Antichrist (film)

film del 2009 diretto da Lars von Trier

Antichrist è un film horror del 2009 scritto e diretto da Lars von Trier e interpretato da Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg.[1]

Antichrist
Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe nella scena iniziale del film
Titolo originaleAntichrist
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneDanimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Svezia
Anno2009
Durata104 min
109 min (versione integrale)
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 2,35:1
Generethriller, orrore, drammatico
RegiaLars von Trier
SoggettoLars von Trier
SceneggiaturaLars von Trier
ProduttoreMeta Louise Foldager
Produttore esecutivoBettina Brokemper, Peter Garde, Peter Aalbæk Jensen
Casa di produzioneZentropa Entertainments, Slot Machine, Liberator Productions, Arte France Cinéma, Memfis Film International, Trollhättan Film, Lucky Red
Distribuzione in italianoKey Films
FotografiaAnthony Dod Mantle
MontaggioÅsa Mossberg, Anders Refn
Effetti specialiFabian Grobholz, Dennis Kron, Erik Zumkley
MusicheKristian Eidnes Andersen
ScenografiaKarl Júlíusson
CostumiFrauke Firl
TruccoUta Bucklitsch, Thomas Foldberg, Antje Bockeloh
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La pellicola è stata dedicata alla memoria del regista sovietico Andrej Tarkovskij.

Trama modifica

Il film è diviso in quattro capitoli:

  1. "Pena" o "lutto" (Grief);
  2. "Dolore (Il caos regna)" (Pain, Chaos Reigns);
  3. "Disperazione (Ginocidio)" (Despair, Gynocide);
  4. "I tre mendicanti" (The Three Beggars), corrispondente ai primi tre capitoli. I loro nomi appaiono sulle statuette che nel prologo stanno sul davanzale e che il bambino getta a terra prima di cadere dalla finestra, nomi che ritorneranno sulle carte che la madre aveva ritagliato per la propria tesi, accompagnati dalle figure di tre animali: cervo, volpe e corvo.

Il figlio di una coppia senza nome muore tragicamente, cadendo da una finestra rimasta aperta, mentre i due genitori, di cui durante tutto il film non viene mai rivelato il nome, stanno avendo un rapporto sessuale.

La madre cade al funerale del ragazzino e finisce in ospedale per tutto il mese successivo, perché affetta da un'insolita e grave paralisi; tuttavia suo marito, psicoterapeuta, decide di aiutare personalmente la moglie a superare il trauma, pur conscio della non ortodossia del comportamento. Perciò i due decidono di ritirarsi in una casa nel bosco di Eden allo scopo di vincere e superare le paure recondite della moglie tramite una terapia d'esposizione, dato che legate alla presunta malignità della natura.

Il percorso terapeutico porta a svelare l'ambiguità della donna, che aveva passato l'estate precedente con il figlioletto proprio a Eden, per scrivere una tesi contro la persecuzione delle donne identificate come streghe ed il femminicidio. Lui un giorno trova gli scritti della moglie, scopre che ella, mentre scriveva, è arrivata a credere che tutte le donne siano intrinsecamente malvagie, e la rimprovera per questo: i due litigano e la donna diviene sempre più irata, tanto da spingerlo freneticamente, durante l'alterco, a fare sesso violento ai piedi di una quercia, visibilmente morta, nelle cui radici i corpi di altri esseri umani si intrecciano fino a perdersi.

Dopo che il marito scopre le pulsioni distruttive della moglie, la vicenda diventa follemente tragica e si consuma in una spirale di crescente violenza semi-cosciente, con una serie di episodi sempre più inquietanti: per esempio una mattina lui viene svegliato dal rumore di alcune ghiande della quercia morta cadere sul tetto di metallo della loro casupola, scopre di avere una mano piena di zecche ed esce all'esterno, per trovare immediatamente sulla soglia una volpe rossa che si sta sventrando da sola, che grottescamente gli grida "Il caos regna!" per poi correre via.

Una sera, mentre lui è nel capanno dov'è la legna da ardere raccolta, lei lo attacca e lo accusa di volerla lasciare, per poi gettarlo per terra e montargli sopra; prende un ciocco di legno e glielo spacca sul pene, facendogli perdere conoscenza. Subito dopo lo masturba, e dopo avergli fatto eiaculare sangue ed eseguito un foro nella sua gamba, infilandoci dentro una pesante mola, lo lascia lì ed esce dal capanno.

L'uomo si sveglia più tardi da solo e, incapace di allentare il chiavistello, si nasconde alla base della quercia morta, trascinandosi per via della gamba ferita. Ma al suono di un corvo sulla cima dell'albero, la donna lo trova, lo aggredisce e lo seppellisce in parte.

