Asparagus acutifolius

specie di pianta della famiglia Liliaceae

L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) è una piccola pianta sempreverde cespugliosa, perenne, della famiglia delle Asparagacee[2], diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. I nomi comuni "asparago spinoso" e "asparago pungente" derivano dalle caratteristiche spine poste alla base dell'apparato fogliare; è pianta caratteristica della macchia mediterranea.

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Asparago selvatico
Asparagus acutifolius, pianta adulta
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Asparagaceae
Sottofamiglia Asparagoideae
Genere Asparagus
Specie A. acutifolius
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Asparagus
Specie A. acutifolius
Nomenclatura binomiale
Asparagus acutifolius
L.
Nomi comuni

asparago spinoso, asparago pungente, asparagina (I)

Da non confondersi con il luppolo selvatico o con i germogli di pungitopo (entrambi chiamati anche "asparagi selvatici"), i cui germogli vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.

Distribuzione e habitat modifica

Da 0 a 1300 metri, comune in prossimità dei boschi e in luoghi incolti.

Usi modifica

 
Germogli di asparago selvatico, spesso usati in cucina

I germogli dal sapore amarognolo sono spesso utilizzati in cucina per fare frittate o sughi; molto apprezzato il risotto con asparagi.

Coltivazione modifica

Gli asparagi germogliano in primavera e sono molto più piccoli, ma anche più saporiti dei comuni asparagi coltivati; vengono raccolti allo stadio di getti immaturi (germogli), si possono cogliere più volte.
Occorre fare attenzione nella raccolta staccando accuratamente il getto dalla base, senza strapparlo o danneggiare il cespo sotterraneo; queste precauzioni permettono che il cespo produca ancora getti.
In stagione di primavera avanzata occorre sospendere la raccolta e permettere la normale vegetazione dello stelo, la produzione delle foglie spinose, la fioritura (e la fruttificazione). La vegetazione completa consente l'accumulo di sostanze di riserva nel cespo sotterraneo che alimentano la vegetazione dell'anno successivo; questa cura permette la sopravvivenza della pianta per molti anni.

L'asparago selvatico può essere coltivato in orto mediante impianto dei cespi o per seme; l'impianto opportunamente condotto (concimazioni, diserbo, potatura di rinnovo degli steli, interruzione della raccolta a fine primavera) ha una durata poliennale. La raccolta dal coltivato evita il danneggiamento della flora spontanea.

Note modifica

  1. ^ (EN) Rhodes, L. & Maxted, N. 2016, Asparagus acutifolius, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 12 novembre 2021.
  2. ^ (EN) Asparagus acutifolius, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12 novembre 2021.

Voci correlate modifica

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