Discepolo

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La parola discepolo deriva dal latino discipulus, allievo, che a sua volta deriva da discere, apprendere; si riferisce a chi studia o si rifà agli insegnamenti di un maestro.

Filosofo con i suoi allievi, dipinto di Willem van der Vliet (1626)

Discepolato modifica

Il meccanismo di discepolato nasce per la trasformazione della società o di alcuni suoi aspetti. Parlare di discepolato è forse fuorviante perché incentra l'attenzione solo su uno dei poli della forma di relazione "leader-seguaci", mentre sarebbe meglio evidenziare il loro legame in quanto mette in primo piano il dinamismo di questo rapporto rispetto alla società.

Il discepolato fa parte della più vasta categoria delle associazioni volontarie, più o meno elettive. Si tratta quindi di un vincolo non percepito come "dovuto" dal resto della popolazione, sono associazioni non istituzionali. Questo genere di associazioni rispondono a bisogni non percepiti (o scarsamente percepiti) dal resto della popolazione; solo un piccolo settore della società cerca delle risposte ritenute da esso basiliari e che il leader si propone di risolvere mediante delle strategie. Può trattarsi di bisogni spirituali, culturali o di altro tipo, la differenza fra i diversi tipi di discepolato sta proprio nel loro rapporto fra conoscenza e prassi. Una forma discepolare sviluppa per forza delle relazioni col resto della società, che a volte possono essere più o meno opposizionali (può trattarsi di adattamento, riforma o rivoluzione).

Il discepolato si compone di due dimensioni;

  • Verticale - la leadership della guida
  • Orizzontale - i discepoli sono immersi in rapporti e scambi vicendevoli paritari

Importante è notare che il leader non sussiste senza i discepoli; si tratta quindi di un sistema organico in cui guida e seguaci sono in stretta e ineludibile corrispondenza.

Nel proselitismo religioso modifica

Ad esempio Paolo o Saulo di Tarso è stato discepolo di uno studioso del suo tempo, di nome Gamaliele; solo in un secondo tempo si è convertito al Cristianesimo.

Nella religione cristiana e in quella islamica per discepolo s'intende ciascuno degli apostoli e dei seguaci di Cristo, i cristiani, che predicarono i suoi insegnamenti.

Gesù scelse settanta o settantadue discepoli[1] per predicare i suoi insegnamenti secondo quanto si legge in Luca 10,1-20[2].

Nelle altre religioni non si parla espressamente di discepolo o di apprendista ma semplicemente di seguace del santo (es. Cristo).

Note modifica

  1. ^ Alcuni manoscritti riportano settanta, altri manoscritti settantadue
  2. ^ Luca 10,1-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

Bibliografia modifica

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