Babushka Boi

singolo di ASAP Rocky del 2019

Babushka Boi è un singolo del rapper statunitense ASAP Rocky, pubblicato il 28 agosto 2019. Il video musicale è stato pubblicato su YouTube il giorno stesso.[2]

Babushka Boi
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaASAP Rocky
Pubblicazione28 agosto 2019
Durata3:07
GenereHip hop sperimentale
EtichettaASAP Forever, Polo Grounds, RCA Records
ProduttoreBoys Noize, Hector Delgado
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[1]
(vendite: 40 000+)
ASAP Rocky - cronologia
Singolo precedente
Live Fast
(2019)
Singolo successivo
Twisted
(2019)

Antefatti modifica

Rocky ha iniziato a indossare un foulard da nonna (in russo бабушка?, babushka) per coprire il taglio sul viso presente dopo la caduta dallo scooter avvenuta nel settembre 2018. Ciò ha ispirato Frank Ocean, che ha pubblicato una foto sul suo Instagram con un foulard, appunto "babushka", e Rocky ha risposto commentando "Babushka Boi".[3]

Video musicale modifica

Il video musicale, diretto da Nadia Lee Cohen, è stato pubblicato in concomitanza con l'uscita del singolo, il 29 agosto. Ispirato da Dick Tracy, mostra ASAP Rocky, ASAP Ferg e Schoolboy Q tra i numerosi gangster in fuga dalla polizia, ritratta come maiali antropomorfi. Il video è stato girato prima dell'arresto e della detenzione di Rocky in Svezia.[4]

Tracce modifica

Testi di Rakim Mayers, Alexander Ridha, Hector Delgado e Mario Reddick, musiche di Boys Noize & Hector Delgado.

  1. Babushka Boi – 3:07

Note modifica

  1. ^ (EN) Babushka Boi – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) Michelle Kim, ASAP Rocky Drops Video for New Song “Babushka Boi”, su Pitchfork, 28 agosto 2019. URL consultato il 17 giugno 2020.
  3. ^ (EN) Brooke Marine, A$AP Rocky Finally Explained Why He Keeps Wearing Babushkas, su WMagazine, 24 gennaio 2019. URL consultato il 17 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Claire Shaffer, A$AP Rocky Turns Pig-Cops Into Sausages in ‘Babushka Boi’ Video, su Rolling Stone, 28 agosto 2019. URL consultato il 17 giugno 2020.

Collegamenti esterni modifica