Un'area di Brodmann si definisce come una regione della corteccia cerebrale definita (oltre che per la sua localizzazione anatomica) in base alla sua citoarchitettura, o organizzazione di cellule cerebrali (neuroni, astrociti e neuroglia) e fibre nervose.

Area di Brodmann
Superficie laterale del cervello con le aree di Brodmann numerate
Superficie mediale del cervello con le aree di Brodmann numerate
SistemaSistema nervoso centrale
Identificatori
FMA68596
Rappresentazione tridimensionale delle Aree di Brodmann.

Furono chiamate così a causa alla classificazione operata dal neurologo tedesco Korbinian Brodmann[1], all'inizio del XX secolo.

Storia modifica

Le aree di Brodmann furono originalmente definite dallo studioso tedesco, basandosi sulla citoarchitettonica corticale, ossia l'organizzazione dei neuroni (e delle fibre nervose) che si poteva osservare al microscopio ottico nella corteccia cerebrale usando la colorazione di Nissl.

Nel 1909 Brodmann pubblicò delle mappe comparative delle aree corticali negli umani, scimmie, e di altre specie,[2] assieme ad altre molte scoperte e osservazioni riguardanti i tipi cellulari generali e l'organizzazione laminare della corteccia cerebrale dei mammiferi. Considerando delle specie diverse fra loro, lo stesso numero di area di Brodmann non indica necessariamente aree omologhe.[3]

In seguito sono state pubblicate mappe della corteccia cerebrale più dettagliate e verificabili, ad esempio quella di Constantin von Economo e di Georg N. Koskinas che hanno migliorato enormemente la qualità delle classificazioni citoarchitettoniche.[4]

Importanza attuale modifica

Le aree di Brodmann sono state discusse, dibattute, raffinate, e rinominate in modo esauriente per circa un secolo, e rimangono il sistema di organizzazione della corteccia cerebrale umana più ampiamente noto e citato (oltre ai nomi classici dati dagli anatomisti alle strutture cerebrali nel corso dei secoli).

Molte delle aree che Brodmann definì soltanto in base alla loro organizzazione neuronale sono state sin da allora non confermate e correlate strettamente a diverse funzioni corticali. Per esempio, le aree di Brodmann 1, 2 e 3 non costituiscono la corteccia somato-sensoriale primaria; l'area 4 è la corteccia motoria primaria; l'area 17 è la corteccia visiva primaria; e le aree 41 e 42 corrispondono strettamente alla corteccia uditiva primaria. Alcune funzioni d'ordine superiore della corteccia cerebrale associativa sono state localizzate consistentemente e correlate alle stesse aree di Brodmann da metodi neurofisiologici, di risonanza magnetica funzionale, e altri metodi (ad es., la localizzazione molto convincente dell'area di Broca, connessa alla comprensione della lingua parlata rispetto alle aree di Brodmann 44 e 45 di sinistra). Comunque, l'imaging funzionale può solo localizzare approssimativamente le aree di Brodmann, per stabilire con esattezza le posizioni delle aree nel cervello di un singolo individuo è richiesta conferma tramite esame istologico.

Aree di Brodmann per primati umani e non-umani modifica

(*) L'area 52 si trova soltanto in primati non umani.

Alcune tra le aree originalmente descritte da Brodmann sono state ulteriormente suddivise, ad es., "23a" e "23b".[6]

Critiche modifica

Quando von Bonin e Bailey riuscirono a ricostruire una mappa cerebrale per il macaco, giudicarono inadeguata la descrizione di Brodmann, e scrissero:

In effetti Brodmann (1907), ha preparato una mappa del cervello umano che è stata ampiamente riprodotta, ma, sfortunatamente, i dati sui quali si basa non sono mai stati pubblicati[7]

In effetti si servirono dello schema citoarchitettonico di Constantin von Economo e di Georg N. Koskinas pubblicato nel 1925[4] che secondo loro presentava "l'unica descrizione dettagliata accettabile della corteccia cerebrale umana".

Note modifica

  1. ^ Korbinian Brodmann, in Wikipedia, 14 giugno 2018.
  2. ^ Vergleichende Lokalisationsleh - Titel - Physische Anthropologie (Thomas Hösche Sammlung) - ZB MED - Leibniz-Informationszentrum Lebenswissenschaften, su s2w.hbz-nrw.de. URL consultato il 25 novembre 2015.
  3. ^ (EN) Garey LJ., Brodmann's Localisation in the Cerebral Cortex, New York, Springer, 2006, ISBN 978-0387-26917-7.
  4. ^ a b (DE) Constantin von Economo & Georg N. Koskinas, Die Cytoarchitektonik der Hirnrinde des erwachsenen Menschen, Vienna and Berlin, Julius Springer, 1925.
  5. ^ Christina L. Fales, Deanna M. Barch e Melissa M. Rundle, Altered emotional interference processing in affective and cognitive-control brain circuitry in major depression, in Biological psychiatry, vol. 63, n. 4, 15 febbraio 2008, pp. 377-384, DOI:10.1016/j.biopsych.2007.06.012. URL consultato il 25 novembre 2015.
  6. ^ Brent A. Vogt, Deepak N. Pandya, Douglas L. Rosene, Cingulate cortex of the rhesus monkey: I. Cytoarchitecture and thalamic afferents, in The Journal of Comparative Neurology, vol. 262, n. 2, agosto 1987, pp. 256–270, DOI:10.1002/cne.902620207, PMID 3624554.
  7. ^ Gerhardt von Bonin & Percival Bailey, The Neocortex of Macaca Mulatta, Urbana, The University of Illinois Press, 1925.

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