Asolo

comune italiano

Asolo (Àxol /'azol/ in veneto) è un comune italiano di 8 932 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Asolo
comune
Asolo – Stemma
Asolo – Bandiera
Asolo – Veduta
Asolo – Veduta
Vista dall'alto del centro storico dalla Rocca di Asolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoMauro Migliorini (lista civica di centro-sinistra Per Asolo) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°48′N 11°55′E / 45.8°N 11.916667°E45.8; 11.916667 (Asolo)
Altitudine190 m s.l.m.
Superficie25,37 km²
Abitanti8 932[1] (30-6-2023)
Densità352,07 ab./km²
FrazioniCasella Sant'Apollinare, Pagnano, Villa d'Asolo
Comuni confinantiAltivole, Castelcucco, Fonte, Maser, Monfumo, Pieve del Grappa, Riese Pio X
Altre informazioni
Cod. postale31011
Prefisso0423
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026003
Cod. catastaleA471
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 662 GG[3]
Nome abitantiasolani o acelani
Patronosan Prosdocimo di Padova
Giorno festivo7 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Asolo
Asolo
Asolo – Mappa
Asolo – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Fa parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia.

Geografia fisica modifica

Il territorio si estende sul punto di transizione tra la pianura veneta e l'area collinare sovrastante che anticipa le prealpi bellunesi (colli Asolani).

 
Panoramica su Asolo

Se quindi la metà meridionale, con Villa d'Asolo e Casella, è completamente pianeggiante, con altitudini che variano tra gli 80 e i 100 m s.l.m. (la minima, 74 m, si riscontra al confine con Spineda di Riese Pio X), la metà settentrionale si caratterizza per la presenza di modesti rilievi che culminano con i 379 m del poggio San Martino, a nordest. Il capoluogo stesso si arrocca tra le colline, affacciandosi sulla pianura sottostante, e il municipio è a quota 210 m. Meno elevate le colline dell'area occidentale dove sorge Pagnano (colle Cogorer, 176 m).

L'unico corso d'acqua di rilievo è il torrente Musone che si origina in località Casonetto, e prosegue tra Pagnano e il capoluogo entrando poi in pianura. Da segnalare qualche sorgente (sorgente Fornet, fontana Breda).

Origini del nome modifica

Il toponimo, in latino Acelum, è attestato sin dal I secolo d.C. Gli studiosi vi hanno ravvisato la radice indoeuropea *ak, ovvero "luogo aguzzo", in riferimento dunque alla natura collinare del territorio o, più in particolare, al colle su cui sorge la rocca[4].

Storia modifica

Periodo protostorico, paleoveneto e romano modifica

La civiltà ha fatto la sua comparsa nel territorio di Asolo già nel medio paleolitico (300.000-35.000 anni fa), periodo a cui risalgono i resti di mammuth e i reperti in selce ritrovati presso Pagnano. Sempre a Pagnano è stato individuato un insediamento mesolitico (5.000 anni fa), mentre a Casella sono stati rinvenuti resti di utensili di varia epoca (da 70.000 a 3.000 anni fa).

I reperti ritrovati soprattutto presso la Casa Gotica testimoniano che nel capoluogo comunale un insediamento si ebbe però solo a partire dall'età del bronzo (X-IX secolo a.C.). Tra l'VIII e il I secolo a.C. la Asolo paleoveneta era legata forse alla pratica della transumanza, all'allevamento ovino e al commercio della lana, oltre che punto di contatto tra i centri della pianura (Padova e Montebelluna) e l'area retica (Feltre). Mentre l'abitato si trovava in corrispondenza dell'attuale, sulle pendici meridionali sorgevano le necropoli.

Passata ai Romani, Asolo crebbe d'importanza divenendo municipium con giurisdizione sulla pianura sottostante sino alla via Postumia se non al Sile, e dal Brenta al Piave[5].
Di questo periodo restano numerosi reperti che testimoniano l'esistenza di terme, di un acquedotto, di un foro e di un teatro[6].