Però, a notte fonda, piena di rimorsi, la donna decide di liberare l'uomo e lo aiuta a tornare alla loro casupola, dove gli dice che solo "quando arrivano i Tre Mendicanti" lui potrà morire. In un atto di follia, la donna si taglia la clitoride con un paio di forbici. I due sono poi visitati dal corvo (la morte), dal cervo (il dolore) e dalla volpe (la disperazione), indicati come i famosi Tre Mendicanti, ed intanto inizia brutalmente a grandinare (presunto "potere" delle donne accusate di stregoneria).

Lui trova la chiave inglese per aprire la mola e liberarsi la gamba, così lei lo attacca con le stesse forbici con cui si era mutilata, non riuscendoci, poiché l'uomo riesce a svitare la smerigliatrice e, dopo aver strangolato la donna, ne brucia il cadavere su una pira.

Conclusa la colluttazione, l'uomo zoppica fuori dalla casupola, mentre i Tre Mendicanti lo guardano, ora avvolti da una luce accecante. Raggiunta la cima di una collina, sotto una luce brillante osserva con stupore centinaia di donne in abiti antiquati avanzare verso di lui coi loro volti offuscati.

 
Il regista Lars von Trier durante la premiere del film al Festival di Cannes 2011

Produzione modifica

Sviluppo modifica

Il regista sviluppò l'idea del film nel 2006, durante un periodo di forte depressione. La produzione del film era originariamente prevista per il 2005, ma il suo produttore esecutivo Peter Aalbæk Jensen ha accidentalmente rivelato alcuni particolari della stesura iniziale che hanno fatto infuriare Von Trier e spinto lo stesso regista a ritardare l'inizio delle riprese per poter riscrivere la sceneggiatura.

Inoltre la pellicola costituisce il primo capitolo della cosiddetta Trilogia della Depressione (Depression Trilogy in lingua originale), diretta interamente da Von Trier e proseguita con Melancholia nel 2011 e Nymphomaniac nel 2013.[2]

Il budget del film ammonta a 11 milioni di dollari.[3]

Distribuzione modifica

Il film ha rappresentato "lo scandalo del Festival di Cannes 2011",[4] al quale era in concorso, ed è stato descritto, dalla rivista The Telegraph, come "il film più scioccante della storia del Festival".[5]

Divieti modifica

Il film, per le molteplici e complesse scene di sesso e violenza, è stato, in diverse parti del mondo, permesso solo a determinate fasce d'età: in Italia, come in Irlanda, Regno Unito e molti dei restanti Stati dell'Europa, il film è stato vietato ai minori di 18 anni,[6] mentre in Francia il divieto è stato imposto, però soltanto dopo 7 anni dopo l'uscita nelle sale cinematografiche, ai minori di 16 anni.[7]

Colonna sonora modifica

Il brano di musica classica che fa da sfondo al prologo e all'epilogo del film è l'aria Lascia ch'io pianga di Georg Friedrich Händel[8], che costituisce anche il tema principale della colonna sonora del film, che è stata interamente rilasciata, dopo dieci anni dall'uscita del film, in vinile in edizione limitata, a partire dal 6 settembre 2019, dall'etichetta discografica inglese Cold Spring.[9]

Tracce modifica

  1. Kristian Eidnes Andersen - Introduzione - 1:32
  2. George Frideric Handel - Lascia ch'io pianga - Prologo - 5:22
  3. Kristian Eidnes Andersen - Treno - 0:35
  4. Kristian Eidnes Andersen - Feto - 1:13
  5. Kristian Eidnes Andersen - Attico - 1:32
  6. George Frideric Handel - Lascia ch'io pianga - Epilogo - 2:33
  7. Kristian Eidnes Andersen - Crediti Pt. 1 - 1:17
  8. Kristian Eidnes Andersen - Crediti Pt. 2 - 1:23

Accoglienza modifica

Incassi modifica

Il film, che ha ricevuto recensioni contrastanti da parte di critica e pubblico, si è rivelato un flop al botteghino negli Stati Uniti, dove ha guadagnato soltanto 397.070 dollari esatti. Paradossalmente il film ha ricevuto un incasso maggiore in Italia, pari a 512.872 .[10]

Critica modifica

Sul sito web Rotten Tomatoes, il film riceve il 54% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 5.5 su 10, basato su 159 recensioni; il consenso critico del sito descrive il film come: "Raccapricciante, esplicito e molto controverso; l'horror d'autore di Lars von Trier, sebbene girato magnificamente, non è facile da guardare".[11]

Invece su Metacritic il film ha un punteggio medio di 49 su 100 sulla base di 34 recensioni;[12] mentre su Variety è scritta la recensione: "Il regista insegue i demoni personali di danni fisici sessuali, religiosi ed esoterici, così come i sentimenti per le donne che devono essere di conforto per coloro che sono più vicini a loro… Viaggiando in profondità, questo potrebbe rivelarsi un ottimo film di appuntamenti per le coppie del dolore."[13]

