Arcidiocesi di San Salvador di Bahia

arcidiocesi della Chiesa Cattolica Romana in Brasile

L'arcidiocesi di San Salvador di Bahia (in latino: Archidioecesis Sancti Salvatoris in Brasilia) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Brasile appartenente alla regione ecclesiastica Nordeste 3. Nel 2020 contava 1.474.100 battezzati su 3.151.905 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Sérgio da Rocha.

Arcidiocesi di San Salvador di Bahia
Archidioecesis Sancti Salvatoris in Brasilia
Chiesa latina
Consiglio episcopaleNordeste 3
Diocesi suffraganee
Alagoinhas, Amargosa, Camaçari, Cruz das Almas, Eunápolis, Ilhéus, Itabuna, Teixeira de Freitas-Caravelas
 
Arcivescovo metropolita e primatecardinale Sérgio da Rocha
AusiliariMarco Eugênio Galrão Leite de Almeida,[1]
Dorival Souza Barreto Júnior,[2]
Valter Magno de Carvalho[3]
Arcivescovi emeritiMurilo Sebastião Ramos Krieger, S.C.I.
Presbiteri265, di cui 153 secolari e 112 regolari
5.562 battezzati per presbitero
Religiosi190 uomini, 638 donne
Diaconi108 permanenti
 
Abitanti3.151.905
Battezzati1.474.100 (46,8% del totale)
StatoBrasile
Superficie1.320 km²
Parrocchie101 (10 vicariati)
 
Erezione25 febbraio 1551
Ritoromano
CattedraleTrasfigurazione del Signore
IndirizzoCuria Metropolitana, Av. Leovigildo Filgueiras 270, Garcia, 40100-000 Salvador, BA, Brazil
Sito webwww.arquidiocesesalvador.org.br
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Brasile
La basilica minore di Nossa Senhora da Conceição di Praia.
La basilica minore di Nosso Senhor do Bonfim.
Il palazzo arcivescovile di Salvador.

Territorio modifica

L'arcidiocesi comprende 5 comuni nella parte orientale dello stato brasiliano di Bahia: Salvador, Itaparica, Lauro de Freitas, Salinas da Margarida e Vera Cruz.

Sede arcivescovile è la città di Salvador, dove si trova la cattedrale della Trasfigurazione del Signore. Appartengono all'arcidiocesi tre basiliche minori a Salvador: São Sebastião, Nosso Senhor do Bonfim e Nossa Senhora da Conceição da Praia.

Il territorio si estende su 1.320 km² ed è suddiviso in 101 parrocchie, raggruppate in 10 foranie.

Provincia ecclesiastica modifica

La provincia ecclesiastica di San Salvador di Bahia, istituita nel 1676, comprende 8 suffraganee nella parte sud-orientale dello Stato di Bahia:

Storia modifica

La diocesi di San Salvador di Bahia fu eretta il 25 febbraio 1551 con la bolla Super specula di papa Giulio III, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Funchal (oggi diocesi). Fu la prima diocesi brasiliana. Originariamente era suffraganea della stessa arcidiocesi, ma per pochi mesi, perché il 3 luglio dello stesso anno entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Lisbona[4].

Il 19 luglio 1575 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prelatura territoriale di Rio de Janeiro (oggi arcidiocesi).

Il 16 novembre 1676 la diocesi ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Olinda[5] (oggi arcidiocesi di Olinda e Recife) e nel contempo è stata elevata ad arcidiocesi metropolitana con la bolla Inter pastoralis di papa Innocenzo XI. Con la stessa bolla agli arcivescovi di San Salvador di Bahia è stato concesso il titolo di primate del Brasile. Da questa data fino al 13 gennaio 1844 gli arcivescovi di San Salvador di Bahia esercitarono la loro giurisdizione metropolitica sulle diocesi africane di São Tomé e Príncipe e di Congo in Angola (oggi arcidiocesi di Luanda).

Nel 1707 l'arcivescovo Sebastião Monteiro da Vida convocò il primo sinodo della chiesa di Bahia, le cui Constituições Primeiras do Arcebispado da Bahia rappresentano uno dei più importanti documenti religiosi del periodo coloniale brasiliano. Lo stesso arcivescovo dette avvio alla costruzione del palazzo arcivescovile.