Il toponimo (Acelum) è citato per la prima volta nel I secolo d.C. da Plinio il Vecchio (Naturalis historia), che annovera il centro fra gli oppida Venetorum. Un secolo dopo, come Akedon, lo si ritrova nella Geografia di Claudio Tolomeo.

Periodo paleocristiano e alto medioevo modifica

Verso la fine dell'età romana, Asolo fu cristianizzata e divenne sede della diocesi di Asolo. Sul monte Ricco, dove oggi sorge la rocca, sono stati individuati i resti di un edificio di culto risalente al VII-VIII secolo con annesso un cimitero (X-XI secolo) e un nucleo abitativo (XI secolo).

Tuttavia la diocesi fu soppressa nel 969, in parte inglobata in quella di Treviso, in parte - Bassano e il suo territorio - in quella di Vicenza. Era un periodo in cui la città attraversava una grave crisi, dopo la distruzione avvenuta da parte degli Ungari. Le fonti scritte sono molto scarse, tuttavia non sono pochi i rinvenimenti archeologici.

Basso medioevo modifica

Amministrata dunque dal vescovo di Treviso, Asolo consolidò la sua importanza strategica con la costruzione dell'imponente rocca (XII secolo). Il fortilizio, conquistato nel 1239 da Ezzelino da Romano, tornò, alla sua morte, al comune di Treviso che vi insediò un capitano, rafforzò la guarnigione già presente e concesse alla città una certa autonomia.

Dopo gli Scaligeri, Asolo passò alla Serenissima, che la eresse a sede di podesteria. Dopo la parentesi dei Carraresi, venne confermato il dominio veneziano. In questo periodo furono rafforzate e completate le mura e ristrutturata la loggia. Nel 1459 venne istituito un consiglio cittadino per rafforzare l'autonomia locale.

La Serenissima modifica

È questo il periodo di massimo splendore per Asolo. Anzitutto, Venezia favorì, attraverso sgravi fiscali, il popolamento della zona, con famiglie provenienti dal Feltrino, dal Trevigiano e dalle valli bergamasche. A ciò si aggiunse Caterina Corner, già regina di Cipro, che dal 1489 abitò nel castello con al seguito una ricca corte di artisti e poeti. È qui che Pietro Bembo ambienta Gli Asolani, dialogo dedicato a Lucrezia Borgia, al tempo da lui amata (1505). Come scrisse Carlo Dionisotti, Asolo era "il solo luogo in cui gentiluomini veneziani possano apparire in veste di cortigiani".

La città fu poi al centro degli sconvolgimenti dovuti alla guerra della Lega di Cambrai. Nel 1509 le truppe dell'imperatore Massimiliano giunsero ad Asolo, che si arrese. Tornerà sotto Venezia già l'anno dopo.

Già a partire dal Seicento, tuttavia, incominciò un grave declino. La crisi economica derivò da alcuni eventi catastrofici, come carestie e soprattutto il terremoto di Santa Costanza (25 febbraio 1695) che devastò il territorio.[7]

Nel 1742 Asolo otteneva il titolo di città. Nel 1750 fu fondata l'Accademia dei Rinnovati, che diede impulso all'ambiente letterario del centro.

Da Napoleone all'Unità d'Italia modifica

Alla vigilia della caduta di Venezia, il territorio asolano fu teatro degli scontri fra i Francesi di Napoleone e gli Austriaci. L'11 marzo 1797, il Bonaparte soggiornò per una notte in città e raggiunse la cima del monte San Martino per osservare l'armata asburgica che si trovava al di là del Piave. Dopo una serie di sconvolgimenti politici, nel 1815 la zona diviene definitivamente austriaca come parte del Regno Lombardo-Veneto.

I nuovi governanti si occuparono di vari interventi edilizi che videro la costruzione di nuove infrastrutture ma anche la demolizione delle antiche vestigia. Nel 1820, ad esempio, viene abbattuta parte del castello, ma nel 1857 è restaurato il Teatro Comunale.

