Atletica leggera ai Giochi della XI Olimpiade
Ai Giochi della XI Olimpiade di Berlino nel 1936 vennero assegnati 29 titoli in gare di atletica leggera, di cui 23 maschili e 6 femminili.
- Durata del programma: dal 2 al 9 agosto
- Nazioni partecipanti: 44
- Numero di atleti iscritti: 775, di cui 677 uomini e 98 donne
- Sede delle gare: Stadio Olimpico di Berlino
- Entra in vigore il regolamento sulla misurazione del vento, riguardante le gare di velocità ed i salti in estensione
- Nell'atletica maschile: 6 nuovi record mondiali ed 11 olimpici
- Nell'atletica femminile: 2 nuovi record mondiali e 3 olimpici
Partecipazione modifica
A Berlino sono presenti 44 nazioni, il numero più alto raggiunto fino ad allora:
- Afghanistan
- Argentina
- Australia
- Austria
- Belgio
- Brasile
- Canada
- Cecoslovacchia
- Cile
- Cina
- Colombia
- Cuba
- Danimarca
- Egitto
- Estonia
- Filippine
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Giamaica
- Giappone (comprende la Corea)
- Gran Bretagna
- Grecia
- India Britannica
- Islanda
- Italia
- Jugoslavia
- Lettonia
- Liechtenstein
- Lussemburgo
- Malta
- Messico
- Norvegia
- Nuova Zelanda
- Paesi Bassi
- Perù
- Polonia
- Portogallo
- Romania
- Stati Uniti
- Sudafrica
- Svezia
- Svizzera
- Ungheria
Rispetto a Los Angeles 1932 si contano, nell'atletica leggera:
- 6 nuove partecipazioni assolute: Afghanistan, Giamaica, Islanda, Liechtenstein, Malta e Perù;
- 6 ritorni dopo assenze di 4 anni: Belgio, Cile, Lussemburgo, Romania; o 8 anni: Bulgaria ed Egitto;
- 1 assenza rispetto a Los Angeles: Haiti.
Inoltre:
- 4 Paesi mancano da Amsterdam 1928: Cuba, Lituania, Monaco, Spagna (a causa della guerra civile) e Turchia;
- La federazione di atletica dell'Irlanda non è più riconosciuta dalla IAAF.
Il punto tecnico modifica
I dispositivi di rilevamento elettronico dei tempi non sono ancora utilizzati in Europa. A Berlino ritorna il cronometraggio manuale, in decimi. Però si fa un passo avanti: per la prima volta sono ufficializzati tutti i tempi rilevati.
I blocchi di partenza non sono ancora apparsi sul vecchio continente; sono usati solo negli USA. Non riconosciuti dall'IAAF, verranno ammessi due anni dopo i Giochi, nel 1938.
Entra in vigore in questa edizione delle Olimpiadi il regolamento sulla misurazione del vento. Nelle gare di corsa fino a 200 metri e nei salti in estensione, il limite massimo di vento a favore viene fissato a 2 metri al secondo. La norma, però non viene applicata correttamente: alcuni tempi ottenuti con vento superiore ai 2 metri vengono omologati, altri no.
- Omologazione
- 80 ostacoli femminili: il record mondiale di Ondina Valla (11"6) viene omologato nonostante il vento sia +2,8;
- Mancata omologazione
- 100 metri maschili. Nei quarti di finale James C. Owens ferma i cronometri su 10"2; ma il record non viene omologato perché il vento è +2,3.
- Caso particolare
L'eccezionale 20"7 di James C. Owens sui 200 metri è viziato da vento irregolare, ma viene ugualmente omologato come record olimpico. Non viene invece riconosciuto come record del mondo perché a quel tempo il libro dei record accoglie anche i risultati delle 220 yarde (201,2 metri) in rettilineo, dove il primato è già vicino ai 20" netti.
Nel 1951 l'IAAF deciderà finalmente di distinguere la gara con curva dalla gara in rettilineo e inizierà a compilare due liste dei record mondiali separate. Per quanto riguarda i 200 metri con curva, la lista parte dal 1914 (21"1). Il tempo di Owens, pur omologato a suo tempo come record olimpico, non entrerà nella lista dei record mondiali.
Cambia il regolamento nelle gare ad ostacoli: vengono introdotti i moderni ostacoli a "L", che cadono in avanti se vengono urtati. Inoltre i record vengono riconosciuti e omologati anche se l'atleta ne abbatte qualcuno.
Entra in vigore la nuova tabella di punteggio del decathlon, elaborata in Finlandia come la precedente ed approvata nel 1934; che durerà fino al 1951 compreso.
Risultati delle gare modifica
Medagliere modifica
Posizione | Paese | Totale | |||
---|---|---|---|---|---|
1 | Stati Uniti | 14 | 7 | 4 | 25 |
2 | Germania | 5 | 4 | 7 | 16 |
3 | Finlandia | 3 | 5 | 2 | 10 |
4 | Gran Bretagna | 2 | 5 | 0 | 7 |
5 | Giappone | 2 | 2 | 3 | 7 |
6 | Italia | 1 | 2 | 2 | 5 |
7 | Ungheria | 1 | 0 | 0 | 1 |
Nuova Zelanda | 1 | 0 | 0 | 1 | |
9 | Polonia | 0 | 2 | 1 | 3 |
10 | Canada | 0 | 1 | 3 | 4 |
11 | Svizzera | 0 | 1 | 0 | 1 |
12 | Paesi Bassi | 0 | 0 | 2 | 2 |
Svezia | 0 | 0 | 2 | 2 | |
14 | Australia | 0 | 0 | 1 | 1 |
Lettonia | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Filippine | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Totale | 29 | 29 | 29 | 87 |
Bibliografia modifica
- Elio Trifari (a cura di), Olimpiadi. La storia dello sport da Atene a Los Angeles. Rizzoli, 1984.
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