sebastian Rotaru, Biroul Electoral Central anunță că Alianța 2020 USR PLUS nu poate merge la europarlamentare, su euractiv.ro, EurActiv, 7 marzo 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  17. ^ (RO) Nicușor Dan: Am găsit soluția care să îmi permită să contrasemnez legal protocolul Alianței USR-PLUS, su agerpres.ro, Agerpres, 7 marzo 2019. URL consultato il 25 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2019).
  18. ^ (RO) Clarice Dinu, Nicușor Dan s-a reînscris în USR: "Fac tot ce ține de mine, legal, astfel încât Alianța USR-PLUS să fie pe buletinele de vot. Oamenii trebuie să poată face alegerea pe care și-o doresc, HotNews, 8 marzo 2019. URL consultato l'8 marzo 2019.
  19. ^ (RO) Comunicat de presă - USR, su agerpres.ro, Agerpres, 8 marzo 2019. URL consultato il 25 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2019).
  20. ^ (RO) Cristian Citre, Alianța USR – PLUS poate candida, Înalta Curte a anulat decizia BEC, G4, 8 marzo 2019. URL consultato l'8 marzo 2019.
  21. ^ (RO) Luminița Pîrvu, A început campania electorală. Calculele partidelor pentru alegerile europarlamentare: direcții de atac, mesaje și câte mandate vor să obțină pe 26 mai, HotNews, 25 aprile 2019. URL consultato il 4 maggio 2019.
  22. ^ (RO) OBIECTIVELE ALIANȚEI 2020 USR PLUS ÎN PARLAMENTUL EUROPEAN, su usrplus.ro, Alleanza 2020 USR PLUS. URL consultato il 22 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2019).
  23. ^ (RO) G. S., USR și PLUS și-au prezentat obiectivele pentru europarlamentare. Ce promite Alianța 2020, su hotnews.ro, HotNews, 4 aprile 2019. URL consultato il 4 maggio 2019.
  24. ^ (RO) Adelina Sahlean, USR-PLUS și-a anunțat obiectivele pentru Parlamentul European: modificarea legislației pe justiție, su newsweek.ro, Newsweek, 5 aprile 2019. URL consultato il 4 maggio 2019.
  25. ^ a b (RO) Alianța USR-PLUS și-a prezentat programul electoral: Ce își propune să facă dacă ajunge în Parlamentul European, su ziare.com, 4 aprile 2019. URL consultato il 4 maggio 2019.
  26. ^ (RO) George-Andrei Cristescu, Cioloș, întâlnire cu Macron la Sibiu: Ne-am concentrat asupra pregătirii viitorului grup proeuropean din viitorul Parlament, su adevarul.ro, Adevărul, 9 maggio 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  27. ^ (RO) Sebastian Rotaru, Alianța 2020 USR PLUS a avut primul miting electoral, su euractiv.ro, Euractiv, 5 maggio 2019. URL consultato il 21 maggio 2019.
  28. ^ (RO) Valentina Postelnicu, Alianța 2020 USR-PLUS organizează al doilea miting electoral, duminică, la Timișoara, su libertatea.ro, Libertatea, 10 maggio 2019. URL consultato il 21 maggio 2019.
  29. ^ (RO) Sebastian Rotaru, Guy Verhofstadt vine la mitingul Alianței 2020 USR PLUS din București, su euractiv.ro, EurActiv, 21 maggio 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  30. ^ (EN) David M. Herszenhorn, Kalina Oroschakoff e Maia de la Baume, Ex-Romanian PM set to lead Liberals in European Parliament, su politico.eu, Politico, 18 giugno 2019. URL consultato il 3 luglio 2019.
  31. ^ (EN) Anca Alexe, Romanian ex-PM Dacian Ciolos elected leader of the Renew Europe group in the European Parliament, su business-review.eu, Business Review, 20 giugno 2019. URL consultato il 3 luglio 2019.