Nel 1866 Asolo passa come tutto il Veneto al Regno d'Italia. Dopo questo avvenimento, l'amenità del luogo attira un gran numero di intellettuali, soprattutto stranieri, tra i quali Robert Browning, Eugene Benson, Henry James, Freya Stark e Eleonora Duse.

Il Novecento modifica

Durante la prima guerra mondiale, Asolo si ritrova a poca distanza dal fronte.

Nel 1928 il regime fascista costituì la cosiddetta Grande Asolo, declassando i comuni di Castelcucco e Monfumo a frazioni di Asolo. Nel 1946 fu ristabilita la situazione precedente.

Durante la seconda guerra mondiale la città ospitò alcuni uffici della Repubblica di Salò.

Simboli modifica

 
Gonfalone civico

Lo stemma di Asolo, derivante da una concessione dell'Imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1844 rappresenta un “leopardo illeonito”, per usare il linguaggio araldico, che altro non è che un leopardo rampante, d'argento in campo rosso. Quest'immagine, quasi unica nel panorama del Veneto, raccordata forse in linea ideale ai leoni rampanti che sembrano precedere il leone di San Marco, si colloca senza dubbio nella più pura tradizione dell'araldica medioevale (basta pensare ai due leopardi dell'arma normanna), dimostrando così un distacco netto dai valori di solito rappresentati dagli stemmi veneti.[8] Lo stemma viene ufficialmente riconosciuto assieme al gonfalone con decreto del capo del governo del 9 luglio 1931.[9]

«Di rosso, al leopardo illeonito d'argento.»

Il gonfalone è un drappo di rosso caricato del leopardo dello stemma d'argento, accostato in basso dalle lettere maiuscole "C.A." pure d'argento.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

 
Facciata neoromanica ottocentesca della chiesa collegiata (Duomo di Asolo)

Duomo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Asolo.

Il Duomo della città fu costruito su preesistenze romane (terme) e rimaneggiato da Giorgio Massari nel 1747.

All'interno si può ammirare l'Assunta di Lorenzo Lotto e una copia ottocentesca dell'Assunta di Tiziano Vecellio.

Chiesa di Santa Caterina modifica

 
Facciata della chiesa di Santa Caterina; sul fianco, ciò che resta dell'antico ospizio gestito dai Battuti

La piccola chiesa dedicata a santa Caterina d'Alessandria presenta all'esterno una semplice facciata a capanna. Il tempio è decorato internamente da un ciclo di affreschi, rappresentanti scene tratte dalla vita della santa e dalla Passione di Gesù.

Edificata nel 1346, dalla confraternita dei Battuti, venne ampliata nel corso del XVI secolo, quando l'edificio preesistente venne inglobato nelle murature: sulla parete di fondo è chiaramente visibile l'originaria forma dell'interno. Nel 1573 la chiesa fu completata, sia negli arredi sia nei dipinti murali, con la collocazione di tre altari. L'intero ciclo di affreschi venne ricoperto da una scialbatura nel corso del XVIII secolo, e fu riportato alla luce soltanto alla fine del XIX secolo.

Chiesa di Sant'Angelo modifica

La Chiesa di Sant'Angelo, conosciuta come Chiesa di San Gottardo, è stata eretta su resti longobardi. È quanto rimane di un convento, forse il più antico di Asolo, dedicato a Sant’Angelo. Benché la chiesa sia stata dedicata al santo solo nel 1329, alcuni documenti ne certificano l’esistenza attorno alla metà del 1200, ai tempi di Ezzelino da Romano.

Di notevole valore sono le decorazioni a fresco presenti all’esterno e all'interno della chiesa. Sul lato sinistro della facciata, in uno stato di conservazione alquanto precario, una pregevole Crocifissione. All’interno, due cicli pittorici ornano le pareti delle navate: uno risale al Trecento, l'altro alla prima metà del Quattrocento. Quest'ultimo ricevette le attenzioni degli studiosi che ne attribuirono l’esecuzione alla scuola di Paolo Uccello.

