Arbedo-Castione

comune svizzero

Arbedo-Castione (in dialetto ticinese Arbed-Castion[senza fonte]) è un comune svizzero di 4 812 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Bellinzona. È stato istituito nel 1820 con la fusione del comune soppresso di Arbedo con la località di Castione, fino ad allora frazione del comune di Lumino; capoluogo comunale è Arbedo.

Arbedo-Castione
comune
Arbedo-Castione – Stemma
Arbedo-Castione – Veduta
Arbedo-Castione – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBellinzona
Amministrazione
SindacoLuigi Decarli (PLR) dal 2008
Lingue ufficialiItaliano
Data di istituzione1820
Territorio
Coordinate46°12′53.463″N 9°02′46.72″E / 46.214851°N 9.046311°E46.214851; 9.046311 (Arbedo-Castione)
Altitudine283 m s.l.m.
Superficie21,52 km²
Abitanti5 101 (2018)
Densità237,04 ab./km²
FrazioniArbedo, Castione, Molinazzo
Comuni confinantiBellinzona, Lumino, Roveredo (GR)
Altre informazioni
Cod. postale6517, 6532
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5001
TargaTI
Nome abitantiarbedesi, castionesi
CircoloArbedo-Castione
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Arbedo-Castione
Arbedo-Castione
Arbedo-Castione – Mappa
Arbedo-Castione – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il comune è formato dai due nuclei di Arbedo (comprendente la frazione di Molinazzo[1]) e Castione, siti ai due lati del fiume Moesa nel punto della sua confluenza con il fiume Ticino; il territorio comunale si estende per 21,52 km².

Arbedo-Castione è uno dei pochi comuni a essere sorto non sul delta di uno dei numerosi torrenti che segnano la valle del Ticino ma direttamente sul piano: di conseguenza il territorio comunale è stato sempre minacciato dalle fuoriuscite dei due fiumi e dalle malattie dovute alla presenza di paludi, diffuse ovunque fino alla metà del XX secolo[2].

Storia modifica

È probabile che i fiumi siano serviti da relativa protezione dalle azioni di brigantaggio che periodicamente colpivano i villaggi posti direttamente sulle principali vie di transito verso il passo del San Gottardo e il passo del San Bernardino[2].

Il villaggio originario si sviluppò nel Medioevo fra i due fiumi e per secoli fu strettamente collegato a quello di Lumino, tanto che il territorio comune dei due villaggi risultava indiviso ancora nel 1865, mentre la separazione in due parrocchie avvenne nel 1626. Furono secoli di povertà e di piccole dispute sul possesso dei terreni che in sostanza lasciarono i due villaggi "uniti ma divisi" fino al XIX secolo e che coinvolsero anche il vicino villaggio di Arbedo[3].

L'aggregazione fra Castione e Arbedo avvenne nel 1820 su proposta fatta da due delegati di Castione nel 1810 e ribadita nel 1817, e fu motivata in primo luogo dal desiderio di mitigare in qualche modo la povertà in cui si trovava la regione, sia in seguito alle guerre napoleoniche che causarono indirettamente danni a tutta la regione (le truppe di passaggio gravarono pesantemente sugli scarsi redditi della popolazione), sia a seguito di una carestia che colpì il Canton Ticino alcuni anni dopo[3].

La fusione provocò varie polemiche fra le poche decine di abitanti di Castione e di Arbedo (a quell'epoca Castione contava 40 abitanti, mentre Arbedo ne contava 391). L'aggregazione non pose fine alle dispute, anzi: contrastata sin dall'inizio da Lumino, che vi vedeva la perdita di alcuni suoi privilegi, sfociò dal 1840 in una serie di tentativi di secessione di Castione da Arbedo, che si conclusero solo nel 1863 con un accordo fra i tre villaggi[3].

Il 2 ottobre 1928 si formò, nella valle di Arbedo, un laghetto, in seguito alla grande frana che ostruì il riale Traversagna in zona Orbello. Lo scoscendimento si produsse sul versante sinistro della valle, ai piedi del monte Arbino[1] (1 694 m s.l.m.), interessando una zona fra la val Taglio e la val Pium, di circa 2 km². Il cedimento della montagna era già stato osservato prima del 1928. Non ci furono vittime; tuttavia andarono distrutti molti boschi e i pascoli degli Alpi, allora frequentati l'estate. Sono pure scomparse tutte le cascine e le stalle dei monti Chiara, Monda e Ruscada. Distrutta, risultò anche una teleferica adibita al trasporto del legname sui monti, così pure parte della condotta d'acqua. La valle di Arbedo si arricchì così di un laghetto naturale: il laghetto d'Orbello[4].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[5]

Cultura modifica

Istruzione modifica

Ad Arbedo ci sono la scuola dell'infanzia e la scuola elementare; la scuola media è a Castione.

Note modifica

  1. ^ a b c Giuseppe Chiesi, Martin Peter Schindler, Arbedo-Castione, in Dizionario storico della Svizzera, 4 agosto 2009. URL consultato il 10 agosto 2017.
  2. ^ a b Storia, su castione.ch. URL consultato l'11 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  3. ^ a b c Storia, su sito istituzionale del comune di Arbedo-Castione. URL consultato il 10 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2011).
  4. ^ Il Dovere, 3 ottobre 1928
  5. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia modifica

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. 3.
  • Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, (Arbedo, 165-178), (Castione, 183-186).
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, (Arbedo 36-37, 40, 181-183, 254), (Castione 280, 301, 396).
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 26-28, 35.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 280, 288.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 18, 59.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN157092843 · LCCN (ENn79052418 · GND (DE4742196-4 · J9U (ENHE987007561810205171
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino