Asherah (palo sacro)

oggetto di culto

L'asherah era un palo sacro eretto nei luoghi di culto cananei per onorare la dea madre ugaritica Asherah, consorte del dio El.[1] La relazione tra i riferimenti letterari all'asherah e i ritrovamenti archeologici in Giudea di figurine a pilastro è oggetto di dibattiti accademici.[2]

Le asherim erano oggetti di culto collegati alla venerazione di Asherah, intesa come consorte di Baal o di Yahweh, come attestato da iscrizioni da Kuntillet Ajrud e Khirbet el-Qom,[3] e come tali oggetto di contrasto tra culti in competizione. La qualifica di «palo» suggerisce che il materiale di costruzione fosse il legno, ma John Day osserva che «non viene mai detto esattamente di cosa si trattasse».[4] Il ruolo di una asherah descritto nei testi fu probabilmente riscritto e reinterpretato dai seguaci di Esdra, al ritorno degli Ebrei dall'esilio babilonese e con la scrittura della fonte sacerdotale.[5] Se da una parte è vero che ci fu un movimento che si opponeva alla venerazione della dea nel Tempio di Gerusalemme al tempo del re Giosia, questo non sopravvisse a lungo al suo regno, in quanto i successivi quattro re biblici «fece[ro] ciò che è male agli occhi del Signore» (2 Re, 23:32, 37; 24:9, 19[6]). Altre esortazioni vennero da Geremia. L'interpretazione tradizionale del testo biblico vuole che gli Israeliti abbiano importato elementi pagani come l'asherah dai vicini Cananei; le moderne interpretazioni accademiche suggeriscono invece che la religione popolare israelita fosse stata politeista da sempre, e che siano stati i profeti e i sacerdoti che denunciarono le asherim ad essere gli innovatori.

Note modifica

  1. ^ Sarah Iles Johnston, ed. Religions of the Ancient World, (Belnap Press, Harvard) 2004, p. 418; W.L. Reed, The Asherah in the Old Testament (Fort Worth: Texas Christian University Press) 1949; la connessione delle figurine a pilastro con Asherah è presentata in Raphael Patai, The Hebrew Goddess, 1967.
  2. ^ Raz Kletter, The Judean Pillar-Figurines and the Archaeology of Asherah (Oxford: Tempus Reparatum) 1996.
  3. ^ W.G. Dever, "Asherah, Consort of Yahweh? New Evidence from Kuntillet ʿAjrûd" Bulletin of the American Schools of Oriental Research,1984; D.N. Freedman, "Yahweh of Samaria and his Asherah", The Biblical Archaeologist, 1987; Morton S. Smith, "God Male and Female in the Old Testament: Yahweh and his Asherah" Theological Studies, 1987; J.M. Hadley "The Khirbet el-Qom Inscription", Vetus Testamentum, 1987
  4. ^ John Day, «Asherah in the Hebrew Bible and Northwest Semitic Literature», Journal of Biblical Literature 105.3 (settembre 1986:385-408) p 401; le asherim sono trattate alle pp 401-04.
  5. ^ R.E. Clements, Deuteronomy (1989); E.W. Nicholson, Deuteronomy and Tradition (1967).
  6. ^ 2Re 23:32, 37; 24:9, 19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
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