Chiesa e Cimitero di Sant'Anna modifica

Il vecchio convento ha ritrovato la primitiva e più consona destinazione con il ritorno dei Cappuccini avvenuto alla fine del1928; allora assunse la denominazione di S. Anna da un altare che esisteva nella chiesa. In seguito alle disposizioni napoleoniche, che imponevano il trasferimento dei cimiteri al di fuori dei centri urbani, il “belvedere” del convento fu utilizzato come area sepolcrale e i frati ne divennero i custodi.[10]

Architetture civili modifica

Palazzo della Ragione modifica

Costruito nel XV secolo, gli è annessa una loggia affrescata con scene di battaglie. Sede del Museo Civico, conserva materiale archeologico, ma anche opere d'arte di vari periodi e cimeli legati a Eleonora Duse.

Ville e residenze modifica

Architetture militari modifica

 
La Rocca

La rocca modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rocca di Asolo.

È il simbolo della città, posta in vetta al monte Ricco. La struttura, a poligono irregolare, risale alla fine del XII secolo e l'inizio del XIII secolo.

 
Il Castello di Asolo

Il castello modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Asolo.
 
I palazzi di piazza G. Garibaldi

Fu la reggia di Caterina Corner, oggi ospita il teatro Eleonora Duse.

 
Il castello di Asolo; sullo sfondo, in basso, villa Scotti-Pasini e, in alto, la Rocca

Siti archeologici modifica

Acquedotto romano modifica

Detto in dialetto locale la Bot, è tra le maggiori testimonianze dell'antica città Acelum ed è riconosciuto come uno dei più interessanti acquedotti scavati in cunicolo nella roccia. Il primo tratto è visitabile in piazza Angelo Brugnoli.

Aree naturali modifica

Leccio monumentale modifica

Nel giardino di Casa Freya sorge un grande Quercus ilex, la cui circonferenza è di 4,8 metri, per un'altezza di 22; è classificato nella lista dei circa 22.000 alberi monumentali italiani tutelati dalla guardia forestale e uno dei 16 dislocati in provincia di Treviso[11].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 1 169, ovvero il 13,1% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[13]:

  1. Romania: 584
  2. Marocco: 97
  3. Kosovo: 54
  4. Macedonia del Nord: 53
  5. Albania: 49
  6. Cina: 49
  7. Ucraina: 30
  8. India: 26
  9. Moldavia: 23
  10. Senegal: 21

Tradizioni e folclore modifica

Mercato dell'antiquariato modifica

 
Mercato dell'antiquariato

Ogni seconda domenica del mese, compresi i mesi di luglio e agosto, Asolo propone dall'anno 1976 un frequentato mercatino dell'antiquariato dove mobili, argenteria, libri e stampe, modernariato e oggettistica vengono esposti lungo tutte le vie del centro storico.

Il palio modifica

Il palio di Asolo si svolge annualmente dal 1992. Tale competizione ricorda l'arrivo della regina Caterina Corner che nell'ottobre del 1489 raggiunse il centro di Asolo salendo per i 1.800 metri del Foresto vecchio.

Il palio viene disputato fra le frazioni del comune su una biga del peso complessivo di 200 kg ancella compresa.

Geografia antropica modifica

 
Veduta su Asolo dal Castello

Il capoluogo e le frazioni modifica

Come la maggior parte dei comuni, anche Asolo è costituito dal capoluogo, la frazione omonima comprendente la sede comunale e alcune frazioni.

 
I Portici del centro storico

Il capoluogo comunale modifica

Il capoluogo comunale, chiamato anche "Asolo capoluogo", comprende, oltre ovviamente al centro storico, anche alcune sottodivisioni, quali Biordo Nuovo, Biordo Vecchio, (il) Casonetto, (le) Fornaci, San Martino di Asolo. Il centro storico è una città murata e l'unico suo quartiere è Sant'Anna, situato a sud-ovest.

Frazioni modifica

Ad Asolo appartengono le tre frazioni di Sant'Apollinare (3 370 ab., comunemente detta Casella), Pagnano (1 345 ab.) e Villa d'Asolo (2 490 ab.). Esistono però numerose altre borgate di una certa rilevanza: è il caso di Villa Raspa e Ca' Giupponi, che, tra l'altro, partecipano autonomamente al palio cittadino, così come il Lauro, a Villa d'Asolo.