  32. ^ (RO) Dan Barna a fost desemnat candidatul USR la alegerile prezidențiale, su digi24.ro, Digi24, 13 luglio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  33. ^ (RO) OFICIAL. Final de negocieri la USR - PLUS: Dan Barna va fi candidatul la prezidențiale, su digi24.ro, Digi 24, 21 luglio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  34. ^ (RO) C. D., USR și PLUS au decis: Dan Barna, candidat la prezidențiale. Cioloș, propunerea de premier, su hotnews.ro, HotNews, 19 luglio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  35. ^ (EN) Carmen Păun e Anca Gurzu, Romania’s presidential election a big test for social democrats, su politico.eu, Politico, 8 novembre 2019. URL consultato il 10 novembre 2019.
  36. ^ a b (EN) POLITICS Romania presidential elections 2019: Exit polls shows incumbent president first followed by former PM, USR leader third, without Diaspora vote, su romania-insider.com, Romania Insider, 10 novembre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019.
  37. ^ (RO) Prima reacție a lui Dan Barna, după înfrângerea în alegeri: Îmi asum toată responsabilitatea, dar nu îmi dau demisia, su hotnews.ro, HotNews, 11 novembre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019.
  38. ^ (RO) Cioloș: Susținerea nostră va merge spre Iohannis în turul II. Am recepționat mesajul electoratului, su euractiv.ro, Digi 24, 11 novembre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019.
  39. ^ (RO) D. D., Dragoș Tudorache, ales coordonator tehnic al Alianței USR-PLUS: Vom avea o echipă de vectori de imagine care să intre în logica de opoziție la actuala guvernare, su hotnews.ro, HotNews, 13 gennaio 2020. URL consultato il 31 luglio 2020.
  40. ^ (RO) C. D., USR și PLUS vor să fuzioneze. Congresul ar urma să aibă loc în iulie, su hotnews.ro, HotNews, 27 gennaio 2020. URL consultato il 31 luglio 2020.
  41. ^ (RO) Vlad Voiculescu se retrage din cursa pentru Primăria Capitalei. Dacian Cioloș sugerează că îl va sprijini pe Nicușor Dan, su digi24.ro, Digi 24, 28 febbraio 2020. URL consultato il 22 luglio 2020.
  42. ^ (RO) Rezultate finale alegeri locale 2020: PNL câștigă primul loc cu peste 30% din voturi, urmat de PSD, su mediafax.ro, Mediafax, 12 ottobre 2020. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  43. ^ a b (RO) Laurențiu Colintineanu, Adio locale. Ce calcule au partidele pentru alegerile parlamentare?, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă, 2 ottobre 2020. URL consultato il 22 agosto 2020.
  44. ^ (RO) Erată USR-PLUS la rezultatele finale prezentate de BEC: Alianța susține că a luat peste 9% din totalul voturilor, su digi24.ro, Digi24, 12 ottobre 2020. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  45. ^ (RO) USR și PNL au bătut palma pentru susținerea guvernului Orban. Ce conține acordul propus de USR, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă, 22 ottobre 2019. URL consultato il 22 maggio 2021.
  46. ^ (RO) Votul pentru Guvernul Orban 2 s-a încheiat: Au fost prezenți 310 parlamentari. Liberalii au votat în proporție de doar 37%. În schimb, s-au prezentat peste 80% dintre aleșii PSD, USR și PMP, su g4media.ro, G4 Media, 14 marzo 2020. URL consultato il 22 maggio 2021.
  47. ^ (RO) Dan Barna: „USR-PLUS va forma un guvern stabil cu PNL, după parlamentare”. Ce spune despre atacurile recente între PNL și USR, su digi24.ro, Digi24, 21 maggio 2020. URL consultato il 22 maggio 2021.
  48. ^ (RO) I. H., Șase "angajamente-cheie" din Programul de guvernare al USR-PLUS, aprobat sâmbătă, su hotnews.ro, HotNews, 17 ottobre 2020. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  49. ^ (RO) Bobi Neacșu, USR-PLUS şi-a asumat şase „angajamente-cheie” în programul de guvernare, su libertatea.ro, Libertatea, 17 ottobre 2020. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  50. ^ (RO) Clarice Dinu, USR-PLUS nu mai are răbdare și vrea la guvernare. 40 de angajamente și măsuri concrete prin care partidele lui Barna și Cioloș promit „o revoluție”, su hotnews.ro, HotNews, 29 ottobre 2020. URL consultato il 29 ottobre 2020.
