Antonio Galdo

giornalista e scrittore italiano

Antonio Galdo (Napoli, 17 ottobre 1957) è un giornalista e scrittore italiano.

Biografia modifica

Vive a Roma, e ha lavorato per i più importanti giornali italiani (l’ultimo è La Stampa). Dirige il sito Nonsprecare.it, leader nel settore Stili di vita e Sostenibilità, nato da tre suoi libri, Non sprecare, Basta Poco e L’egoismo è finito, tutti pubblicati con la casa editrice Einaudi. Sia sul sito Nonsprecare.it sia nella trilogia einaudiana di Galdo, la bussola editoriale è rappresentata dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’Agenda 2030 dell’ONU. Il mondo di oggi e di domani, dove il cambiamento passa certo per le scelte politiche ma innanzitutto per quelle individuali, che come persone facciamo ogni giorno. Alla stessa linea è ispirato il Premio Non sprecare, che Galdo ha creato nel 2009 e attualmente dirige e realizza in collaborazione con l’università LUISS.

Galdo inizia il suo percorso professionale al quotidiano Il Mattino, dove scrive da cronista quando è ancora studente universitario. Qualche anno dopo la laurea in Economia e Commercio, e dopo diverse esperienze di lavoro con varie testate a Napoli, Roma, Londra e Milano, si trasferisce definitivamente a Roma. Qui diventa una firma di punta del settimanale Panorama, dove resta per circa vent'anni, e intanto consolida la sua collaborazione, durata dieci anni, con Enzo Biagi, per la realizzazione dei programmi televisivi di un autentico caposcuola del giornalismo italiano.

Galdo ha realizzato, e firmato da autore, diversi programmi televisivi (tra questi La storia della classe dirigente in Italia per Rai Educational) e radiofonici (tra questi I Palazzi del potere, Fabbriche, Vite sprecone) per Radio 2 e per Radio 3.

Ha avuto due brevi parentesi di direttore. La prima, quando a soli 28 anni creò il mensile Itinerario a Napoli, ispirandosi a una continuità editoriale e culturale con la rivista Nord e Sud, fondata da Francesco Compagna nel 1954, dopo avere lasciato Il Mondo di Mario Pannunzio. Galdo conosceva bene la parabola di Nord e Sud, in quanto agli inizi della sua carriera aveva scritto diversi articoli anche per la rivista di Compagna. Rinunciò alla direzione di Itinerario nel 1989, per trasferirsi a Milano, da dove ha fatto per due anni l’inviato speciale per un network di quotidiani, tra i quali Il Mattino, Il Secolo XIX e La Gazzetta del Mezzogiorno. La seconda parentesi di direttore, tra il 2008 e il 2010, è durata meno di due anni, durante i quali Galdo ha diretto il quotidiano L'Indipendente[2] provando a farlo diventare la voce dei “Moderati rivoluzionari”. Un tentativo che però si concluse, senza successo, con la vendita del giornale.

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ Albo vincitori "Isola di Arturo", su premioprocidamorante.it. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
  1. ^ Vite sprecone su Radio 2 Archiviato Archiviato il 20 febbraio 2014 in Internet Archive. il 20 febbraio 2014 in Internet Archive.
  2. ^ I moderati che vorrei

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34736557 · ISNI (EN0000 0000 4354 5191 · SBN CFIV106404 · Europeana agent/base/134339 · LCCN (ENnb98000086 · GND (DE170943240 · BNF (FRcb150291628 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb98000086