Anser fabalis

specie di uccello

L'oca granaiola della taiga (Anser fabalis Latham, 1787) è un uccello della famiglia degli Anatidi.[2]

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Oca granaiola della taiga
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Anseriformes
Famiglia Anatidae
Sottofamiglia Anserinae
Tribù Anserini
Genere Anser
Specie A. fabalis
Nomenclatura binomiale
Anser fabalis
(Latham, 1787)
Sinonimi

Anas segetum (Gmelin, 1789)
(fonte: WoRMS)

Anser fabalis

Tassonomia modifica

Il Congresso Ornitologico Internazionale riconosce tre sottospecie:[2]

La sottospecie Anser fabalis serrirostris è stata elevata al rango di specie a sé stante (Anser serrirostris).

Descrizione modifica

Appena più piccola dell'oca selvatica (lunghezza totale 66–84 cm, apertura alare 142–175 cm e peso 2–4 kg), l'oca granaiola presenta un piumaggio brunastro con capo e collo più scuri e il becco con gradazioni variabili dal nero all'arancio[3]. I due sessi sono simili[3].

Questa specie si può confondere con l'oca zamperosee (Anser brachyrhynchus), di dimensioni inferiori con becco più corto e zampe rosee, di comparsa accidentale in Italia. Comune e svernante è invece l'oca lombardella maggiore (Anser albifrons), riconoscibile per le barrature scure delle parti inferiori e per la fronte bianca, mentre nella più piccola oca lombardella minore (Anser erythropus) la macchia bianca frontale è più estesa e l'occhio è contornato da un anello giallo; nidificante nelle zone artiche migra per svernare nell'Europa sud-orientale, ma capita raramente in Italia.

Distribuzione e habitat modifica

L'oca granaiola è una specie migratrice diffusa con cinque sottospecie in Eurasia settentrionale. In Europa nidifica a nord del 60º parallelo e sverna a sud dell'areale fino al bacino del Mediterraneo. In Italia sverna con regolarità ma in numero molto fluttuante variabile tra poche centinaia e qualche migliaia di individui.

Nidifica nelle torbiere, nella tundra, ai margini boscosi delle paludi, dei laghi e dei fiumi, creando una concavità scavata e poco profonda. Il nido è costruito dalla femmina. Sverna in zone umide costiere, praterie umide e zone coltivate. Di abitudini sospettose e gregarie come le altre oche, frequenta le zone di pascolo al crepuscolo o di notte.

Biologia modifica

In maggio-giugno depone di solito 4-6 uova, alla cui incubazione provvede esclusivamente la femmina per 27-29 giorni. I piccoli volano a circa 40 giorni di vita. Depone un'unica covata annua. I pulcini sono sorvegliati e accuditi da entrambi gli adulti. Gregaria, durante le migrazioni si associa in particolare all'oca lombardella maggiore. Si nutre di sostanze vegetali. I richiami emessi sono forti e musicali.

Note modifica

  1. ^ (EN) BirdLife International 2016, Anser fabalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 novembre 2017.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Anatidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 26 novembre 2017.
  3. ^ a b CRC Handbook of Avian Body Masses by John B. Dunning Jr. (Editor). CRC Press (1992), ISBN 978-0-8493-4258-5.

Bibliografia modifica

  • Sangster, George and Gerald J. Oreel (1996) Progress in taxonomy of Taiga and Tundra Bean Geese Dutch Birding 18(6): 310-316
  • Oates, John (1997) Identification of Taiga Bean Goose and Tundra Bean Goose Birding World 10(11): 421-6
  • Ruokonen, M., K. Litvin and T. Aarvak (2008) Taxonomy of the bean goose - pink-footed goose Molecular Phylogenetics and Evolution 48:554-562
  • Brown, Dan (2010) Identification and taxonomy of bean geese Birding World 23(3):110-121
  • Harrison, Colin (1988) Nidi, uova e nidiacei degli uccelli d'Europa, p. 95 ISBN 88-7021-413-3

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