  51. ^ (RO) Andreea Pavel, Dan Barna: Mâine, deputații și senatorii USR își vor depune demisia din Parlament pentru a nu primi pensie specială, su g4media.ro, 23 novembre 2020. URL consultato il 25 novembre 2020.
  52. ^ (RO) Dacian Cioloș: USR-PLUS nu va negocia nicio majoritate cu PSD, su digi24.ro, Digi24, 6 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  53. ^ (RO) Andrei Chirileasa, Romanian centre-right parties fail to agree on joint PM candidate, su romania-insider.com, Romania Insider, 14 dicembre 2020. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  54. ^ a b (RO) I. H., Liderii PNL, USR-PLUS, UDMR, acord pentru formarea Guvernului, cu Cîțu propus premier. PNL - 9 ministere, USR - 6, între care Justiție și Sănătate, UDMR - 3 / Structura Guvernului, su hotnews.ro, HotNews, 18 dicembre 2020. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  55. ^ a b (RO) PNL, USR-PLUS și UDMR au semnat Acordul de Guvernare. DOCUMENT, su digi24.ro, Digi 24, 21 dicembre 2020. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  56. ^ (RO) I. B., Guvernul Cîțu a depus jurământul și a avut prima ședință / Ce urmează, su hotnews.ro, HotNews, 24 dicembre 2020. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  57. ^ (RO) Registro dei partiti politici del tribunale di Bucarest, su tribunalulbucuresti.ro. URL consultato il 4 giugno 2021.
  58. ^ (RO) D. D., A treia cale” din USR-PLUS, lansată modest în Piața Victoriei. Atacuri la actuala conducere a partidului: relație de servitute față de PNL și UDMR, deficit de democrație, HotNews, 24 agosto 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  59. ^ (RO) C. D., Dacian Cioloș, în fața lui Dan Barna în alegerile pentru șefia USR-PLUS / Președintele partidului va fi decis în turul 2 / Primele reacții ale candidaților, HotNews, 23 settembre 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  60. ^ (RO) Dacian Cioloș va fi noul președinte al USR-PLUS. Scor strâns cu Dan Barna. Rezultatul urmează să fie validat la congres/ Primele reacții ale lui Cioloș și Barna, HotNews, 1º ottobre 2021. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  61. ^ Furono eletti vicepresidenti Cătălin Drulă, Vlad Voiculescu, Dan Barna, Ionuț Moșteanu, Anca Dragu, Allen Coliban, Claudiu Năsui. Furono eletti membri semplici dell'ufficio nazionale Dragoș Tudorache, Cristian Ghinea, Vlad Botoș, Andrei Lupu, Stelian Ion, Lucian Stanciu Viziteu, Cristina Prună, Oana Țoiu, Silviu Dehelean, Cătălin Teniță, Radu Mihaiu, Ioana Mihăilă, Liviu Mălureanu, Radu Miruța, Dragoș Pîslaru, Radu Panait, Monica Berescu.
  62. ^ (RO) Florin Cîțu l-a demis pe ministrul Justiției, Stelian Ion, su digi24.ro, Digi 24, 1º settembre 2021. URL consultato il 4 settembre 2021.
  63. ^ (RO) Adrian Vasilache, DOCUMENT Programul "Anghel Saligny" a fost aprobat de Guvern: Ce impact bugetar negativ va avea programul care a aruncat în aer Coaliția, su hotnews.ro, HotNews, 3 settembre 2021. URL consultato il 4 settembre 2021.
  64. ^ (RO) D. D., Florin Cîțu îl revocă pe Stelian Ion de la Ministerul Justiției: „Nu accept pe nimeni în Guvern care să șantajeze” / Lucian Bode, ministru interimar, su hotnews.ro, HotNews, 1º settembre 2021. URL consultato il 2 settembre 2021.
  65. ^ (RO) Dan Barna: Miniștrii USR PLUS își depun marți dimineață demisia din guvernul Cîțu / Echipa câștigătoare l-a transferat pe Marcel Ciolacu, e USL, su g4media.ro, G4 Media, 6 settembre 2021. URL consultato il 6 settembre 2021.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica