Aztecaster G.L.Nesom, 1993 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae.[1][2][3]

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Aztecaster
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Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae

Baccharis lineage

Sottotribù Baccharidinae
Genere Aztecaster
G.L.Nesom, 1993
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Genere Aztecaster
Specie
(Vedi testo)

Etimologia modifica

Il nome del genere deriva dall'areale delle due specie (areale relativo alla civiltà degli Aztechi) e dalla tribù di appartenenza (Astereae).[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" ( Phytologia 75(1): 64) del 1993.[5]

Descrizione modifica

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo arbustivo dioico: ciascun capolino contiene fiori funzionalmente pistillati (femminili) o funzionalmente fiori staminati (maschili) e i capolini pistillati e staminati si trovano su piante separate.[6][7][8][9][10]

Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa. I rami, rigidi, sono tomentosi di bianco-argento (glabri con l'età). Altezza media: 0,5 - 1,6 metri.

Foglie. Le foglie, spiralate, sono densamente disposte lungo i fusti, spesso si trovano fascicolate alle ascelle dei rami. La lamina è intera con forme lineari-oblunghe e margini revoluti. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi e può essere glutinosa. Dimensione delle foglie: larghezza 1 - 2 mm; lunghezza 4 - 20 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in formazioni spicate. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale sessile sotteso da alcune brattee fogliacee. I capolini sono formati da un involucro, con forme elicoidali, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori femminili (o del raggio) e fiori maschili (o del disco). Le brattee, appena carenate, con forme da strettamente ovate a lanceolate, resinose, con margini scariosi e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 3 - 4 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio: da 5 a 10 per capolino, sono femminili e sono disposti su più serie; sono principalmente filiformi (zigomorfi);
  • fiori del disco: sono 8 - 9 con forme tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è strettamente tubulosa, mentre all'apice è lobata-ligulata con 5 lobi;
    • fiori del disco: la forma è strettamente tubulare divaricata in 5 corti lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma triangolare; il colore normalmente è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][12]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:

  • achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma è oblungo-obovata compressa con alcune coste (o nervi) longitudinali; la superficie è strigosa;
  • pappo: è composto da numerose setole (35 - 50) disposte su una serie.

Biologia modifica

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat modifica

Le specie di questo genere sono distribuite in Messico.[3]

Sistematica modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi modifica

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Aztecaster (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Aztecaster group". [2]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • il portamento è arbustivo dioico;
  • il ricettacolo è privo di pagliette;
  • il pappo è composto da numerose setole.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[4]

In precedenti trattazioni questo genere è descritto all'interno della sottotribù Hinterhuberinae (ora sinonimo di Baccharidinae).[10]

Elenco delle specie modifica

Questo genere ha 2 specie:[3]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c Nesom 2020
  3. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  4. ^ a b Nesom 1993
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  6. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 612.
  10. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 310 e 295.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
  13. ^ Judd 2007, pag. 522.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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