I centri storici minori modifica

Il comune di Asolo, oltre ad avere il centro storico del capoluogo, ha anche dei centri storici minori e sono i seguenti: il centro storico della frazione Pagnano e alcune zone della stessa frazione, il centro storico del Lauro nella frazione Villa d'Asolo e il centro storico della frazione Sant'Apollinare, chiamato "il Borgo".

Economia modifica

Asolo è rinomata soprattutto per la produzione di merletti.[14] e anche per una delle più grandi realtà del comparto calzaturiero tecnico alpinistico, escursionistico, italiano ed internazionale: la Scarpa.

A Casella d'Asolo è situata la sede della Fashion Box S.p.a. fondata nel 1981 da Claudio Buziol. Replay è un marchio italiano di abbigliamento denim e smart casualwear appartenente al gruppo industriale con esportazioni che si aggirano sul 92% del giro d’affari totale.[15]

Infrastrutture e trasporti modifica

Posta lungo la strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana, fra il 1914 e il 1931 Asolo rappresentò il capolinea occidentale della tranvia Montebelluna-Asolo, primo elemento di una mai realizzata direttrice su ferro fra Bassano del Grappa e Susegana, che rappresentò al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona.

Dal 2014 viene collegata a Montebelluna e Treviso da diverse linee di autobus della MOM - Mobilità di Marca.[16]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Alessandro Conte centro-sinistra sindaco
1999 2004 Alessandro Conte centro-sinistra sindaco
2004 2009 Daniele Ferrazza centro-sinistra sindaco
2009 26 maggio 2014 Loredana Baldisser lista civica-Lega Nord sindaco
26 maggio 2014 in carica Mauro Migliorini lista civica di centro-sinistra Per Asolo sindaco

Sport modifica

Ciclismo modifica

Il 22 maggio 2010 ad Asolo si è conclusa la 14ª tappa del Giro d'Italia, tappa che prevedeva la salita al monte Grappa, con la vittoria in solitaria di Vincenzo Nibali; il 18 maggio 2016 si è tenuto l'arrivo dell'11ª tappa del Giro d'Italia con vittoria di Diego Ulissi.

Rugby modifica

L'Asolo Rugby Club è la squadra cittadina di rugby a 15, opera prevalentemente nel settore giovanile. Precedentemente esisteva un'altra società, l'Associazione Sportiva Pedemontana Rugby (A.S.P.R.A), che militava nel campionato di C2 e dalle cui giovanili sono usciti numerosi giocatori di livello tra i quali Denis e Manuel Dallan.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 51.
  5. ^ Per la centuriazione ci si basò su strade preesistenti: il decumano massimo era la stessa Postumia, mentre il cardine era la via Aurelia; le due arterie si incrociavano nei pressi dell'attuale Vallà di Riese Pio X.
  6. ^ Dalla sezione Linea del tempo del sito asolo.it (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2009).
  7. ^ 25 febbraio 1695: il terremoto di Santa Costanza, su parrocchiecittadellesi.it. URL consultato il 19 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2015).
  8. ^ Mary Falco Moretti, Stemmi di Comuni e province Venete, Venezia, Edizioni in Castello, 1985.
  9. ^ Asolo, su Archivio Centrale dello Stato.
  10. ^ ASOLO – Provincia e Diocesi di Treviso cappuccinitriveneto.it
  11. ^ Cfr. il censimento nazionale degli alberi monumentali (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2014).
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2022 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 25 luglio 2023.
  14. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
  15. ^ Da Doha all'Australia, le nuove aperture di Replay, su venetoeconomia.it. URL consultato il 25 maggio 2022.
  16. ^ Servizio extraurbano - MOM.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN137212919 · SBN CFIV067271 · SBN MUSL000190 · BNF (FRcb12209386b (data) · J9U (ENHE987007552599805171
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