Baratuciat

vitigno

Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bianca. È un'uva ad acino ellittico con la buccia di medio spessore molto pruinosa, di colore giallo/verde, dorato a maturità. Gli acini hanno la polpa poco consistente, succosa e non colorata. È un vitigno precoce e vigoroso. Il grappolo a maturità è medio o medio piccolo, compatto, conico o cilindrico.

Baratuciat
Uva baratuciat a maturazione completa
Dettagli
Paese di origineBandiera dell'Italia Italia
Colorebianca
Bandiera dell'Italia Italia
Regioni di coltivazionePiemonte
Ampelografia
Degustazione
Baratuciat B.
Dettagli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Resa (uva/ettaro)8,0 t
Resa massima dell'uva60%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
11,5%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
12,0%
Estratto secco
netto minimo
22,0 g/l
Riconoscimento
TipoVarietale
Istituito con
decreto del
23/06/2008  
Gazzetta Ufficiale del2008-08-20,
n 194
Vitigni con cui è consentito produrlo
  • Baratuciat 100%;
[senza fonte]
VignaBaratuciatRivera 04-2013

Storia modifica

 
Vigna Baratuciat a Rivera di Almese, novembre 2012

Il vitigno è autoctono della bassa Val di Susa, ed è stato recentemente riscoperto e valorizzato, ad un passo dall'estinzione, come già avvenuto di recente per il vitigno valsusino a bacca rossa Avanà (DOC Rosso Val Susa).

I viticoltori locali, nelle zone ove era tradizionalmente presente, ne ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti, come “Bertacuciàt”, o “Berlu ‘d ciàt”.

La prima citazione del Baratuciat si ha nel documento redatto dalla Commissione Ampelografica della Provincia di Torino, anno 1877,dove si segnalava la sua presenza in pochi esemplari esclusivamente nel comune di Villarbasse con il nome di “Berlon ‘d ciat bianco”.

L'etimologia del nome è incerta, ma la denominazione potrebbe derivare dalla particolare forma dell'acino, molto allungato, associato popolarmente alla forma degli escrementi di gatto (in dialetto locale "ciàt") così come accade in zona per altre varietà di vite (Berla grossa, Berla ‘d crava).

Il vitigno non rientra attualmente nella Denominazione di Origine "Val Susa" (DOC), peraltro sono in corso iniziative da parte di alcuni produttori in tal senso. Attualmente viene vinificato in purezza o insieme ad altri vitigni bianchi (ad esempio Chardonnay).

Zone di coltivazione modifica

 
Vendemmia Baratuciat a Rivera di Almese, ottobre 2011

È coltivato in Piemonte, in particolare nei comuni di Almese e Chiomonte, ove vengono prodotti alcuni vini bianchi a base di Baratuciat, denominati ad esempio Cianisot e Cesa Veja e Madlena Baratuciat in purezza. Pare che si abbiano antiche tracce del vitigno anche nel territorio di Villarbasse.

Caratteristiche morfologiche modifica

  • Germogliamento: prima decade di aprile.
  • Fioritura: prima decade di giugno.
  • Invaiatura: prima decade di agosto.
  • Maturazione dell'uva: prima decade di ottobre.

A maturazione finita i vini di Baratuciat presentano un profumo con note erbacee e fruttate di mela verde, fiori secchi e di acacia.

Vini ricavati modifica

  • Vino bianco, in purezza (100% uve Baratuciat)
  • Spumante secco metodo Classico (champenoise)
  • Passito, finora tramite microvinificazioni sperimentali.

Sinonimi del Baratuciat modifica

Bertacuciàt, Berlu ‘d ciàt.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica