Amittit merito proprium qui alienum appetit

locuzione latina

La locuzione latina Amittit merito proprium qui alienum appetit, tradotta letteralmente, significa perde giustamente il proprio chi desidera l'altrui (Favole di Fedro, I, 4).

È la morale della favola del cane che porta la carne attraverso il fiume.
L'animale si affaccia dalla riva, e nell'acqua vede l'immagine di un cane con un pezzo di carne ancora più grande di quello che lui porta; per afferrare il cibo riflesso più grande, l'animale finisce col perdere anche il pezzo di carne che tiene fra i denti.
La favola contiene l'invito a non esagerare nel desiderare cose che non abbiamo, altrimenti rischiamo di perdere anche ciò che è già in nostro possesso.

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