Bartolomeo Spani

Scultore, orafo e architetto italiano

Bartolomeo Spani (Reggio Emilia, 1468Reggio Emilia, 1539) è stato un orafo, scultore e architetto italiano.

Biografia modifica

Bartolomeo Spani, figlio dell'orafo Clemente Spani, nacque a Reggio Emilia nel 1468. Gli Spani erano una famiglia di origine cremonese. Ebbe sei fratelli, due dei quali appresero come lui l’arte paterna, Francesco Vincenzo e Giovanni Ludovico. Intorno al 1487 Spani sposò Caterina Capponi, dalla quale ebbe cinque figli, di cui due continuarono il suo mestiere: Giovanni Andrea divenne un orefice e Girolamo fu scultore. È presumibile che sia stato maestro di suo nipote Prospero Sogari, detto il Clemente.[1]

Tra il 1488 e il 1491, e il 1506 e il 1507, trascorse periodi di studio a Roma, durante i quali sviluppò la conoscenza dei modelli scultorei antichi e moderni. Lo stile scultorio di Spani rielaborava i modelli e gli stilemi della scultura romana, quella fiorentina affermatisi tra la metà del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento (specialmente di Andrea Bregno e di Andrea Sansovino) e la scultura monumentale veneziana. Per questo motivo fu celebrato da Cesare Cesariano, il quale lo poneva tra i massimi esponenti della scultura del proprio tempo, assieme a Michelangelo, Giovan Cristoforo Romano, Cristoforo Solari, il Bambaia e Tullio Lombardo, tutti artisti che svolsero come Spani un apprendistato romano.

Il 22 settembre 1522 Spani concordò con Matteo Maria Tacoli, massaro della fabbrica Girolda della cattedrale di Reggio, di realizzare una Madonna col Bambino in rame dorato dell’altezza di otto braccia e mezza, con ai lati le figure di Antonio e Giroldo Fiordibelli. L’opera, che può essere considerata uno dei vertici della produzione di Spani (soprattutto per il materiale lavorato, particolarmente congeniale alla sua formazione da orafo), fu sistemata in una nicchia del tiburio del duomo reggiano, dove ancora permane.

Il 15 giugno 1524 Gian Andrea Spani, figlio di Bartolomeo, attestò la ricezione da parte del padre del compenso dato da Franceschino Calcagni per la costruzione di un portale, identificato dalla critica con il monumentale portale di Palazzo Fontanelli, in arenaria, oggi conservato ai Musei Civici di Reggio Emilia.

Morì nel 1539 a Reggio Emilia.

Opere modifica

Opere attribuite modifica

Note modifica

  1. ^ Paolo Parmigiani, Bartolomeo Spani, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 93, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.

Bibliografia modifica

  • C. Cesariano, Di Lucio Vitruvio Pollione de architectura libri dece, per magistro Gotardo da Ponte citadino milanese, Como, 1521.
  • G. Vasari, Le vite de' piu eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri : nell'edizione per i tipi di Lorenzo Torrentino, Firenze 1550, a cura di Luciano Bellosi, Aldo Rossi, collana Einaudi tascabili, Torino, Einaudi, 1991 [1550], ISBN 9788806127879.
  • G.P. Lomazzo, Libro de' sogni, in Roberto Paolo Ciardi (a cura di), Scritti sulle arti, Firenze, Marchi & Bertolli, 1973, 1563, p. 104.
  • G. Cavaccio, Historiarum coenobii d. Justinae Patavinae libri sex, Padova, 1696, p. 267.
  • N. Tacoli, Memorie storiche di Reggio, Reggio Emilia, 1748, p. 373.
  • F. Fontanesi, Di Prospero Spani detto il Clemente, scultore reggiano del secolo XVI, Reggio Emilia, 1826, p. 2.
  • G. Saccani, Un’opera scomparsa di B. S., in Rassegna d’arte, n. 8-9, 1912, p. 4.
  • N. Artioli, Bartolomeo Spani, orafo e scultore, 1468-1539, Reggio Emilia, Max Mara, 1964.

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