Ascidiacea Blainville, 1824 è una classe del subphylum degli organismi Tunicati. Sono animali marini, sessili, microfagi filtratori, dal corpo a forma di otre.

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Ascidie
Varie specie di Ascidiacea
Ernst Haeckel,(1904)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Tunicata
Classe Ascidiacea
Blainville, 1824
Ordini

Descrizione modifica

 
Ascidia semplice
(Ascidia sp.)
 
Ascidie coloniali
(Symplegma rubra)
 
Rappresentazione schematica di una larva di ascidia


Le ascidie adulte hanno in genere una forma globosa e presentano un sifone inalante all'estremità apicale ed uno esalante laterale.

La maggior parte delle specie sono solitarie (cosiddette ascidie semplici), ma esistono anche specie coloniali. Le colonie possono essere di due tipi:

  • ascidie sociali, in cui i singoli individui, detti zooidi o zoidi, sono semplicemente uniti in "ciuffi" che condividono uno stolone basale;
  • ascidie composte, in cui gli zooidi sono "saldati" tra di loro, posseggono un sifone esalante comune e sono avvolti da un robusto tessuto esterno detto tunica, composta dal polisaccaride tunicina.

Biologia modifica

 
Tulipani di mare
(Pyura spinifera)

Sono organismi bentonici sessili, che popolano i fondali sabbiosi e rocciosi e che talora possono svilupparsi su altri animali o piante. Un'ascidia può filtrare giornalmente centinaia di litri di acqua. Come altri tunicati raccolgono e concentrano nel loro flusso sanguigno quantità di vanadio.

Alimentazione modifica

Le ascidie sono organismi filtratori che si nutrono di microrganismi e di particelle organiche trasportate dall'acqua, aspirandola attivamente attraverso il sifone inalante; le particelle vengono trattenute nel cestello branchiale; il deflusso dell'acqua avviene attraverso il sifone esalante. Recentemente sono state scoperte in Australia, ascidie carnivore (Megalodicopia hians) che si nutrono di piccoli animali marini[1].

Riproduzione modifica

Le ascidie sono in genere organismi ermafroditi.

Le cellule uovo e gli spermatozoi vengono liberati nell'acqua, dove avviene la fecondazione.

La larva trascorre un breve periodo (da alcune ore a pochi giorni) come organismo pelagico per poi aderire al substrato marino, a contatto del quale avviene la metamorfosi in forma matura bentonica.

Nelle ascidie coloniali è possibile la riproduzione asessuale per gemmazione.

Distribuzione e habitat modifica

La classe Ascidiacea ha una distribuzione cosmopolita essendo diffusa nelle acque di tutti i continenti, inclusa l'Antartide, ove sono state censite oltre un centinaio di specie.[2] La maggiore biodiversità si osserva nella fascia tropicale dell'Indo-Pacifico, ove prevalgono le specie coloniali. Nel mar Mediterraneo sono presenti oltre 200 specie.[3]

Tassonomia modifica

La classe Ascidiacea comprende 2815 specie[2].

La odierna classificazione (World Register of Marine Species 2019) raggruppa le ascidie in tre ordini[4]:

La precedente classificazione, che prevedeva 2 ordini (Enterogona e Pleurogona) e tre sottordini (Aplousobranchia, Phlebobranchia, Stolidobranchia), attualmente non è più in uso.

Secondo un'altra classificazione fenetica viene suddivisa in due ordini:[senza fonte]

  • Monoascidie (forme solitarie e quelle aggregate ma che hanno in comune solo lo stolone basale).
  • Sinascidie (forme aggregate con la tunica in comune e ascidie composte).

Una classificazione più filogenetica, fondata sull'evoluzione della faringe branchiale, la ripartisce in tre ordini:[senza fonte]

  • Aplousobranchiate con la parete della faringe senza pliche e senza seni sanguigni sporgenti verso l'interno;
  • Flebobranchiate faringe senza pliche ma con seni sanguigni che sporgono verso l'interno;
  • Stolidobranchiate parete della faringe con pliche longitudinali e vasi sanguigni sporgenti.

Alcune specie modifica

Usi modifica

Note modifica

  1. ^ La Repubblica, Australia, scoperte nuove specie nelle profondità marine, su repubblica.it, 19 gennaio 2009.
  2. ^ a b (EN) Shenkar N. and Swalla B.J.S., Global diversity of Ascidiacea, in PloS One, 6(6), 2011.
  3. ^ (EN) Coll M, Piroddi C, Steenbeek J, Kaschner K, Ben Rais Lasram F, et al., The biodiversity of the Mediterranean Sea: estimates, patterns, and threats, in PLoS One, 5(8), 2010.
  4. ^ (EN) Ascidiacea, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 2 ottobre 2019.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85008554 · GND (DE4180671-2 · J9U (ENHE987007295766005171 · NDL (ENJA00563561
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