Analisi modifica

Il film si sviluppa attorno a due soli attori (Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg). Nel film, in cui compaiono suggestioni di film horror ed erotici, si accavallano aspetti simbolici psicoanalitici, filosofici e onirici tesi a descrivere il lungo periodo di depressione vissuto dal regista.[14]

Inoltre, secondo alcune interpretazioni, le figure dei tre animali che compaiono nel film (la volpe, il corvo e il cervo) hanno un significato allegorico che può essere rintracciato nei bestiari medioevali:

1) La volpe: rappresenta la lussuria; in conseguenza di ciò, la tana della volpe simboleggia l'utero.

2) Il corvo: si riferisce tanto alla morte del figlio della coppia, quanto alla dinamica della relazione stessa. Per quanto riguarda il primo aspetto: i cuccioli di corvo, non avendo ancora il tipico piumaggio nero, spesso non vengono riconosciuti dai loro genitori e per questo abbandonati. Per quanto riguarda il secondo: il corvo viene spesso descritto come un animale che si nutre delle carcasse, a partire dagli occhi; diventa così la metafora dell'amore che prima inganna gli occhi e s'insedia nella mente e nel cuore degli amanti.

3) Il cervo: secondo la simbologia cristiana, il cervo viene spesso considerato la rappresentazione di Cristo contrapposta a quella di Satana. Nella mitologia nordica, invece, i cervi rappresentano dee o fate maligne, che attirano i cacciatori in luoghi isolati per ucciderli o trasformarli a loro volta in cervi.[15]

Riconoscimenti modifica

Videogioco modifica

Un articolo del giugno 2009 del quotidiano danese Politiken parlava del fatto che fosse in lavorazione un videogioco chiamato Eden, basato proprio sul film.[18] Sarebbe dovuto iniziare dal punto in cui finiva il film, ma già a partire dal 2011, Zentropa Games, l'azienda che aveva lanciato il progetto, ha cessato l'attività ed Eden è stato cancellato.[19]

Note modifica

  1. ^ Antichrist - Film (2009), su ComingSoon.it. URL consultato il 21 giugno 2022.
  2. ^ Lars von Trier e la trilogia della depressione - 180gradi, su 180 gradi, 27 luglio 2016. URL consultato il 21 giugno 2022.
  3. ^ themoviedb.org, https://www.themoviedb.org/movie/17609-antichrist?language=it-IT.
  4. ^ Scandalo a Cannes: il provocatore Lars Von Trier presenta Antichrist, su Movieplayer.it. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  5. ^ Antichrist, at Cannes 2009 - review, su www.telegraph.co.uk. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  6. ^ Antichrist (2009) - IMDb. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  7. ^ Antichrist di Lars von Trier censurato in Francia sette anni dopo l’uscita nelle sale, su DELITTI IMPERFETTI, 7 febbraio 2016. URL consultato il 21 giugno 2022.
  8. ^ Antichrist (2009) - Soundtracks
  9. ^ La colonna sonora di “Antichrist” di Lars von Trier da oggi disponibile su vinile, su https://deerwaves.com. URL consultato il 21 giugno 2022.
  10. ^ Antichrist - Film 2009, su Movieplayer.it. URL consultato il 3 marzo 2024.
  11. ^ (EN) Antichrist. URL consultato il 25 agosto 2022.
  12. ^ Antichrist. URL consultato il 25 agosto 2022.
  13. ^ (EN) Todd McCarthy, Todd McCarthy, Antichrist, su Variety, 18 maggio 2009. URL consultato il 25 agosto 2022.
  14. ^ Ho fatto un horror pornografico per sfuggire alla depressione, in la Repubblica, 5 maggio 2009. URL consultato il 12 luglio 2011.
  15. ^ Antichrist: la volpe, la cerva e il corvo nelle lande del peccato, su cinefacts.it. URL consultato il 15 marzo 2022.
  16. ^ (EN) Awards 2009, su festival-cannes.fr. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  17. ^ Antichrist domina la cerimonia dei Robert, su Cineuropa - il meglio del cinema europeo. URL consultato il 21 giugno 2022.
  18. ^ (EN) Lane Brown, Finally, Antichrist to Become a Video Game - Slideshow, su Vulture. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  19. ^ (EN) Eden (Antichrist) [Cancelled - PC, Xbox 360, PS3] - Unseen64, su Unseen64: Beta, Cancelled & Unseen Videogames!, 27 giugno 2017. URL consultato il 21 giugno 2022.

Collegamenti esterni modifica

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