Andrea Mazzantini

allenatore di calcio e calciatore italiano

Andrea Mazzantini (La Spezia, 11 luglio 1968) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Andrea Mazzantini
Mazzantini al Perugia nel 1999
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 2003 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1986-1987Canaletto? (-?)
1987-1988Pro Patria10 (-13)
1988-1990Sarzanese43 (-29)
1990-1991Livorno7 (-7)
1991-1993Spezia32 (-31)
1993-1996Venezia86 (-96)
1996-1999Inter2 (-1)
1999-2002Perugia94 (-144)
2002Siena0 (0)
Carriera da allenatore
2003-2004Ancona Giovanili (Portieri)
2004AnconaPortieri
2006-2009AnconaPortieri
2012-2013MilazzoPortieri
2018PerugiaPortieri
2021-2022TriestinaPortieri
2022-2023AscoliColl. tecnico
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 14 giugno 2022

Caratteristiche tecniche modifica

Portiere molto dotato sul piano atletico, era in grado di prodursi in interventi acrobatici sfruttando la propria esplosività muscolare, caratteristica che compensava una statura relativamente ridotta.[1] Nel corso della sua carriera è stato elogiato anche per le doti caratteriali.[1]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Inizia a giocare tra i dilettanti del Canaletto, squadra dell'omonimo quartiere della sua città natale, e nel campionato 1987-1988 passa alla Pro Patria, in Serie C2.

L'anno successivo, in seguito al fallimento della squadra di Busto Arsizio, si trasferisce alla Sarzanese, sempre in quarta serie. Nella stagione 1990-1991 passa al Livorno, di nuovo in C2, ma al termine del campionato anche la società labronica, com'era successo alla Pro Patria, è vittima di un dissesto finanziario. L'anno seguente fa quindi ritorno nella sua città, ingaggiato dallo Spezia, militante in Serie C1. Il primo anno fa da riserva di Luca Mondini mentre nel secondo s'impone titolare, mettendosi in luce e finendo così nelle mire del Venezia di Maurizio Zamparini, che lo ingaggia nell'estate 1993.

In Veneto disputa tre campionati, tutti in Serie B, finché nell'estate 1996 passa all'Inter, in cerca di un dodicesimo di affidamento per Gianluca Pagliuca.[1] Con i nerazzurri fa il suo esordio in Serie A il 15 maggio 1997, subentrando nei minuti finali della vittoriosa sfida interna contro la Reggiana. Nei tre anni e mezzo trascorsi a Milano partecipa da comprimario alla vittoria della Coppa UEFA 1997-1998 e si fa apprezzare per l'impegno settimanale sempre profuso in allenamento, pur conscio di andare incontro a pressoché nulle possibilità d'impiego, essendo chiuso nel ruolo dall'inamovibile Pagliuca.[1]

Nel gennaio 1999 passa al Perugia di Luciano Gaucci, reduce da una prima parte di campionato in cui non ha trovato soluzione il dualismo Pagotto-Roccati tra i pali:[2] ben presto il neoacquisto si prende le chiavi della porta,[2] contribuendo con ottime prestazioni alla permanenza degli umbri in Serie A.[3][4] Rimane a Perugia per il successivo quadriennio, assurgendo tra i protagonisti di questo ciclo biancorosso in massima categoria e a posteriori tra i migliori estremi difensori nella storia dei Grifoni.[2]

Il legame con il Perugia s'interrompe nel 2002 per dissidi con il tecnico Serse Cosmi,[5] sicché nell'estate 2002 firma per il Siena, in serie cadetta. Pochi giorni prima di aggregarsi ai ritiro precampionato, tuttavia, è vittima di un incidente stradale che gli causa delle gravi lesioni al braccio destro:[5] la situazione non migliora nei mesi seguenti, tanto che in dicembre il club toscano rescinde il contratto col portiere, decisione che de facto lo costringe al ritiro dall'attività agonistica.[5]

Dopo il ritiro modifica

Dopo il ritiro dal calcio giocato è andato a ricoprire la mansione di preparatore dei portieri per l'Ancona. Fino al giugno 2012 ha allenato i portieri nella Junior Jesina, squadra di Jesi che rientra nel progetto di scuola calcio di Roberto Mancini. Nella stagione 2012-2013 è stato preparatore degli estremi difensori del Milazzo. Con lo stesso ruolo, nella seconda metà della stagione 2017-2018 è tornato brevemente al Perugia.[6] Dal luglio 2021 entra nello staff della Triestina,[7] mentre dal giugno 2022 è tra i collaboratori dell'allenatore ed ex compagno di squadra Cristian Bucchi nello staff tecnico dell'Ascoli.[8]

Al di fuori dell'attività tecnica, rimasto legato all'ambiente perugino, a cavallo degli anni 2010 e 2020 è stato opinionista sportivo per Umbria TV.

Palmarès modifica

Inter: 1997-1998

Note modifica

  1. ^ a b c d Luca Curino, Mazzantini, una sicurezza per l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 9 febbraio 1997.
  2. ^ a b c Raffaele Garinella, Il guardiano della porta del grifo: storie di protagonisti e comparse, di leggende e di meteore, su lnx.tifogrifo.com, 18 gennaio 2018.
  3. ^ Mario Mariano, Lucescu: ma il gioco non manca, in La Stampa, 15 febbraio 1999, p. 28.
  4. ^ Mario Mariano, Calori fa il leader per scacciare le ombre, in La Stampa, 30 agosto 1999, p. 26.
  5. ^ a b c Giuseppe Silvestri, Mazzantini rischia il braccio, in La Gazzetta dello Sport, 25 gennaio 2003.
  6. ^ Bentornato Andrea!, su acperugiacalcio.com, 13 febbraio 2018.
  7. ^ Portieri alabardati nelle mani di Andrea Mazzantini, su citysport.news, 8 luglio 2021.
  8. ^ Ascoli, con mister Bucchi quattro collaboratori, su veratv.it, 13 giugno 2022.

Collegamenti esterni modifica