Bartolomeo Pacca

cardinale italiano (1756-1844)
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo cardinale vissuto tra il 1817 e il 1880, vedi Bartolomeo Pacca il Giovane.

Bartolomeo Pacca (Benevento, 25 dicembre 1756Roma, 19 aprile 1844) è stato un cardinale italiano, prosegretario di Stato dal 1808 al 1814. Nel 1820 approvò un celebre editto, importante per la protezione e l'esportazione di opere d'arte.

Bartolomeo Pacca
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Pacca
 
Incarichi ricoperti
 
Nato25 dicembre 1756 a Benevento
Ordinato diacono7 agosto 1785
Ordinato presbitero14 agosto 1785
Nominato arcivescovo26 settembre 1785 da papa Pio VI
Consacrato arcivescovo17 aprile 1786 dal cardinale Giovanni Carlo Boschi
Creato cardinale23 febbraio 1801 da papa Pio VII
Deceduto19 aprile 1844 (87 anni) a Roma
 

Biografia modifica

Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, figlio di Orazio Pacca, marchese di Matrice e Crispina Malaspina.

Papa Pio VII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 23 febbraio 1801.

Fu prosegretario di Stato fra il 1808 e il 1814.

Fu detenuto da Napoleone nella fortezza di Fenestrelle dal 1809 al 1813.

Nel conclave del 1829 il re di Francia esercitò contro il card. Pacca il diritto di veto. Nel 1832, il Card. Pacca inviò una lettera ai tre pellegrini della libertà (cioè Lacordaire, Lamennais e Montalembert) per dire che sebbene i loro nomi e quello della loro pubblicazione, L'Avenir, non fossero stati menzionati esplicitamente nell'enciclica Mirari vos, l'intenzione del papa Gregorio XVI era di condannare le tesi che difendeva il periodico.[1]

Morì il 19 aprile 1844 all'età di 87 anni. Fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli. L'anno successivo uscirono a Parigi i due volumi delle sue Œuvres complètes.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Cf. Martina (2001:199).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN24780787 · ISNI (EN0000 0001 0880 1978 · SBN IEIV000677 · BAV 495/78435 · CERL cnp00384776 · LCCN (ENno00036799 · GND (DE116014202 · BNF (FRcb13743749m (data) · CONOR.SI (SL197622115 · WorldCat Identities (ENlccn-no00036799