L'arcidiocesi, la prima e la più grande del Brasile, ha ceduto a più riprese porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove diocesi e precisamente:

Cronotassi degli arcivescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Pedro Fernandes Sardinha † (25 febbraio 1551 - 16 luglio 1556 deceduto)
  • Pedro Leitão † (23 marzo 1558 - ottobre 1573 deceduto)
  • Antônio Barreiros, O.Cist. † (20 luglio 1575 - 11 maggio 1600 deceduto)
    • Sede vacante (1600-1602)
  • Constantino Barradas † (23 settembre 1602 - giugno 1618 dimesso)
    • Sede vacante (1618-1621)
  • Marcos Teixeira de Mendonça † (25 ottobre 1621 - 8 ottobre 1624 deceduto)
    • Sede vacante (1624-1627)
  • Miguel Pereira † (29 novembre 1627 - 16 agosto 1630 deceduto)
    • Sede vacante (1630-1632)
  • Pedro da Silva Sampaio † (6 settembre 1632 - 15 aprile 1649 deceduto)
    • Sede vacante (1649-1669)
  • Estevão dos Santos Carneiro de Moraes, C.R.S.J.E. † (17 giugno 1669 - 6 giugno 1672 deceduto)
    • Sede vacante (1672-1676)
  • Gaspar Barata de Mendonça † (16 novembre 1676 - prima del 27 gennaio 1682 dimesso)
  • João da Madre de Deus Araújo, O.F.M. † (4 maggio 1682 - 13 giugno 1686 deceduto)
  • Manoel da Ressurreição, O.F.M. † (12 maggio 1687 - 16 gennaio 1691 deceduto)
  • João Franco de Oliveira † (9 gennaio 1692 - 18 aprile 1701 nominato arcivescovo, titolo personale, di Miranda)
  • Sebastião Monteiro da Vida, S.I. † (8 agosto 1701 - 7 settembre 1722 deceduto)
    • Sede vacante (1722-1725)
  • Luis Álvares de Figueiredo † (21 febbraio 1725 - 19 agosto 1735 deceduto)
    • Sede vacante (1735-1738)
  • José Fialho, O.Cist. † (3 settembre 1738 - 2 gennaio 1741 nominato arcivescovo, titolo personale, di Guarda)
  • José Botelho de Matos † (2 gennaio 1741 - 7 gennaio 1760 ritirato)
    • Sede vacante (1760-1770)
  • Manoel de Santa Inês Ferreira, O.C.D. † (6 agosto 1770 - 23 giugno 1771 deceduto)
  • Joaquim Borges de Figueroa † (8 marzo 1773 - 13 luglio 1778 dimesso)
  • Antônio de São José Moura Marinho, O.S.A. † (20 luglio 1778 - 9 agosto 1779 deceduto)[6]
  • Antônio Corrêa, O.S.A. † (13 dicembre 1779 - 12 luglio 1802 deceduto)
  • José de Santa Escolástica Álvares Pereira, O.S.B. † (26 marzo 1804 - 3 gennaio 1814 deceduto)
  • Francisco de São Dâmaso de Abreu Vieira, O.F.M. † (15 marzo 1815 - 18 novembre 1816 deceduto)
    • Sede vacante (1816-1820)
  • Vicente da Soledade Dias de Castro, O.S.B. † (28 agosto 1820 - 31 marzo 1823 deceduto)
    • Sede vacante (1823-1827)
  • Romualdo Antônio de Seixas Barroso † (21 maggio 1827 - 29 dicembre 1860 deceduto)
  • Manoel Joaquim da Silveira † (18 marzo 1861 - 23 giugno 1874 deceduto)
  • Joaquim Gonçalves de Azevedo † (18 dicembre 1876 - 6 novembre 1879 deceduto)
  • Luís Antônio dos Santos † (13 maggio 1881 - 17 maggio 1890 dimesso[7])
  • Antônio de Macedo Costa † (26 giugno 1890 - 20 marzo 1891 deceduto)
    • Sede vacante (1891-1893)
  • Jerônimo Tomé da Silva † (12 settembre 1893 - 19 febbraio 1924 deceduto)
  • Augusto Álvaro da Silva † (18 dicembre 1924 - 14 agosto 1968 deceduto)
  • Eugênio de Araújo Sales † (29 ottobre 1968 - 13 marzo 1971 nominato arcivescovo di Rio de Janeiro)
  • Avelar Brandão Vilela † (25 marzo 1971 - 19 dicembre 1986 deceduto)
  • Lucas Moreira Neves, O.P. † (9 luglio 1987 - 25 giugno 1998 nominato prefetto della Congregazione per i Vescovi)
  • Geraldo Majella Agnelo † (13 gennaio 1999 - 12 gennaio 2011 ritirato)
  • Murilo Sebastião Ramos Krieger, S.C.I. (12 gennaio 2011 - 11 marzo 2020 ritirato)
  • Sérgio da Rocha, dall'11 marzo 2020

Statistiche modifica

L'arcidiocesi nell'anno 2020 su una popolazione di 3.151.905 persone contava 1.474.100 battezzati, corrispondenti al 46,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.134.458 1.370.927 82,8 250 90 160 4.537 170 540 103
1966 1.710.230 1.829.000 93,5 208 75 133 8.222 222 652 84
1970 1.175.000 1.850.000 63,5 211 84 127 5.568 2 198 660 82
1976 1.612.983 1.702.983 94,7 191 84 107 8.444 10 211 655 74
1980 2.000.000 2.100.000 95,2 199 97 102 10.050 14 162 625 77
1990 2.680.000 3.180.000 84,3 219 111 108 12.237 30 168 676 98
1999 2.700.500 3.180.500 84,9 239 117 122 11.299 30 200 696 107
2000 2.174.778 3.185.594 68,3 240 117 123 9.061 32 188 650 108
2001 2.661.998 3.327.498 80,0 243 129 114 10.954 44 249 673 110
2002 2.487.558 3.370.675 73,8 261 129 132 9.530 46 251 741 109
2003 2.292.694 3.373.098 68,0 255 137 118 8.990 48 209 751 109
2004 2.495.439 3.544.658 70,4 263 142 121 9.488 49 222 775 109
2010 2.284.477 3.210.878 71,1 283 144 139 8.072 93 273 797 105
2014 2.774.000 3.284.000 84,5 278 161 117 9.978 81 230 762 110
2017 1.503.089 3.214.224 46,8 228 125 103 6.592 88 22 647 100
2020 1.474.100 3.151.905 46,8 265 153 112 5.562 108 190 638 101

Note modifica

  1. ^ Vescovo titolare di Albule.
  2. ^ Vescovo titolare di Tindari.
  3. ^ Vescovo titolare di Giufi.
  4. ^ (PT) Jurandir Coronado Aguilar, Conquista espiritual: a história da evangelização na Provincia Guairá, Roma, 2002, pp. 68-69 ISBN 88-7652-932-2
  5. ^ Dal 1611 al 1624 la diocesi aveva già subito delle temporanee cessioni territoriali: infatti il 12 agosto 1611 papa Paolo V con il breve In supereminenti militantis aveva eretto il vicariato ossia amministrazione spirituale del Pernambuco e aveva concesso a Filippo II di Portogallo e ai suoi successori sul trono portoghese di nominare, senza necessità di assenso della Santa Sede, un presbitero, purché laureato in teologia o in diritto canonico, alla carica di vicario o amministratore spirituale con giurisdizione quasi vescovile, sottraendo la capitania del Pernambuco alla giurisdizione ordinaria del vescovo di San Salvador di Bahia. Il 5 luglio 1614 con il breve In supereminenti militantis dello stesso papa Paolo V allo stesso vicario aveva concesso giurisdizione sulle capitanie di Paraiba, Itamaracá, Rio Grande e Maranhão, parimenti sottratte alla giurisdizione del vescovo di San Salvador di Bahia. Il 6 luglio 1624 papa Urbano VIII con il breve Romanus Pontifex aveva però revocato i brevi di Paolo V e aveva ristabilito la giurisdizione del vescovo di San Salvador di Bahia sulle quattro provincie che erano state erette in vicariato.
  6. ^ Morì prima di prendere possesso della sua sede.
  7. ^ Nominato arcivescovo titolare di Calcide di Siria.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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